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Tabellini e statistiche

 A. D. VIRTUS PADOVA BASKET COSTRUZIONI BROETTO

 

14a giornata ritorno

VIRTUS PADOVA BASKET

64 - 63

PALLAC. NOVELLARA

 

Parziali:

13-13

8-14

18-19 25-17    
  13-13 21-27 39-46 64-63    

Arbitri:

ALMERIGOGNA MORENO di TRIESTE (TS)

ANDRETTA ANDREA di UDINE (UD)

Note:

 

 

 Broetto Virtus

Di Marco 13, Pressanto 12, Sabbadin 14, Mancini 9, Zonta 10, Guevarra 2, Romeres, Di Fonzo 4, Braggion, Navaglia n.e. All. Benetollo

Novellara

Garofalo 13, Compagnoni 7, Rustichelli 6, Iori 9, Buscaino 10, Baracchi, Davoli 6, Altimani 8, Bacchi 4, Mariani Cerati n.e. All. Coppeta.

 

Statistiche della gara

 Dopo la sonante vittoria a S. Bonifacio la Broetto ferma anche la corsa della lanciatissima Novellara, la squadra più in forma del momento, giocando una partita tutto cuore in cui la grande applicazione difensiva e la volontà riescono a sopperire alla cattiva serata al tiro. I neroverdi terminano infatti con un pessimo 4/24 nelle conclusioni da 3 ma anche nelle altre zone del campo la precisione non è stata buona, basti dire che Novellara ha tirato meglio oltre che le bombe, 25% contro 17%, anche i liberi, 73% contro 70% e i tiri da due, 57% contro 45%. Difficile vincere con tali differenze nelle percentuali, negative in ogni tipo di conclusione, però questa sera Mancini e compagni hanno lottato con tutte le loro forze per chiudere degnamente una stagione che troppe volte di fronte al proprio pubblico ha portato risultati deludenti (4 vittorie interne e 5 esterne il bilancio prima di questa gara).

La salvezza è stata raggiunta con due giornate di anticipo ma dalla squadra che l’anno scorso era arrivata alla semifinale dei play-off molti si auguravano risultati più positivi. Sono stati più di uno i motivi che hanno influito negativamente nella stagione dei neroverdi, il primo e fondamentale è stato l’inserimento a sorpresa in un girone dove si gioca un basket diverso, poi ci sono stati i tanti infortuni che l’hanno portata a giocare troppe partite in chiara inferiorità di organico, soprattutto nel settore delle guardie dove quasi tutti gli avversari vantano giocatori da categoria superiore, con Pressanto (nella foto in palleggio) e Sorgente ad alternarsi in infermeria, e infine alcune situazioni personali difficili che hanno fatto scendere il rendimento di alcuni giocatori fondamentali nelle strategie di coach Benetollo.

Contro Novellara manca Sorgente, sbarcato all’aeroporto di Venezia alle 22.00 e arrivato in pizzeria in tempo per festeggiare con i compagni, e c’è Pressanto che fin dalle prime conclusioni dimostra di non avere il mirino ben calibrato, chiuderà con un 3/14 ma segnerà la bomba decisiva per la vittoria. La Broetto è trascinata da un Di Marco che bissa la bella prestazione della settimana precedente, mai una sbavatura nella guida della squadra, tanta pressione sui play avversari, 2 assist, solo a causa dell’imprecisione degli scoutisti, 5 palle recuperate, delle quali una sparita misteriosamente dalle mani del diretto avversario nella metà campo difensiva, lanciata tra le gambe del connazionale Buscaino e portata fin dentro al canestro con una plastica conclusione.

L’istronico argentino ha capito i ritmi giusti da far suonare alla sua banda, non eccede più in solismi e si impone alla grande nel confronto con il diretto avversario Garofalo  guadagnandosi per questo gran finale di stagione il titolo di miglior play del girone.

Accanto a lui questa sera c’è da sottolineare il contributo di un Sam Zonta  al solito insuperabile lottatore sotto i canestri dove impone spesso lo stop ai vari Bacchi, Buscaino, Davoli, e particolarmente preciso nel tiro frontale che spesso quest’anno le difese gli concedono.

Buona anche la prova della coppia Sabbadin-Mancini che chiudono entrambi la partita con 34 minuti giocati e 12 punti di valutazione, frutto per Pippo dei molti falli guadagnati con le penetrazioni che Novellara fatica ad arginare e per il capitano dei 7+3 rimbalzi che consentono alla Broetto di vincere la sfida sotto i tabelloni. Utili pure i minuti sul campo di Braggion, pur poco incisivo rispetto alle gare precedenti, e positivi i giovani Romeres, Di Fonzo e Guevarra, che il coach lascia in campo rispettivamente per 13, 10 e 5 minuti consentendo così una rotazione di 9 giocatori che alla fine risulterà l’arma vincente in una prova che non ha mai visto la squadra calare di intensità difensiva.

La partita è da subito equilibrata con Novellara che accumula piccoli vantaggi giovandosi delle molte rotazioni di coach Benetollo  ma che non ha mai l’inerzia della gara. Solo dopo la metà dell’ultimo quarto gli emiliani sembrano raggiungere il margine decisivo e quando mancano meno di 3 minuti alla fine il loro vantaggio è di 9 punti. Ma proprio quando la partita sembra chiusa il lavoro ai fianchi della difesa virtussina inizia a dare frutti, Novellara perde la lucidità e Sabbadin con un azione da 3 punti chiude la rimonta della Broetto portando in vantaggio i padroni di casa (54-52). Al canestro di Iori che riporta il pareggio rispondono Di Marco segnando uno dei due personali e Mancini che da sotto riporta avanti la sua squadra (57-54). Garofalo è glaciale e segna entrambi i personali (57-56) ma nell’azione seguente Pressanto con un entrata ritrova il canestro (59-56). La lotta è dura e l’argentino Buscaino da sotto ricuce per gli ospiti (59-58) con la panchina neroverde che protesta chiedendo un infrazione di 3 secondi in area. Sabbadin viene fermato fallosamente, alla fine subirà 7 falli, e segnando il secondo dei due liberi porta avanti di 2 la Broetto. La conclusione successiva è di Novellara e la segna Compagnoni che finta da 3, fa un palleggio di avvicinamento e tira dall’altezza della lunetta (60-60). La palla scotta ma  Pressanto che finora ha sbagliato molto, si dimostra giocatore di razza e con grande personalità scaglia la bomba (nella foto) che varrà la vittoria (63-60).

A Novellara si è spenta la luce, la squadra di Coppeta vede gli spettri di una stagione che rischia di scappargli dalle mani proprio ora che l’aveva ripresa per la coda. Perde la palla in attacco ed è costretta a fermare Mancini con un fallo che il capitano tesorizza solo parzialmente (64-60). C’è ancora il tempo per due azioni e la prima è finalizzata con successo da Rustichelli che a 27” dalla sirena segna la bomba del 64 a 63. Dopo la rimessa inspiegabilmente Novellara lascia giocare la Broetto quasi fosse in vantaggio e il tiro di Di Marco sul filo della sirena dei 24” non entra ma agli ospiti restano solo 3 secondi che li costringono ad un lancio della palla senza speranze dalla linea della propria lunetta scatenando la gioia dei virtussini.

 A fine gara il presidente Gianfranco Bernardi colpito dalla grande sportività dei dirigenti di Novellara che a fine partita, nonostante i loro giocatori fossero ancora seduti in panchina affranti con la testa tra le mani, hanno avuto la forza di complimentarsi con lui per la grande prova della squadra, nel felicitarsi con i ragazzi ha chiesto loro un ultimo sforzo nella gara di domenica prossima in casa della Salus perché “i bolognesi si dovranno guadagnare la qualificazione ai play-off dimostrando sul campo di essere più forti di Novellara e non certo per un nostro atteggiamento diverso di fronte all’impegno agonistico”.

Dal sito www.virtuspadova.it

13a giornata ritorno

PALLAC. SAN BONIFACIO

40 - 63

VIRTUS PADOVA BASKET

 

Parziali:

13-8

5-20

9-16 13-19    
  13-8 18-28 27-44 40-63    

Arbitri:

CUNICO ALESSANDRO di ALTAVILLA VICENTINA (VI)

PAVAN NICOLA di GIAVERA DEL MONTELLO (TV)

Note:

 

 

S. Bonifacio

Biasi, Pistorelli 3, Zanini 5, Pigato, Camata 3, Scala, Monzardo 13, Crestanello 2, Acco 11, Maran 3. All. Schiavo

Broetto Virtus

Di Marco 11, Pressanto 15, Sabbadin 10, Mancini 6, Zonta, Braggion 12, Guevarra, Taffara, Romeres 3, Di Fonzo 6. All. Benetollo

 

Statistiche della gara

A S. Bonifacio avevano vinto solo la capolista Cento con il minimo distacco e la lanciatissima Novellara con 5 punti di margine, ma in sede di presentazione della gara avevamo evidenziato il fatto che la Broetto contro le grandi si è sempre esaltata e spesso è stata la sfortuna ad impedire ai neroverdi di cogliere successi inattesi ma meritati. Ricordiamo la sconfitta a Cavriago con il tiro di Cervi sulla rimessa effettuata con 7 decimi da giocare, la partita a Cento condotta fino all’ultimo minuto, quella interna con Roveleto, persa con un tiro libero di Roselli segnato a un secondo dalla fine.

Era una partita difficile – ci dice coach Benetollo al termine della gara - ma da 20 giorni stavamo lavorando per affrontarla con lo spirito giusto. Dopo l’inopinata sconfitta interna con Forlì volevamo a tutti i costi guadagnarci la salvezza con le nostre forze, senza attendere le sconfitte delle rivali e tutto sommato la partita con il S. Bonifacio era la più abbordabile delle tre rimanenti. Non  certo per il valore delle squadre ma esclusivamente per una questione di motivazioni. Da Novellara e Salus non potremo aspettarci alcun rilassamento, se perderanno con noi saranno automaticamente fuori dai play-off, mentre i veronesi hanno una situazione di classifica ben più tranquilla e inoltre speravamo che la pausa pasquale avesse nuociuto alla loro costanza di rendimento.

La partenza della Broetto lascia subito capire che la squadra ha la concentrazione richiesta dai tecnici, Pressanto, Sabbadin, Di Marco e dopo 4’ il risultato è subito di 0 a 6. Sono Camata e Monzardo, 7 punti per l’ala della bassa veronese, a dare la sveglia alla loro squadra ribaltando il parziale e permettendo ai padroni di casa di chiudere il primo quarto avanti di 5 (13-8).

L’effetto sorpresa a cui speravano i virtussini sembra già finito e nel secondo parziale ci si aspetta il risveglio dei temutissimi esterni di S. Bonifacio. Invece il giocatore più incisivo del quarto esce dalla panchina neroverde ed è Nicola Braggion che gli avversari non riescono a contenere. Dopo la bomba di Pressanto che al 2’ riduce il margine (13-12) sono 3 canestri da sotto e una bomba del lungo di Adria a ridare slancio alla Broetto che grazie anche ad un’altra bomba del solito Pressanto prende un buon margine (18-24) che nell’ultimo minuto una penetrazione di Di Marco e due liberi di Sabbadin elevano alla massima potenza (+10).

Al rientro dagli spogliatoi ci si attende un S. Bonifacio trasformato sapendo che coach Schiavo in certe occasioni non è tipo di buone maniere. Invece i padroni di casa sembrano ancora assonnati.

Di Marco con una bomba riprende la corsa (18-31), poi ci sono due liberi di uno scatenato Romeres che in difesa morde come un mastino inferocito e in attacco getta il cuore oltre l’ostacolo tanto che gli avversari sono costretti a fermarlo ancora fallosamente, un altro suo libero a canestro e la Broetto vola sul +16 (18-34) con un parziale di 10 a 0 che solo 2 personali di Monzardo riescono a frenare. La Broetto difende alla morte, finalmente marchia la gara con quel pride neroverde che ultimamente sembrava smarrito, e in campo coach Benetollo lascia per molti minuti un quintetto da pelle d’oca con 4 ragazzi che sono virtussini fin dal minibasket, Romeres, Di Fonzo, Sabbadin e Mancini orchestrati da un direttore d’orchestra paisà, Di Marco, che in questa serata non si concede una nota fuori dallo spartito. S. Bonifacio è sempre più in affanno e i suoi tiratori quando puntano il canestro sembra abbiamo sempre qualcuno a muovergli il mirino (Biasi terminerà con 0/2, 0/6, nessun libero, Pistorelli 0/4, 1/6, 0/2, Zanini 1/4, 1/5, nessun libero).

Due canestri del giovanissimo Di Fonzo portano al doppiaggio 20-40 quando mancano 3 minuti alla fine del terzo quarto e la partita sembra già finita, tanto che Schiavo tiene in panchina il gigante Camata preservandolo probabilmente per le prossime gare e per i play-off.

Nell’ultimo quarto i padroni di casa provano anche il pressing ma questa per loro è la classica partita stregata in cui nulla funziona. "Abbiamo affrontato la gara con la determinazione giusta riuscendo a contenere a 40 punti una squadra che gioca spesso con il classico corri e tira e che in casa ha percentuali da 3 molte volte eccezionali - dice ancora Benetollo - Oltre a difendere bene sui loro esterni siamo riusciti anche a mettere in difficoltà Camata che sotto canestro abbiamo sistematicamente raddoppiato. Una buona prestazione da parte di tutto il quintetto base ma abbiamo avuto moltissimo anche da chi è uscito dalla panchina. Braggion ha dato il via alla fuga, i giovani oltre a consentirci di allungare le rotazioni hanno dato un contributo fondamentale all'esito della gara giocando forse ancor meglio dei titolari".

Una salvezza doppia per la Broetto perchè il successo l'ha garantita anche se gli inseguitori vincessero tutte le partite rimanenti, ma salvezza matematica sarebbe stata anche in caso di sconfitta perchè sia il Padova 1931 che il Montalto Forlì non sono riuscite a cogliere quell'indispensabile successo esterno, rispettivamente a Bologna sponda Salus e a Imola, che in caso di sconfitta dei virtussini avrebbe consentito loro di continuare a sperare nel riaggancio.

Salvezza doppia dicevano anche perchè sabato sera vincendo la partita interna con lo Stylgrand Trevignano i ragazzi della serie D, tra i quali Taffara, Di Fonzo, Romeres e Navaglia che giocano in doppio tesseramento, si sono guadagnati nell'ultima partita della stagione regolare anche la salvezza con la loro Europool Trasporti Ardens Virtus.

Sabato ultima partita interna di una Broetto che ha vinto più partite in trasferta e che affronterà un avversaria lanciatissima che in questa seconda parte del campionato nessuno e riuscoito a fermare. "Novellara ha vinto 8 delle ultime 9 gare - precisa coach Benetollo - e sarà un confronto molto tosto. E' l'ultima partita di fronte ai nostri supporter che quest'anno abbiamo spesso deluso. Ci teniamo quindi a far bene anche perchè riteniamo che la nostra classifica sia più avara di quanto dovrebbe e tutto sommato ci piacerebbe raggiungere Scandiano che è attesa anche lei da 2 partite molto difficili. Insomma non è assolutamente vero che con questa salvezza il nostro campionato sia concluso".

Dal sito www.virtuspadova.it

12a giornata ritorno

TURNO DI RIPOSO

11a giornata ritorno

VIRTUS PADOVA BASKET

73 - 80

JUNIOR BASKET FORLI'

 

Parziali:

21-17

13-17

21-27 18-19    
  21-17 34-34 55-61 73-80    

Arbitri:

ALMERIGOGNA MORENO di TRIESTE (TS)

DEGANO LUCA di CERVIGNANO DEL FRIULI (UD)

Note:

 Tiri liberi: Broetto 15/23, Forlì 21/22. Tiri da 3 punti: Broetto 4/16, Forlì 5/15.

 

Broetto Virtus

Di Marco 9, Pressanto 13, Sabbadin 11, Mancini 18, Zonta 14, Guevarra, Sorgente 8, Di Fonzo, Braggion, Romeres n.e. All. Benetollo.

Forlì

Marisi 2, Boero 11, Ravaioli A. 17, Brighi 2, Massari 18, Gaiotti 13, Zamagni, Ravaioli R. 17. All. Chiadini

 

Statistiche della gara

 

10a giornata ritorno

BENEDETTO XIV CENTO

84 - 78

VIRTUS PADOVA BASKET

 

Parziali:

20-29

21-12

26-17 17-20    
  20-29 41-41 67-58 84-78    

Arbitri:

 GUIDI ALESSANDRO di REGGIO EMILIA (RE)

 MUOLO BASILIO di CORREGGIO (RE)

Note:

 

 

Cento

Di Trani 30, Carretti 16, Venturoli 13, Tedeschini 7, Riguzzi, Rorato 5, Nieri 7, Acquaviva 6, Rizzatti, Passarini n.e. All. Giuliani

Broetto Virtus

Di Marco 28, Pressanto 22, Sabbadin 3, Mancini 12, Zonta, Guevarra 4, Sorgente 2, Taffara, Braggion 7, Romeres n.e. All. Benetollo

 

Statistiche della gara

 

Un'altra sconfitta sul filo di lana ferma la Broetto che da quando ha recuperato la salute di tutto l’organico si dimostra squadra in grado di lottare alla pari anche con le più forti del girone. Con il rientro in rosa di Pressanto i neroverdi hanno migliorato esponenzialmente la qualità del loro gioco ma purtroppo la classifica non ha premiato la loro crescita tecnica. Infatti i virtussini hanno perso di uno con Roveleto (74-75) beffati da un tiro libero di Rosselli a 1” e 4 decimi dalla sirena, poi hanno vinto con Ozzano, quindi sono stati sconfitti a Cavriago (73-72) con quel tiro di Cervi a 7 decimi dalla sirena che su YouTube ha raccolto oltre 2400 contatti, infine hanno vinto in casa lo spareggio con il Padova 1931 (61-44), e questa sera hanno rischiato il colpaccio contro un Cento che nel secondo tempo ha dovuto far giocare anche il play titolare Acquaviva, in fase di recupero dall’infortunio di qualche settimana or sono, che nei programmi di coach Giuliani avrebbe dovuto guardare la partita dalla panchina.

 Si è trattato di una scelta obbligata per il tecnico centese data la grande serata di Matias Di Marco e di Francesco Pressanto che hanno colpito la retina avversaria con una frequenza e una precisione ammirevole. Il play argentino  ha chiuso la gara con 28 punti (1/2, 7/11, 5/7), 5 assist e 32 di valutazione, la guardia vicentina con 22 punti (2/6, 4/8, 6/6) e 17 di valutazione. Peccato che i compagni di squadra abbiamo si fatto il loro dovere, meritando la sufficienza soprattutto per la grande applicazione difensiva, ma nessuno tra di loro si sia espresso al meglio delle proprie possibilità, così alla fine Cento ha potuto portare all’incasso il grande talento di Di Trani (35 di valutazione grazie a 30 punti 7/8, 3/5, 7/7, e 4 assist) e la sua supremazia sotto i canestri (26+10 contro 13+5) grazie al premiato trio Carretti, Nieri e Venturoli.

 La Broetto parte fortissimo e grazie alla grande precisione dalla lunga distanza di Di Marco, Pressanto  e Sabbadin, chiude in vantaggio il primo quarto nonostante Cento non stia a guardare ma replichi, pure con buona precisione, ai neroverdi con conclusioni effettuate però dentro alla linea dei 6.75.

Nel finire dei secondi 10 minuti di gioco la Broetto commette alcuni errori e i padroni di casa dimostrano la loro statura punendo gli avversari e arrivando al pareggio sul suono della sirena.

Nel terzo quarto Cento sembra poter prendere il largo ma lascia trasparire una tensione eccessiva che viene punita dai direttori di gara con falli tecnici che consentono ai patavini di tornare in partita chiudendo il parziale con 9 punti di ritardo (67-58).

L'ultimo tempo inizia con la Broetto che riversa sul campo tutta la sua volontà e spende grandi energie per difendere sugli avversari che mettono in mostra un Di Trani stellare. Nonostante Cento raggiunga anche 13 punti di margine i neroverdi riescono a rimontare arrivando a -4 quando mancano 50" al termine.
 Nonostante la sconfitta a gara finita c’è grande positività nell’ambiente virtussino e mentre coach Benetollo  si dichiara “molto contento della prova espressa dalla squadra questa sera e con la bocca un pò amara per il colpaccio che per l’ennesima volta non siamo riusciti a concretizzare”, il presidente Gianfranco Bernardi si rallegra di aver conservato i 4 punti di vantaggio sulla zona play-out e si dichiara ottimista perché “la squadra c’è, sta giocando bene e continuando così si meriterà anche un premio dalla buonasorte che finora non ci ha mai guardato di buon occhio. Inoltre vorrei complimentarmi con i direttori di gara (cosa non facile dopo una sconfitta – n.d.r.) che hanno conservato il loro metro per tutta la gara e nonostante si trattasse di un testa-coda anche sul finale non si sono lasciati influenzare.

 Adesso la Broetto è attesa venerdì sera da un'altra gara “impossibile” a Imola e sabato 24 affronterà Forlì a Rubano per il terzo dei quattro spareggi che Benetollo e Costa indicano come fondamentali per la salvezza della loro squadra.

In quest'ultima giornata è stata proprio la pesante sconfitta interna di Forlì che ha permesso al Castello&Murri di agganciare in classifica la Broetto ad un quart’ultimo posto che consente una relativa tranquillità in virtù di un piccolo vantaggio sulle due squadre che attualmente si affronterebbero nei play-out: il Padova 1931, sconfitto nonostante sia stato a lungo in testa nel difficilissimo confronto con Lugo, è rimasto a 4 punti mentre è lo stesso Forlì rimasto a 6, quando al termine della stagione regolare mancano 5 giornate più il recupero della 21^ giornata che si giocherà nel prossimo week-end sfruttando la pausa dei campionati prevista per consentire la disputa delle finali di Coppa Italia.

Interessante a Legnano il confronto dell'esordio agli ottavi tra Cento che rappresenterà il nostro girone in quest'anno di confino e il Jadran Trieste rappresentante del "nostro" girone C. Sarà un buon metro di paragone per valutare se effettivamente questo girone D sia il più competitivo

Dal sito www.virtuspadova.it

9a giornata ritorno

VIRTUS PADOVA BASKET

61 - 44

 BASKET PADOVA 1931

 

Parziali:

15-6

16-14

10-8 20-16    
  15-6 31-20 41-28 61-44    

Arbitri:

MENEGALLI FRANCESCO di GREZZANA (VR)

SORIANO DARIO di NOGARA (VR)

Note:

 

 

Broetto Virtus

Di Marco 8, Pressanto 12, Sabbadin 13, Mancini 17, Zonta 4, Guevarra, Sorgente 5, Taffara, Braggion 2, Romeres n.e. All. Benetollo.

Padova 1931

Marra 6, Crestani 11, Corradini, Fortunati 2, Righetti 10, Cosentino 3, Valenti, Rubin 8, Lazzaro 4, Sartori. All. Tarquini.

 

Statistiche della gara

La partita è fondamentale per entrambe le compagini, una specie di duello senza possibilità di rivincita, chi perde questa sera dovrà fare più di un miracolo nelle restanti 6 giornate per evitare i play-out (l’ultima retrocede direttamente, 14^ e 13^ si affronteranno tra loro per la seconda retrocessione). All’andata si impose agevolmente il Padova 1931 con 18 punti di margine e quindi nonostante i 2 punti che attardano i biancorossi in classifica, nel caso riuscissero a bissare la vittoria sorpasserebbero i neroverdi in virtù del doppio successo diretto e inoltre potrebbero giovarsi di un calendario che appare meno pesante rispetto a quello che attende i virtussini (tre avversari di prima fascia e tre di seconda, Castello, Novellara e Ozzano per gli ospiti, quattro di prima fascia più Forlì e Novellara a Rubano per i padroni di casa). Se invece la vittoria premiasse la Broetto, resterebbe valida la tabella stilata dal coach che ritiene sufficiente vincere le due rimanenti gare interne per raggiungere la salvezza diretta.

La Broetto, finalmente senza ammalati e infortunati, sulla carta appare più profonda della squadra di Tarquini che si presenta a Rubano con il pivot Mussolin costretto in tribuna, schierando così la stessa formazione che domenica scorsa ha sbancato il campo della capolista Cento, rinforzata con il play Cosentino tesserato da qualche giorno che esordisce proprio giocando l’importantissimo derby del ritorno.

La partenza è tutta virtussina, la squadra appare concentrata e aggressiva, morde in difesa costringendo a percentuali inconsuete i temuti esterni avversari, Corradini terminerà l’incontro con 0/2 e 0/4, Crestani con 0/4 e 3/7, Righetti (nella foto al tiro contrastato da Mancini) con 3/9 e 0/2, ma spreca molto in attacco dove, complice la ricerca della velocità, si assiste ad errori giustificabili solo in ragione del grande impegno difensivo. Nei due minuti finali del primo quarto nessun giocatore delle due squadre riesce a trovare il canestro e alla fine il distacco è di 9 punti ma per quanto costruito avrebbe potuto essere ben superiore.

Il secondo quarto si apre con la Broetto che ribadisce di essere in campo con la mentalità giusta, Nicola Braggion da sotto e Matteo Sorgente in penetrazione dilatano il vantaggio (19-6) costringendo coach Tarquini a guardare alla panchina per provare a cambiare il ritmo all'incontro. Entrano i giovani Valenti e Rubin che insieme ad un Lazzaro (nella foto a marcare l'esperto Zonta) estremamente combattivo ed efficace guidano una piccola rimonta che riavvicina il Padova 1931 fino al -6 (19-13 al 14'). Si segna poco ma è una bomba di Sabbadin a ridare slancio alla Broetto (22-13) prima che si scateni capitan Mancini che gli ospiti hanno grandi difficoltà nel contenere. Il Mancio segna 8 dei rimanenti 10 punti virtussini che portano le squadre negli spogliatoi con il +11 interno (31-20).

Al rientro dalla pausa lunga è una bomba di Cosentino (31-23) ad aprire le ostilità, la risposta al nuovo arrivato è immediata da parte di Sam Zonta con un insolita conclusione da fuori ma poi la luce si spegne e bisogna far passare addirittura cinque minuti prima di rivedere un canestro, di Righetti per il -8 (33 a 25 al 6') che riaccende le speranze degli ospiti. E' il turno di Pressanto (nella foto in difesa su Cosentino), ottima la sua prova, che con una bomba ricaccia indietro gli avversari costringendoli nelle azioni successive a ricorrere più volte al fallo per cercare di limitarlo. Con i personali la guardia neroverde si guadagna altri 3 punti che pareggiano una bomba di Crestani tirata da 8 metri per sfuggire alla morsa dei suoi difensori. Due liberi di Di Marco, poco preciso al tiro questa sera ma sempre attento nelle assistenze ai compagni (alla fine ben 8 gli assist per il miglior specialista dell'intera categoria) chiudono il periodo con la Broetto che ha sempre salda l'inerzia della gara.

Nell'ultimo quarto il distacco tra le due squadre resta costantemente sui 10 punti finchè al 36' un azione da 3 punti di Mancini e due liberi di Di Marco (nella foto lanciato da Braggion) portano la Broetto a +14 (50-36) aprendo di fatto una seconda partita, quella della differenza canestri. Pochi pensavano fosse possibile recuperare i 18 punti dell'andata ma a questo punto i tecnici virtussini, consapevoli che se il colpo riuscisse consentirebbe di raccogliere 4 punti con un unica partita, pongono alla squadra il nuovo obiettivo. Due canestri da sotto del giovane Rubin replicano alle conclusioni di Pippo Sabbadin che con 2 liberi e un canestro da 3 (nella foto sotto una sua conclusione) portano la Virtus a 1 punto dal parziale dell'andata (57-40) quando mancano ancora 2 ' alla sirena.

Il primo dei minuti rimanenti passa con il solo Marra a trovare il canestro (57-42), poi negli ultimi 60" si scatena la bagarre. Segna ancora Sabbadin da sotto e la Broetto torna a +17, risponde Righetti con 2 personali entrambi segnati (59-44), Pressanto sbaglia la bomba del colpaccio ma c'è un fallo su Mancini che finalizza i due personali (61-44), poi c'è il tempo perchè ci provino anche Di Marco e Zonta a fil di sirena ma entrambi falliscono il bersaglio.

Alla fine è comunque festa grande, la Broetto ha giocato con la giusta determinazione una partita che non è stata bella ma aveva una tale importanza che era lecito aspettarsi tanta tensione. I neroverdi hanno sfruttato a dovere l'assenza di Mussolin dominando ai rimbalzi, ben 42+6 contro i 23+3 degli avversari, ma hanno prevalso anche dove gli avversari non contavano assenze riscattando così la brutta figura dell'andata. Da segnalare la valutazione in doppia cifra di ben 5 virtussini con Mancini a quota 26, Sabbadin 20, Pressanto 16, Di Marco 14 e Zonta 10.

Adesso due trasferte proibitive attendono i ragazzi di Benetollo, a Cento e a Imola, poi il 24 si giocherà il terzo spareggio interno, quello con il Montalto Forlì.
Dal sito www.virtuspadova.it

8a giornata ritorno

BASKET CAVRIAGO

73 - 72

VIRTUS PADOVA

 

Parziali:

10-18

18-8

19-31 26-15    
  10-18 28-26 47-57 73-72    

Arbitri:

DE PASQUALE LUCA di CESENA (FO)

FIMIANI MATTEO di RAVENNA (RA)

Note:

 

 Cavriago

Fantini, Ligabue 4, Tedeschi 5, Cervi 34 (10/19, 1/4, 11/12), Colla 3, Pezzi 2, Monticelli 3, Alfano, Ellero 18 (3/7, 3/5, 3/3), Pellicciari 4. All. Boni

 Broetto Virtus

Sorgente 8, Di Marco 20 (6/7 da 3), Guevrarra, Romeres 2, Braggion 6, Zonta 6, Mancini 3, Sabbadin 11 (2/6, 0/1, 7/7), Pressanto 16 (2/3, 3/4, 4/4), Taffara n.e. All. Benetollo

 

Statistiche della gara

CAVRIAGO - Partita sconsigliata ai deboli di cuore quella della Me-Cart Cavriago contro la Virtus Padova, che negli ultimi 5 secondi di gara ha regalato più emozioni che nel resto della partita. Coach Boni deve rinunciare a Croci per un problema ad un tallone (al suo posto Colla), e anche Fantini non è al meglio della forma per un fastidio al ginocchio. La partenza è tutta da dimenticare per i gialloneri, che vedono subito scappare gli ospiti sul +7 (2-9) complice una difesa impresentabile e un attacco dalle polveri bagnate. La Me-Cart prova a rifarsi sotto, ma sulla sirena del primo quarto Di Marco piazza la tripla che ricaccia indietro i padroni di casa (10-18).

Nella seconda frazione gli uomini di coach Boni registrano i meccanismi, colpendo per ben tre volte dalla distanza lunga con Monticelli, Pellicciari e Tedeschi. E' però un'azione da tre punti di Ellero che sigla il primo vantaggio interno (25-24). Cervi dalla lunetta fissa il punteggio prima dell'intervallo lungo.

Al rientro dagli spogliatoi, è un botta e risposta dall'arco dei 6,75 tra Di Marco ed Ellero ad aprire le danze tra le due compagini, ma uno scatenato Sabbadin porta nuovamente in vantaggio gli ospiti. La Me-Cart sembra quella del primo quarto, e sul tecnico fischiato per proteste a coach Boni Padova ritorna al +7 (40-47). Ancora Di Marco dalla lunga distanza che porta i suoi al massimo vantaggio (44-57), a cui rimedia in parte Cervi a sua volta da tre punti allo scadere della terza frazione.

Padova sembra controllare agevolmente il match, con Pressanto che mantiene il vantaggio ospite in doppia cifra (53-64). L'antisportivo fischiato a Di Marco (in precedenza anche uno sanzionato a Braggion) permette a Cervi di chiudere dalla lunetta un parziale di 6-0 che riporta in partita i gialloneri. I gialloneri ora sembrano crederci, ma a un minuto dal termine, con Padova ancora avanti di sole due lunghezze, un canestro da sotto di Colla viene annullato per un fallo in attacco di Ellero: rimane dubbio il passaggio in lunetta di Pressanto (2/2 per lui per il +4 ospite, 63-67) poichè annullando il canestro di Colla l'arbitro doveva considerare il possesso palla della Me-Cart. Me-Cart che si rifà subito dopo il time-out, mettendo a bersaglio con Ellero la tripla del -1 (66-67).

Sorgente in lunetta fa doppietta, ma dall'altra parte Colla mette a segno un'altra conclusione pesante che vale il pareggio tra le due contendenti a 30" secondi dal termine. Padova spreca il successivo possesso con Di Marco, che si vede soffiare la palla da una difesa perfetta di Fantini: Cervi può così siglare il canestro del sorpasso quando sul cronometro mancano solamente 5 secondi.

Si arriva così al rocambolesco finale del match. Coach Benetollo non riesce a chiamare time-out per organizzare l'ultimo possesso, ma uno scatenato Di Marco si beve tutta la difesa Me-Cart andando a siglare la tripla del sorprasso, tripla che manda in visibilio la panchina ospite tutta in piedi ad abbracciare il play oriundo. Time-out ordinato da coach Boni. Sul cronometro rimangono da giocare solamente 7 decimi di secondo, con tutti i presenti che già leggevano i titoli di coda del match.

Rimessa in attacco per i padroni di casa, con Cervi che finta l'uscita dai tre punti e riceve palla da Fantini poco dentro l'arco nell'angolo opposto alla panchina di Padova: esecuzione perfetta del bomber giallonero che insacca il tiro di questa rocambolesca vittoria, scatenando la gioia sua e dei compagni, oltre che di quella dei fortunati spettatori del PalaAEB. Immensa la delusione degli ospiti, che si vedono beffati sul filo di lana dopo aver condotto per quasi tutta la gara. Qualcuno ci crederà, qualcuno no, ma il canestro sulla sirena permetteva a Cervi di mettere a referto il suo 34° punto della serata, proprio come gli anni che il bomber giallonero compirà lunedì prossimo. (Fausto Belloni)

Dal sito www.virtuspadova.it

7a giornata ritorno

VIRTUS PADOVA

70 - 68

NFB OZZANO DELL'EMILIA

 

Parziali:

22-22

9-15

21-20 18-11    
  22-22 31-37 52-57 70-68    

Arbitri:

 PAVAN NICOLA di GIAVERA DEL MONTELLO (TV)

 DORI GIACOMO di MIRANO (VE)

Note:

 

 Broetto Virtus

Di Marco 15, Pressanto 9, Sabbadin 10, Mancini 12, Zonta 3, Guevarra, Sorgente 7, Romeres, Braggion 14, Di Fonzo n.e. All. Benetollo.

Ozzano

Poli 18, Paggi 14, Polombito 5, Iegri 7, Loriga 2, Risi 5, Buscemi 2, Grillini 15, Ballestri e Cusi n.e. All. Govoni

 

Statistiche della gara

 

I tesseramenti supplettivi che oltre all’argentino hanno rimpolpato l’organico dei rosso-blu con il lungo Loriga che aveva esordito già nella gara d’andata, e con il giovane play Iegri, arrivato a fine novembre, evidentemente non sono riusciti a sistemare gli equilibri di una squadra che si è dimostrata troppo sbilanciata sui piccoli. Neppure il cambio della guida tecnica con l’esonero di coach Govoni avvenuto proprio dopo la sconfitta interna con la Broetto e l’arrivo dell’esperto Cappelletti ha dato la scossa sperata. Il peccato originale compiuto dai tecnici del presidente Cuzzani sembra essere il tesseramento del fuoriquota Carretta che evidentemente si contava fosse in una fase di recupero dall’infortunio dello scorso anno più avanzata rispetto a quanto si sia in effetti verificato permettendogli di giocare solo 5 gare.

Per Ozzano la partita con la Broetto rappresenta probabilmente l’ultimo appiglio alla categoria faticosamente conquistata l’anno passato mentre per i neroverdi la sfida con i bolognesi vale il mantenimento di quell’esile vantaggio sulle dirette inseguitrici che attualmente risparmierebbe ai ragazzi di coach Benetollo i temutissimi play-out.

Facile quindi pronosticare una gara piena di agonismo e combattuta fino alla fine. Così in effetti sembra debba andare con il primo quarto che si chiude in parità (22-22) grazie ad un tiro dalla media di Paggi e con le squadre che si alternano al comando senza mai accumulare più di un paio di canestri di margine.

Il secondo quarto inizia in continuità con il precedente finchè il cecchino Poli al 13’ da il primo strappo alla partita segnando una bomba (26-30), alla quale fa seguire una penetrazione vincente alla quale capitan Mancini si oppone fallosamente fruttando complessivamente altri 3 punti (26-33) per il primo vantaggio consistente dell’incontro (+7) che gli ospiti riescono sostanzialmente a conservare fino alla sirena, grazie anche ad una Broetto che appare spesso inconcludente e decisamente meno concreta del necessario (alla fine saranno 13 le palle perse segnate benevolmente dallo scout e sarà del 55% la percentuale ai liberi frutto di un insufficiente 12/22).

Al rientro dagli spogliatoi ci si attende un atteggiamento più aggressivo dei virtussini, invece è ancora Ozzano a fare la partita e dopo 4 minuti una bomba di Poggi segna il +13 che resterà il massimo vantaggio dell’incontro (35-48 al 24’). Il risveglio della Broetto è segnato da una buona precisione dalla lunga distanza e sono i canestri da 3 di Sorgente, Braggion, Di Marco a consentire di accorciare le distanze fino al -5 finale determinato da un'ultima bomba di Pressanto  scagliata poco prima della sirena (52-57).

La partita è riaperta e quando Di Marco inizia l’ultimo periodo centrando un’altra bomba  sembra che per la Broetto cominci la discesa (55-57). Ozzano è in confusione, commette una moltitudine di errori subendo la zona press ordinata da Benetollo, inoltre i quintetti schierati da coach Laterza che sostituisce lo squalificato Cappelletti costretto a urlare dalla tribuna, sono in pratica composti da 4 guardie e un mezzo lungo (l’unico pivot Loriga è costretto ad abbandonare il campo al 33’ commettendo il suo quinto fallo sul 56-59) e hanno grandi difficoltà ad opporsi ai lunghi virtussini con Braggion, Sabbadin e Mancini che possono sfruttare la differenza di centimetri. Il sorpasso avviene a 5’24” dalla fine con una nuova bomba di Di Marco (63-61), poi una conclusione da sotto di Mancini (65-61) da l’illusione che la Broetto possa dilagare. Invece gli ultimi minuti sono avari di canestri e ricchi di errori, spesso clamorosi, da entrambe le parti. Una bomba di Paggi riporta sotto gli ospiti (65-64), ma Braggion replica immediatamente con la stessa arma riportando il margine a +4 (68-64) con 4 minuti da giocare. Il colpo sembra mortale invece i due liberi segnati da Grillini (68-66) su un contestatissimo fallo fischiato a Mancini (vedi foto a lato) ridanno speranza ad Ozzano. Nei due minuti successivi la paura di perdere prende il sopravvento sulla tecnica e nessuno riesce più a centrare il canestro finchè in apertura dell’ultimo minuto di gioco con un contropiede di Poli su palla intercettata Ozzano raggiunge la parità (68-68). L’attacco virtussino è fermato da Polombito con un fallo su Sorgente che segna uno dei due personali riportando avanti la Broetto (69-68), l’azione successiva di Ozzano è finalizzata da Grillini che sbaglia il tiro e Polombito nel contendere il rimbalzo difensivo a Braggion commette un’altro fallo che aggrava abbracciando nella caduta le gambe del virtussino. Il fallo è intenzionale, scatenando le proteste dei bolognesi, e nonostante Nicola sbagli entrambi i tiri liberi la rimessa da metà campo è ancora per la Broetto. Il fallo sistematico di Ozzano colpisce Sorgente che dalla lunetta segna nuovamente (nella foto il tiro vincente) solo uno dei due liberi (70-68) lasciando agli ospiti la possibilità di cercare la vittoria con l’ultima azione della partita. La bomba è di Grillini ma il tiro non è fortunato e il rimbalzo è preda di Sorgente con i bolognesi che si arrendono lasciando ai virtussini i palleggi necessari per far trascorrere i 5 secondi che mancano alla sirena senza cercare il fallo disperato.

Dal sito www.virtuspadova.it

6a giornata ritorno

VIRTUS IMOLA

70 - 63

VIRTUS PADOVA

 

Parziali:

17-15

21-16

15-16 17-16    
  17-15 38-31 53-47 70-63    

Arbitri:

BIANCHI LORENZO di RIMINI (RN)

D'ANGELO LUIGI di CORIANO (RN)

Note:

 

 Imola

Dalpozzo 7, De pascale 3, Romboli 11, Sassi, Di Placido 2, Righini 1, Di Cillo 1, Zudetich 11, Guglielmo 10, Porcellini 24. All. Zarifi

Broetto Virtus

Di Marco 14, Pressanto 16, Sabbadin 6, Mancini 13, Zonta 4, Guevrarra, Sorgente 4, Taffara, Romeres 2, Braggion 4. All. Benetollo

 

Statistiche della gara

La Broetto torna da Imola senza aver aggiunto punti alla sua classifica ma la sconfitta del Padova 1931 nell'altro recupero di Roveleto non modifica la situazione in ottica play-out. I virtussini, pur perdendo contatto da Castello & Murri che vincendo a Ozzano condanna alla retrocessione diretta la New Flying Balls e si porta a quota 18, conservano infatti il vantaggio di 4 punti sui cugini di Fossò e di 6 su Forlì che attualmente sono le due squadre in quota spareggio salvezza.

Come già nella partita d'andata è stato Porcellini a spingere l'attacco della Sigma, chiuderà con 24 punti e 34 di valutazione facendo fruttare, grazie ad una grande precisione dalla lunetta (6/11, 0/2, 12/14), i molti falli che la difesa virtussina è costretta a fare per cercare di limitarlo. Con lui ottima prestazione del solito Zudetich che segna 11 punti, raccoglie ben 14 carambole e si conferma il miglior lungo del girone. Ma tutti i componenti della squadra di coach Zarifi si dimostrano concentrati e pronti alle chiamate del loro allenatore tanto che chiudono la partita con una valutazione complessiva vicina al doppiaggio di quella dei neroverdi (92-53).
Eppure capitan Mancini e compagni non hanno sfigurato rimanendo sempre in scia degli avversari e, pur non avendo mai dato l'impressione di riuscire ad invertire il corso della gara, devono recriminare per la scarsa percentuale nel tiro ravvicinato con un 38% (18/47) che confrontato con il 50% (21/42) dei padroni di casa sembra spiegare la sconfitta. In realtà la vera differenza che ha segnato l'incontro è da ricercare nel numero dei tiri liberi che grazie alla grande capacità degli esperti portacolori emiliani di procurarsi fischi a favore (come già detto ben 11 i falli fischiati a favore di Porcellini e 7 a Zudetich) ha permesso ai giallo-neri di andare a tirare da liberi per 36 volte (22 punti realizzati in questo modo) contro i soli 13 (9 punti segnati) dei neroverdi.
Tra i neroverdi da registrare un'altra buona prestazione di Pressanto che recuperata la salute e prese le misure con il girone,a in questo ultimo scorcio di stagione si sta dimostrando costantemente tra i più efficaci, per lui 16 punti e 14 di valutazione con ottime percentuali al tiro (2/5, 3/4, 3/3), meglio ha fatto solo Mancini in valutazione (15 con 13 punti segnati e 4+6 rimbalzi), bene anche Di Marco (14 punti sia segnati che di valutazione e 3 assist) e Sabbadin (12 di valutazione con 7+4 rimbalzi).

Adesso la Broetto è attesa dal terzo dei quattro spareggi interni decisivi per la salvezza secondo la tabella definita dai tecnici virtussini. Vinti quelli con Ozzano e con Padova 1931 sabato alle 21 arriva a Rubano il Barone Montalto Forlì che si giocherà l'ultima carta per sperare di evitare i play-out.
Dal sito www.virtuspadova.it

5a giornata ritorno

VIRTUS PADOVA

74 - 75

ROVELETO BK CORTEMAGG.

 

Parziali:

19-26

17-14

20-18 18-17    
  19-26 36-40 56-58 74-75    

Arbitri:

FIGUS SERGIO di PASIAN DI PRATO (UD)

PERABO' ROBERTO di MARTIGNACCO (UD)

Note:

 

 Virtus Padova

Di Marco 9, Sorgente 20, Sabbadin 6, Mancini 18, Zonta, Guevarra, Pressanto 16, Braggion 5, Romeres, Navaglia n.e. All. Benetollo.

Roveleto

Massari 5, Pirolo 2, Palombita 26, Roselli 16, Paleari 16, Giudici 4, Villa 4, Boni 2, Antozzi e Zamboni n.e. All. Petitti.

 

Statistiche della gara

Si gioca a Rubano l’unica partita del girone D che la neve non riesce a rimandare. La Bakery è temuta e attesa soprattutto per il suo “mito” Mario Boni che però resta in panchina mentre i compagni si riscaldano e non si alza neppure quando coach Petitti chiama in campo i cinque del quintetto base. Tra questi c’è comunque talento a sufficienza per far sudare qualsiasi avversaria e soprattutto una Broetto che nelle ultime partite sembra essere tornata allo stato di crisi registrato negli ultimi giorni di novembre, prima che la società si attivasse sul mercato tesserando Di Marco.

La partenza di Roveleto è bruciante e secondo le attese il gioco è gestito e spesso finalizzato dal triestino Palombita che chiude il primo parziale con un 2/4 dalla lunga e 10 punti, meglio di lui il solo Roselli che marca un ottimo 3/3 nelle bombe e con un canestro da sotto finisce il primo quarto da capomarcatore. Dall’altra parte sono soprattutto capitan Mancini, Pressanto, che sembra finalmente aver ritrovato sufficienti condizioni di salute, e Sorgente a opporsi con convinzione lasciando presagire che se le medie degli avversari dovessero calare, da registrare un'altra bomba di Paleari per un 6/8 complessivo, la Broetto giocherà la sua partita.

Il secondo quarto si apre con una penetrazione di Sorgente e con le bombe consecutive di Pressanto e dello stesso Matteo che dopo 2 minuti riportano la partita in parità (27-27 al 12’). Roveleto riesce a tenersi avanti anche se di poco grazie alla grande capacità di far fischiare gli arbitri e alla precisione dalla lunetta. Paleari e Villa fanno entrambi 2/2 e dopo un altro paio di minuti il vantaggio torna esterno (27-31 al 14’) ma un’altra bomba di Sorgente e un canestro da sotto di Braggion portano per la prima volta avanti la Broetto (32-31 al 16’). Si scatena Palombita e con 6 punti della sua punta di diamante Roveleto entra negli spogliatoi avanti di 4 (36-40) ma la sensazione è che la Broetto voglia e possa fare l’impresa.

La pausa consente a Roveleto di ricaricare le pila e i padroni di casa vengono subito tramortiti dalle bombe del solito Palombita e di Roselli che al 22’ portano il vantaggio a 10 punti (36-46). La Broetto non si disunisce e continua ad attaccare la zona avversaria con buona circolazione di palla limando con pazienza il margine fino a ritrovare la parità (56-56 conclusione da sotto di Pressanto) all’ultimo giro di lancette. Il canestro finale di Villa chiude il tempo sul 56 a 58.

Gli ultimi 10 minuti si giocano punto a punto e la sensazione è che la Broetto abbia qualche energia in più degli avversari che sono costretti a tenere sempre in panchina il loro giocatore di maggior  peso. Il protagonista degli ultimi minuti e Andrea Mancini che per due volte con i suoi canestri regala il +4 alla Broetto (72-68 e 73-69 a meno di 100” dalla sirena). L’esperienza di Palombita gli frutta subito 2 liberi (ne segna solo uno 73-70), e sulla palla recuperata da Paleari c’è ancora un canestro del triestino a siglare il 73 a 72 con cui si inizia l’ultimo minuto. Nell’azione successiva gli arbitri fischiano a Mancini l’ennesimo fallo su Palombita (alla fine saranno addirittura 13) che resta a terra infortunato. E’ questo il momento di Boni al quale coach Petitti affida la responsabilità dei 2 personali che il compagno non può tirare. SuperMario entra come potrebbe fare uno spettatore e pur palesando dei dolori ad una caviglia che lo frenano persino nel camminare, segna il primo con la palla che gira per qualche interminabile secondo sull’anello e anche il secondo che tira tutto spostato su un lato della lunetta (73-74).

Nell’azione successiva Mancini viene fermato fallosamente da Roselli e il capitano riporta la partita in parità segnando uno dei due personali (alla fine sarà pesantissima la diversa percentuale nei personali con il 47% dei virtussini e il 73% degli avversari, come anche la quantità dei liberi assegnati dagli arbitri, 15 contro 39) quando mancano 8 secondi alla sirena. L’ultimo pallone di Roveleto viene gestito nel modo che più ha fruttato fischi a favore: la penetrazione è di Roselli al quale si oppone Mancini che ha la sola colpa di saltare sulla conclusione dell’avversario senza tra l’altro avere con questo alcun contatto. Puntuali tra le contestazioni dei presenti arrivano i tiri liberi per Roselli che sbaglia il primo ma segna il secondo. Alla Broetto restano 1”e 4 decimi per tentare l’impossibile. Rimessa da metà campo, palla che giunge nelle mani di Di Marco e tiro della disperazione che si spegne sul soffitto del palasport dando il via ad una lunga scia di polemiche su un arbitraggio a parere comune insufficiente e per i virtussini anche penalizzante.

Nonostante la sconfitta la Broetto può guardare con maggior fiducia al futuro anche se la trasferta di domenica prossima a Imola non lascia presagire nulla di positivo.

Dal sito www.virtuspadova.it

4a giornata ritorno

SAN LAZZARO DI SAVENA

98 - 84

VIRTUS PADOVA

 

Parziali:

22-18

36-15

19-25 21-26    
  22-18 58-33 77-58 98-84    

Arbitri:

BONETTI STEFANO di FERRARA (FE)

TOFFANIN EMANUELE di FERRARA (FE)

Note:

 

S. Lazzaro

Gianasi 26, Maccaferri 12, Saccardin 21, Verardi 3, Rambelli 11, Rossi 11, Lollini 11, Tassinari 3, Sgorbati, Chiapparini. All. Bettazzi.

Broetto Virtus

Di Marco 11, Sorgente 20, Sabbadin 15, Mancini 17, Zonta 3, Pressanto 5, Braggion 13, Romeres n.e. All. Benetollo

 

Statistiche della gara

La Broetto chiude il primo quarto con due bombe segnate in successione da Di Marco (22-15) e Sorgente (22-18) rimanendo così nella scia dei padroni di casa che con Gianasi e Lollini, per entrambi 9 punti nei primi 10' di gioco, avevano tentato l'allungo arrivando sul 22 a 12 con 46" da giocare.

La fuga di S.Lazzaro però e solo rimandata. La Broetto nei primi minuti del secondo quarto sembra lottare alla pari con gli avversari ma la bomba di Sabbadin che al 12' da l'illusione di una partita tutta da giocare (27-25) è in realtà l'ultima immagine di equilibrio dell'incontro. A Gianasi si uniscono i giovanissimi Maccaferri, un play diciasettenne che anche nella gara d'andata si era messo in luce come un talento dal grande futuro, e il diciottenne Saccardin, un ala che per i neroverdi risulta immarcabile tanto che alla fine del periodo metterà a referto 10 punti. Al 17' il S. Lazzaro ha 13 punti di vantaggio (40-27) ma è negli ultimi 3 minuti che i bolognesi prendono il volo arrivando a +25 (58-33) al suono della sirena.

Al rientro dagli spogliatoi la Broetto ha un sussulto di reazione, una bomba di Di Marco porta al -13 (60-47) al 24', e tre minuti dopo sempre Matias con un canestro in penetrazione accorcia fino al -11 (64-53) che rimarrà il distacco più esiguo del secondo tempo. I ragazzi di coach Bettazzi reagiscono con decisione e con due liberi di Gianasi, una bomba di Maccaferri e l'ennesima penetrazione di Saccardin (71-53 al 28') rimettono subito in chiaro la loro determinazione nel non farsi sfuggire la vittoria.

L'ultimo quarto si gioca per necessità di regolamento e regala solo i titoli di coda all'esiguo pubblico bolognese che può comunque festeggiare un successo che consolida le ambizioni di play-off di una squadra giovanissima che con il suo basket basato su quintetti con cinque esterni sta disputando un grande campionato.
Per i virtussini che alla fine dalla lettura delle statistiche sembrano autori di una prova più che positiva preoccupano i 98 punti subiti e questa inconsistenza difensiva stupisce per una squadra che ha sempre costruito i suoi successi contenendo a bassi punteggi i quintetti avversari.

Sabato arriva a Rubano il Roveleto che rilanciato dai freschi arrivi di Palombita, Paleari e Massari sta risalendo la classifica con l'obiettivo di arrivare fino a Cento per giocarsi i play-off dalla migliore posizione possibile dato che lo sponsor-presidente ha posto come unico obiettivo accettabile la vittoria finale del campionato. Per Mancini & compagni sarà necessario tornare a difendere con maggiore impegno perchè i piacentini hanno bocche da fuoco capaci di esaltarsi come pochi altri (oltre ai nuovi acquisti pensiamo a Mario Boni) e alla squadra neroverde è richiesta la "partita della vita" perchè per arrivare alla salvezza serve anche qualche risultato impossibile.
Dal sito www.virtuspadova.it

3a giornata ritorno

CALLEGARI CASTELLO & MURRI

65 - 57

VIRTUS PADOVA

 

Parziali:

24-13

10-14

15-18 16-12    
  24-13 34-27 49-45 65-57    

Arbitri:

 GUIDI ALESSANDRO di REGGIO EMILIA (RE)

 MUOLO BASILIO di CORREGGIO (RE)

Note:

 

Castello&Murri

Fimiani, Pieri 4, Beccari, Corazza 17, Martelli 8, Biguzzi 6, Iattoni 11, Casagrande 2, Farnè 10, Belcari 7. All. Curti.

Broetto Virtus Padova

Sorgente 5, Di Marco 7, Guevarra 7, Romeres 2, Braggion 4, Zonta 2, Mancini 20, Sabbadin 10, Navaglia e Pressanto ne. All. Benetollo.

 

Statistiche della gara

La partita si apre con un canestro di Mancini ma questo sarà l'unico vantaggio della Broetto fino a quando lo stesso capitano a 4'24" dalla sirena finale chiuderà la lunga rimonta neroverde con una conclusione da sotto frutto di un grande rimbalzo offensivo, che porterà nuovamente avanti la sua squadra (53-54).

Purtroppo proprio quando sembrava che la partita stesse prendendo una nuova piega, i neroverdi si sono smarriti mentre si esaltava il giovane Pieri che prima segnava un canestro "impossibile" frenando il tentativo di allungo dei virtussini e poi recuperava due palloni consecutivi consentendo alla sua squadra di riprendere il bandolo della matassa e di chiudere l'incontro dilatando inaspettatamente il vantaggio approfittando della sterilità offensiva della Broetto (12 a 3 il parziale di questi ultimi minuti).
La squadra di coach Benetollo, complice il perdurare dell'assenza di Pressanto, dimostra che nonostante il buon contributo offerto dal sempre più positivo Guevarra, per vincere non può prescindere dalle prestazioni della sua coppia di piccoli Di Marco-Sorgente. Il play argentino sembra aver smarrito la verve del suo arrivo e dopo la prova sottotono offerta in occasione della partita interna con Lugo, ripete a Castel San Pietro una gara dove non riesce a trascinare la squadra, ha difficoltà a centrare la retina e in alcune occasioni non compie le scelte migliori esagerando nel tenere tra le mani un pallone che non riesce a far girare con la maestria che ha dimostrato di possedere. Anche Matteo sembra aver già perso il magnifico stato di forma dimostrato nelle due gare giocate a cavallo dell'epifania che avevano rilanciato la squadra e nelle quali aveva meritato 31 e 28 punti di valutazione facendoci credere nel suo pieno recupero. Per superare questo momento di difficoltà è necessario il loro recupero e il ritorno nelle rotazioni di un Pressanto che sembra sarà possibile rivedere in campo fin dalla prossima trasferta a S. Lazzaro, una partita fondamentale se si vuole evitare di passare un gran brutto carnevale visto che dopo i bolognesi arriveranno due partite impossibili: in casa con Roveleto e a Imola.
Dal sito www.virtuspadova.it

2a giornata ritorno

VIRTUS PADOVA

48 - 80

ORTHOS BASKET LUGO

 

Parziali:

19-27

14-20

11-7 4-26    
  19-27 33-47 44-54 48-80    

Arbitri:

DE BIASE STEFANO di UDINE (UD)

ANDRETTA ANDREA di UDINE (UD)

Note:

 

Broetto Virtus Padova

Di Marco 5, Sorgente 10, Sabbadin 6, Mancini 13, Zonta 7, Guevarra 7, Taffara, Braggion, Romeres, Navaglia n.e. All. Benetollo.

Orva Lugo

Ruini 12, Montanari 19, Govi 2, Paluan 21, Bertuzzi, Legnanin 14, Bacchini, Negri 12, Pasquali, Scardovi. All. Ortesi.

 

Statistiche della gara

Non è stata una normale (o forse abituale dato che si tratta della settima) sconfitta interna quella subita sabato con Lugo, infatti in questa occasione la Broetto oltre a apparire tecnicamente inferiore agli avversari e a patirne agonismo e determinazione, nell’ultimo quarto si è arresa con una rassegnazione che non ha nulla a che vedere con il “pride” che da sempre contraddistingue le squadre della società di via dei Tadi.

Era prevedibile che per riuscire ad opporsi agli uomini di coach Ortasi, che reduci dalla sconfitta interna contro S. Bonifacio con una nuova sconfitta avrebbero rimesso in discussione la zona play-off che stanno dimostrando di meritare, ci voleva la migliore Broetto, quella che con le ultime due vittorie aveva rilanciato le sue possibilità oltre la bassa classifica.

Due vittorie ottenute non contro “squadrette” (in questo girone non sono ammesse) ma su compagini che per motivi opposti avevano ugualmente grande bisogno dei due punti e che in questa giornata si sono entrambe imposte in trasferta, Scandiano in casa del pari classifica Padova 1931 e la Salus addirittura a Roveleto, contro una squadra che ha rafforzato le sue aspirazioni da favorita con l’acquisto recentissimo di tre giocatori di categoria superiore (Giudici, Palombita e Paleari) nell’occasione impiegati oltre i 30 minuti per compensare l’assenza dello squalificato Mario Boni.

La partita è stata un monologo di Lugo che si è portata subito avanti costringendo la Broetto costantemente ad inseguire nella vana intenzione di ridurre un distacco presto importante, 19 a 38 al 12’ dopo una bomba di Ruini, che non è mai sceso oltre il limite della doppia cifra. Nell’ultimo quarto infine la debacle già sottolineata con solo 4 punti messi a referto.

Alla fine tanta delusione e tanto lavoro per i tecnici che dovranno trovare il modo di rendere meno monocorde il gioco dei virtussini con la palla che troppo spesso non gira con la necessaria rapidità e con giocatori che hanno dato l’impressione di aver smarrito le loro convinzioni nella possibilità di riuscire a centrare il canestro. Un obiettivo che se non ci fossero le due precedenti vittorie potrebbe sembrare difficilissimo da raggiungere.
Dal sito www.virtuspadova.it

1a giornata ritorno

REGGIO EMILIA 2000

73 - 63

VIRTUS PADOVA

 

Parziali:

14-15

19-15

17-19 19-27    
  14-15 33-30 50-49 73-63    

Arbitri:

BONETTI STEFANO di FERRARA (FE)

DI NAPOLI ARMANDO di MODENA (MO)

Note:

 

 Scandiano

Grisendi 3, Gambetti 10, Baidoo 15, Bettelli 11, Leonardi 10, Montanari 10, Del Papa 2, Garofoli 5, Iori 3, Teodori n.e. All. Chiadini

 Broetto Virtus

Di Marco 21, Sorgente 20, Sabbadin 9, Mancini 13, Zonta 6, Braggion 7, Guevarra, Taffara, Romeres, Navaglia n.e. All. Benetollo.

 

Statistiche della gara

Scandiano è reduce da sette sconfitte consecutive e non può farsi battere in casa da una squadra che ha già sconfitto con 10 punti di scarto (importanti per la differenza canestri in caso di arrivo finale spalla a spalla) nella gara d’andata. La Broetto ha ritrovato Sorgente (nella foto in una conclusione ravvicinata) nella partita vinta solo 3 giorni or sono contro una delle formazioni più in palla del girone, ed è sicuramente una squadra diversa da quella perdente di fine settembre, quindi c’è la sensazione che per la prima volta quest’anno si possa finalmente bissare un successo e staccarsi così dai bassofondi della classifica. Con tali premesse si parte verso Reggio Emilia attendendosi una partita non bella ma equilibrata e colma di tensione dove molto probabilmente vincerà chi riuscirà a giocare gli ultimi minuti con maggiore raziocinio.

Infatti l’equilibrio regna sovrano per tre periodi. Il primo è praticamente sempre condotto dai virtussini che raggiungono il massimo vantaggio, +4, al 7’ con una conclusione da sotto di Sorgente (9-13) subito rintuzzata con una bomba di Baidoo. Nel secondo periodo le parti si invertono, sempre avanti i padroni di casa con massimi vantaggi di 4 punti al 12’ (19-15) e al 19’ quando un'altra bomba di Baidoo porta a 5 punti il margine (33-28) prima che due liberi di Di Marco (nella foto al tiro da 3) mandino le squadre negli spogliatoi (33-30).

Al 2’ della ripresa la Broetto riaggancia (33-33) Scandiano con una penetrazione di Sorgente ma i padroni di casa reagiscono e riescono a riprendere un piccolo margine che raggiunge i 7 punti al 5’ (40-33). Il quinto fallo commesso dal giovane colored Baidoo, fino ad allora il più incisivo tra gli avversari (15 punti, 2/2 da 2, 3/5 da 3, 2/2 da 1, 2+0 in 15’), aiuta la rimonta dei virtussini che dopo un paio di minuti si riportano in parità grazie ad una bomba di Di Marco (45-45 a 3’20” dalla sirena).

Come nelle previsioni la partita si decide negli ultimi 10 minuti che iniziano con le squadre appaiate (50-49) e con Scandiano che avendo ruotato un maggior numero di giocatori sembra poter essere più fresca negli uomini chiave. Invece è la Broetto a scattare con decisione e a mordere gli avversari con una difesa serratissima. Il primo canestro è di Sabbadin subito seguito da Mancini (nella foto al tiro da centro area), poi è Di Marco a sparare sul bersaglio grosso lanciando due bombe consecutive a cui Scandiano riesce ad opporre solo un libero di Bettelli e così dopo 3 minuti il vantaggio esterno è di 8 punti, il più importante della partita (51-59). Ma la Broetto non si ferma, è ancora Sabbadin (nella foto sotto a canestro dalla linea di fondo) ad andare a canestro e a 6’ dal termine il vantaggio è di 10 punti (51-61), quindi Sorgente segna prima una penetrazione e poco dopo un libero, presto bissato da Sabbadin. Scandiano non trova più il canestro e a 4 minuti dalla sirena i virtussini, ricopiando lo stesso spartito che giovedì scorso ha tramortito la Salus, sono a +14 (51-65) e la partita è chiusa se non ci fosse la necessità dei neroverdi di riuscire a ribaltare la differenza canestri. Scandiano reagisce come può e a 2 minuti dalla fine ricorre al fallo sistematico, una strategia che premia il team di Spaggiari e ferma l’emorragia consentendo ai locali anche un piccolo ma importante recupero. La bomba finale di Di Marco non entra e così l’ultimo obiettivo resta agli emiliani.

Da sottolineare la prova positiva di tutti i ragazzi di Benetollo con la conferma del ritrovato Sorgente (7/10 da 2, 0/1 da 3, 6/9 da 1, 5+2, 28 val, 29’), del sempre più fondamentale Di Marco (0/3 da 2, 5/9 da 3, 6/6 da 1, 3+1, 8 assist, 26 val, 34’), e del giovane Taffara impiegato per 16’ dal coach nel “dare la caccia” alle orme dei temuti Grisendi e Gambetti. Non è mancata la solita difesa invalicabile di Zonta (6+2 rimbalzi), Sabbadin (4/6 da 2) è apparso più concreto rispetto alla partita giocata con la Salus al contrario di Braggion (1/5 da 2, 1/1 da 3, 2/2 da 1, 5+0) che pure ha dato un buon contributo così come capitan Mancini che ha giocato per 30’ nonostante il recente infortunio alla caviglia e, pur non precisissimo nelle realizzazioni (4/11 da 2, 5/6 da 1, 6+3, 2 assist, 14 val, 30’), è risultato il terzo per valutazione

Dal sito www.virtuspadova.it

15a giornata andata

VIRTUS PADOVA

73 - 63

SALUS BOLOGNA

 

Parziali:

22-16

11-9

19-25 21-13    
  22-16 33-25 52-50 73-63    

Arbitri:

RAVAGNAN STEFANO di CHIOGGIA (VE)

DONA' FEDERICO di VENEZIA (VE)

Note:

 

Broetto Virtus

Di Marco 14, Sorgente 24, Sabbadin 6, Mancini 9, Zonta 2, Guevarra, Pressanto 3, Taffara 2, Braggion 13, Di Fonzo n.e.

All. Benetollo

 Salus Bologna

Masini 18, Persiani 10, Binassi 9, Dalloca 7, Barbieri 5, Venturi 5, Posani 2,Ziron 7, Zanata, Gianninoni n.e. All. Canè.

 

Statistiche della gara

 

14a giornata andata

BASKET NOVELLARA

75 - 61

VIRTUS PADOVA

 

Parziali:

18-15

21-25

24-14 12-7    
  18-15 39-40 63-54 75-61    

Arbitri:

CIANCABILLA LUCA di BOLOGNA (BO)

VILLA FABRIZIO di IMOLA (BO)

Note:

 

Novellara

Rustichelli 6, Iori 15, Compagnoni 20, Buscaino 6, Bacchi 17, Mariani Cerati, Altimani 11, Davoli, Margini e Garofalo n.e. All. Chiadini

Broetto Virtus

Di Marco 13, Sorgente 6, Sabbadin 20, Mancini 11, Braggion 4, Di Fonzo, Romeres, Guevarra 7, Sbrocco e Taffara n.e. All. Benetollo.

 

Statistiche della gara

 

Trasferta impegnativa per la Broetto che alla 14^ giornata viaggia verso Novellara sapendo di dover affrontare un avversario che pur avendo gli stessi punti in classifica è partito con grandi ambizioni, ha un pacchetto di lunghi da serie B e si trova invischiato nei bassifondi soprattutto perché il suo play titolare non sta giocando e per coach Coppeta non è stato facile far ritrovare alla squadra gli equilibri saltati per un assenza tanto importante.

 

Pur sapendo che Sorgente e Mancini si sono “scavigliati” in settimana e che il capitano non è neppure sicuro di riuscire a giocare, Benetollo e Costa fingono tranquillità ma non possono negare le preoccupazioni generate dalle assenze di chi non è neppure partito. Sul pullman non c’è la borsa di Pressanto che potrà rientrare in campo dopo Natale, ma non c’è neppure Sam Zonta, mancanza imprevista quella del centro virtussino colpito nella notte da una pesante forma di influenza intestinale. Purtroppo la sua è un’assenza che vale il doppio nelle strategie dei tecnici virtussini che durante la preparazione tattica svolta in settimana avevano posto grande responsabilità al lavoro che Sam avrebbe dovuto compiere dentro l’area per fermare i temuti Bacchi e Buscaino.

 

Nonostante tutto la Broetto inizia bene, un paio di gran giocate di Matias Di Marco e lo sprint di partenza dei padroni di casa (10 a 2 alla metà del quarto) viene velocemente rimontato, è una conclusione di Mancini sotto canestro che all’8’ porta la Broetto a contatto (14-13). Il nuovo strappo di Novellara (18-13 a 100 secondi dalla prima sirena), è merito di due canestri consecutivi di Bacchi, il pivot vera spina nel fianco dei virtussini, ma il canestro che chiude il parziale è ancora di capitan Mancini che riduce lo scarto a -3 (18-15).

 

 Il secondo quarto è nel segno di Pippo Sabbadin  che chiuderà i primi 20 minuti con 16 punti di bottino personale e che a metà periodo sigla 3 canestri consecutivi di cui il primo al 4’ segna il sorpasso (22-23). Novellara non si lascia tramortire dalla bella serie dei neroverdi e combatte punto a punto fino all’ultimo minuto che è invece siglato da Guevarra. Il giovane play neroverde prima marca una bomba (37-39) e poi risponde al canestro di Iori segnando uno dei due personali concessi per il fallo con cui lo stesso giocatore emiliano cerca di fermarlo nei secondi finali, premiando la Broetto con il vantaggio di mezza partita (39-40).

 

Nel terzo tempo Novellata aumenta la sua aggressività e trascinata da Compagnoni e Bacchi, rispettivamente a segno in questo quarto con 9 e 8 punti, dalla seconda metà del periodo dilata il suo margine dal +2 (48-46) del 4’ fino al +13 (63-50) dell’ultimo minuto nel corso del quale due liberi di Di Marco e una penetrazione di Sorgente riducono il distacco sotto la doppia cifra per una Broetto che inizia a pagare la limitata possibilità di rotazioni.

 

La stanchezza dei senior virtussini si evidenzia negli ultimi 10 minuti quando pure sembra concretizzarsi una rimonta che pareva impossibile, 68 a 61 a 5 minuti dalla fine con la seconda bomba di Guevarra, rimonta che viene invece stroncata da un paio di incredibili errori in conclusioni libere da sotto al canestro che i padroni di casa puniscono dilatando il loro vantaggio nel finale.

 "Abbiamo stretto i denti - dice a fine partita coach Benetollo - e giocato una buona partita almeno finchè abbiamo avuto energia e forza. Poi abbiamo subito il fisico degli avversari pagando in particolare sotto i canestri e quando anche gli esterni non hanno trovato una difesa forte e hanno iniziato a segnare, mi riferisco in particolare allo Iori della ripresa, è diventato tutto molto difficile. Nonostante ciò nell'ultimo periodo abbiamo rimontato tenendo in campo Di Fonzo, un '94 che si è ben comportato. Adesso abbiamo il tempo per recuperare gli infortunati, prima della fine dell'anno giocheremo il Torneo di Riese e dovremo farci trovare pronti per le due partite consecutive del nuovo anno. Giovedì 5 gennaio avremo la Salus in casa e il sabato successivo inizieremo il ritorno andando a Scandiano per giocare con il Basket 2000 che ci ha dato il primo dispiacere della stagione."
Dal sito www.virtuspadova.it

13a giornata andata

VIRTUS PADOVA

74 - 83

PALLAC. SAN BONIFACIO

 

Parziali:

11-25

15-17

20-16 28-25    
  11-25 26-42 46-58 74-83    

Arbitri:

CIREGNA DAVIDE di PIACENZA (PC)

BEVIVINO FRANCESCO di REGGIO EMILIA (RE)

Note:

 

Broetto Virtus

Di Marco 13, Romeres, Sabbadin 15, Mancini 24, Zonta 8, Braggion 5, Guevarra 9, Taffara, Sbrocco e Di Fonzo n.e. All. Benetollo

S. Bonifacio

Biasi 17, Pistorelli 19, Zanini 15, Pigato 9, Camata 5, Scala 6, Monzardo 10, Crestanello 2, Acco e Carlin n.e. All. Schiavo

 

Statistiche della gara

Dalle prime azioni la partita sembra essere la prosecuzione di quella giocata domenica scorsa a Forlì con Di Marco a fare l’Harlem Globetrotter. Palla a due vinta dal gigante Camata nonostante il gran salto di Sabbadin, attacco degli ospiti con conclusione mancata da Pistorelli, sfera all’argentino, qualche palleggio, accelerazione bruciante, difensore sul posto e canestro da sotto, il S. Bonifacio non finalizza l’attacco successivo, ed è ancora Matias a forzare la penetrazione trovando lo spazio per inventare un passaggio al bacio, guardando dalla parte opposta, ad un incredulo Mancini che deve solo appoggiare la palla al canestro. Sono trascorsi meno di 100 secondi e sul 4 a 0 Schiavo chiama un minuto di sospensione che appare precoce, ma al rientro in campo la partita diventa tutta un’altra musica e il coach dimostra di aver corretto con una prontezza sorprendente l’assetto della sua squadra. Di Marco viene affidato alle cure di Pistorelli che per fare il suo lavoro non va tanto per il sottile e in questo viene favorito dal metro arbitrale che concede oltre il dovuto. Così mentre S. Bonifacio inizia a macinare il suo gioco, diretto con grande maestria da un ottimo Biasi, la Broetto si incarta su se stessa trascinata nella lotta personale tra il suo maltrattato play e i direttori di gara che pure non si tirano indietro e a 1’30” dal termine del quarto gli fischiano un improbabile tecnico per simulazione quando il nostro, accentuando le conseguenze di una spallata del suo difensore (che pure era da sanzionare), cade a terra con eccessiva platealità, e dopo nemmeno 30 secondi ne fischiano un secondo, per proteste, a coach Benetollo (in foto con Di Marco e Zonta). Nel frattempo gli arancioni della bassa veronese avevano già preso il largo grazie ad una pallacanestro concreta ed efficace supportata dalle buone medie al tiro e soprattutto dalla precisione nei personali (8/9 nel quarto, 11/12 all’intervallo lungo, 21/23 al fischio finale).

Dopo il 4-0 iniziale S. Bonifacio risale al 4-7 prima che una seconda conclusione da sotto di Mancini ricucia (6-7 al 3’), quindi un altro allungo degli ospiti (6-12 al 5’) viene presto annullato da una nuova penetrazione di Di Marco e da una bomba di Braggion  (11-12) che illudono di una Broetto ancora in partita. Purtroppo invece dal sesto minuto i neroverdi, annebbiati dal nervosismo e limitatissimi nelle rotazioni a causa dell’assenza delle due guardie titolari Pressanto e Sorgente, non riescono più a trovare il canestro mentre gli arancioni dilagano chiudendo il primo quarto con un vantaggio significativo (11-25).

Una bomba di Zanini subito bissata da un’altra di Pistorelli mandano K-O la Broetto in apertura del secondo quarto portando S. Bonifacio al +20 (11-31) e chiudendo di fatto la partita. La Broetto infatti non riesce mai a recuperare l’inerzia dell’incontro, in verità in qualche occasione da l’impressione di poter finalizzare una rimonta ma c’è sempre un errore, spesso clamoroso, un fischio da parte di una coppia arbitrale che non l’ha certo aiutata, o una conclusione chirurgica e a volte anche fortunata, di S. Bonifacio a chiudere la porta in faccia capitan Mancini e compagni. Significative la bomba dall’angolo di Biasi allo scadere dei 24 secondi per il 54-39 dopo un parziale di 8-2 della Broetto che aveva illuso con un recupero dal -18 del 22’ al -12, oppure l’altra tripla di Pistorelli per il 46 a 59 che ad inizio del terzo quarto chiariva i rapporti di forza con una Broetto che sembrava voler riprendere l’inerzia della partita, infine l’infrazione di passi non fischiata a Zanini in occasione del canestro che riportava in doppia cifra il vantaggio esterno dopo che una tripla di Di Marco al 36’ sembrava il suono di tromba della carica neroverde (59-67). In conseguenza all’infrazione non sanzionata arrivava il tecnico con espulsione del d.s. Papa  che mai abbiamo visto uscire dai gangheri in tal modo. Erano i due personali dello stesso Zanini a chiudere definitivamente la partita (59-71).

Prima della sirena restano da segnalare un gioco da 3 punti di Biasi che sfrutta un interferenza di Mancini e un parziale di 13 a 6 firmato dallo stesso capitano (8 punti) e da Sabbadin (5 punti), valido solo per ridurre il margine finale sotto la doppia cifra e per migliorare le statistiche individuali.

Alla fine tanta delusione perché la partita con S. Bonifacio rappresenta l’ennesima sconfitta di fronte ai propri supporter (6 su 7 le battute d’arresto interne) e soprattutto l’occasione mancata di un rilancio che dopo il largo successo di Forlì pareva possibile. A complicare terribilmente le cose ci hanno pensato la decisione di Cominato (improponibile costringerlo a rimanere), l’infortunio di Pressanto e l’influenza di Sorgente che forzandoli in tribuna ha ristretto a 5 i senior di coach Benetollo che con l’innesto di Di Marco sperava invece di poterne contarne 8. La partenza con il giovane Romeres in quintetto ha palesato l’emergenza virtussina che successivamente i tecnici hanno cercato di risolvere schierando Guevarra in play, a nostro parere l’mvp neroverde, e Di Marco in guardia. Da sottolineare, complice la presenza in campo limitata a soli 19 minuti del totem Camata uscito per 5 falli al 36’, la netta supremazia ai rimbalzi dei virtussini con Mancini (12+1) e Zonta (3+7) su tutti a catturare ben 40 (28+12) palloni contro i 20 (14+6) degli avversari

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12a giornata andata

TURNO DI RIPOSO

11a giornata andata

JUNIOR BASKET FORLI'

63 - 99

VIRTUS PADOVA

 

Parziali:

20-21

20-22

12-30 11-26    
  20-21 40-43 52-73 63-99    

Arbitri:

FONTANINI PIETRO di MODENA (MO)

AZAMI AYDIN di BOLOGNA (BO)

Note:

 

Forlì

Gaiotti 20, Ravaioli A. 5, De Fanti 12, Morri 5, Massari 5, Brighi 8, Marisi Gio. 2, Ravaioli R. 3, Zamagni, Marisi F. 3. All. Chiadini

 Broetto Virtus

Cominato 3, Pressanto, Sabbadin 15, Mancini 20, Zonta 14, Guevarra 4, Sorgente 18, Di Marco 19, Braggion 4, Di Fonzo 4. All. Benetollo.

 

Statistiche della gara

 L’importanza della partita l’avevamo evidenziata in sede di presentazione e infatti le prime azioni palesano tanta tensione con errori e giocate arruffone, il primo strappo è dei padroni di casa che con una bomba di Morri e una bella conclusione di De Fanti, il più pericoloso in questa fase,  guadagnano l’11 a 6. La Broetto reagisce spinta da due personali e un gioco da 3 punti di Zonta ottimamente imbeccato da Di Marco, alla fine saranno ben 10 gli assist dell’argentino, e al 7’ la partita torna in parità (11-11), due canestri di Sabbadin ed è la Broetto a rilanciare (11-15), Forlì reagisce con 2 bombe e un libero dell’ispirato Gaiotti e il primo quarto si chiude con una sostanziale parità (20-21).

Anche il quarto successivo viaggia a lungo sulla parità: 25-25 al 12’, 27-27 al 14’, 32-34 al 16’ dopo una bomba di Cominato, bissata da un’altra azione da 3 punti di Zonta che concede un piccolo abbrivio alla Broetto subito frenato da una bomba di Morri (34-37), ma i virtussini insistono, Zonta, Di Fonzo e Di Marco segnano per il +9 (34-43) a 2 minuti dall’intervallo. Bastano un paio di disattenzioni complice il riposo concesso al nuovo arrivato in neroverde e Forlì chiude riportandosi a contatto (40-43).

Ci vogliono 5 minuti del terzo quarto alla Broetto per tornare al +9 (50-59) ma nell’altra metà del quarto l’intensità dei neroverdi è impressionante e i padroni di casa non riescono a reagire così alla sirena il vantaggio è dilatato al +23 (52-75).Negli ultimi 10 minuti Forlì si arrende, segna solo 11 punti, dei quali 6 sono del solito Gaiotti, contro i 26 dei virtussini che prima della bomba finale di Francesco Marisi raggiungono il +39 (60-99). La Broetto ha i 15 secondi finali per provare a superare quota 100 ma preferisce finire con la palla in mano.

Una Broetto che segna 99 punti non la ricordiamo da anni, l’innesto di Di Marco ha sicuramente galvanizzato l’ambiente portando entusiasmo e sicurezza ma Forlì, pur reduce da 2 importanti successi, è parsa indietro fisicamente e limitata nelle rotazioni. Questo successo mantiene quindi una grande importanza perché colto in casa di una diretta concorrente nella lotta per la salvezza ma non deve far viaggiare troppo lontano le fantasie.

 L’innesto operato dal d.s. Papa, almeno in questa prima partita, ha centrato tutti gli obiettivi iniziali facendo lievitare le prestazioni di tutta la squadra, emblematico il tabellino finale con 20 punti per Mancini (in foto), 19 per Di Marco, 18 per Sorgente, 15 per Sabbadin e 14 per Zonta, e pur segnando meno degli altri hanno giocato bene anche Braggion e Cominato. Inoltre giovandosi della tranquillità anche i giovani Guevarra e Di Fonzo hanno dato minuti di qualità.

Nell’entusiasmo del post partita coach Benetollo riconosce la positività dell’operazione di rafforzamento “Mathias si è dimostrato un leader, ricordiamo tra l’altro che ha conosciuto la squadra solo ieri sera, ci ha dato grande qualità e tranquillità, così tutto è diventato più facile e abbiamo giocato tutti bene. Peccato solo per lo strappo di Pressanto che sembra cosa seria e lo ha costretto a lasciare il campo dopo solo 3 minuti di gioco. Stasera abbiamo ritrovato tutti il sorriso, abbiamo fatto delle belle cose con ottima intensità anche in difesa, adesso ci aspettano 3 partite altrettanto importanti con le quali chiuderemo il girone di andata. Sabato ci verrà a trovare S. Bonifacio, quindi andremo a Novellara e infine ospiteremo la Salus. Se questo largo successo ci facesse abbassare la tensione faremmo un errore irreparabile, quindi voltiamo subito pagina e guardiamo avanti con fiducia ma anche con assoluta concretezza.”

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10a giornata andata

VIRTUS PADOVA

68 - 79

BENEDETTO XIV CENTO

 

Parziali:

14-15

8-20

19-26 27-18    
  14-15 22-35 41-61 68-79    

Arbitri:

DE TATA ANTONIO di PORDENONE (PN)

RIVRON GAYLORD di GRADISCA D'ISONZO (GO)

Note:

 

Broetto Virtus

Cominato 7, Pressanto 11, Sabbadin 11, Mancini, Zonta 7, Guevarra 7, Sorgente 16, Romeres 6, Braggion 3, Navaglia n.e. All. Benetollo.

Cento

Riguzzi 2, Venturili, Tedeschini 15, Passarini n.e., Rorato 14, Nieri 9, Di Trani 14, Rizzatti, Carretti 18, Acquaviva 7. All. Giuliani.

 

Statistiche della gara

Dopo Cavriago anche Cento riesce a menare per il naso la Broetto in casa propria facendo crescere a 5 (su 6 - n.d.r.) il numero delle squadre che hanno raccolto bottino pieno nel palazzetto di via Rovigo.

La partenza degli ospiti è subito preoccupante, bastano 3 minuti e la coppia Di Trani-Nieri firma un 0 a 7 che gela la tribuna. Un canestro di Cominato (2-7) e una bomba di Braggion (in foto)(5-11) evitano che Cento voli, poi tocca a Sam Zonta ricucire lo strappo prendendosi sulle spalle tutta le responsabilità offensiva della sua squadra e segnando in questo frangente i 7 punti con i quali terminerà la partita. L’aggancio è opera del giovane Romeres (14-14) e avviene nell’ultimo minuto del periodo e ormai resta il tempo solo per un libero di Di Trani che consente a Cento di chiudere avanti anche se di misura.

Il primo canestro del secondo quarto è di Sorgente (nella foto in penetrazione) e da il primo e unico vantaggio della Broetto (16-15), subito gli risponde il capitano degli avversari Rorato (16-17 al 12’), con un tiro libero Sabbadin riporta la parità (17-17). A questo punto coach Benetollo fa entrare in campo anche il capitano neroverde Mancini tenuto finora in panchina a causa dei risentimenti per un lieve infortunio patito nel corso dell’ultimo allenamento. Purtroppo Mancio riesce a giocare solo 4 minuti e proprio con il suo ingresso in campo gli avversari riprendono il largo con un parziale di 0 a 10 firmato ancora da Di Trani con la complicità fondamentale di Rorato e Carretti. Solo con Cento sopra di 10 (19-29 al 16’) la Broetto torna a segnare, prima Cominato e poi Sabbadin cercano di reagire ma la reazione è debole e il parziale si chiude con un passivo pesante (8-20) e gli ospiti avanti di 13.

Nel terzo periodo per la Virtus segnano solo Guevarra (in foto marcato da Acquaviva), 4 punti all’inizio, Sorgente 8 e Pressanto 4, mentre dall’altra parte a spingere sull’acceleratore sono Carretti e Tedeschini che siglano rispettivamente 10 e 9 dei 26 punti con cui Cento si aggiudica anche questo intertempo (19-26) dilatando a 20 i punti di distacco.

A questo punto gli ultimi 10 minuti sembrano essere destinati alle statistiche, invece Cento si deconcentra e Padova con i canestri di Pressanto, Sabbadin e Sorgente arriva, piuttosto incredibilmente, a 9 punti con più di un minuto da giocare. Una schiacciata di Carretti, il migliore per punti e valutazione (19 punti con 7/10 da 2, 4/4 ai liberi, 5+1 rimbalzi, 19 val.) rimette in chiaro il rapporto di forze e Cento coglie con merito la decima vittoria consecutiva.

La squadra ferrarese, sostenuta dall'incessante canto dei tifosi del club Old Lions (in foto), si dimostra quadrata e completa, sicura protagonista del campionato è facile prevederla lottare per la promozione con Roveleto, Imola e Cavriago, quelle che finora più ci hanno impressionato. Difficile pensare che una Broetto con molti giocatori in evidente crisi possa riuscire a farle lo sgambetto. Le statistiche premiano le prove combattive dei giovani Guevarra e Romeres ma allo stesso tempo chiamano in causa i senior dai quali la squadra non può prescindere per riuscire ad ottenere risultati positivi.

Domenica la Broetto si recherà a Forlì per affrontare una neopromossa, diretta concorrente nella lotta per la salvezza, che galvanizzata dal tesseramento del big Morri sta risollevandosi dopo un inizio traumatico. La vittoria interna della scorsa settimana con Scandiano e quest'ultima a Castel S. Pietro lo stanno a testimoniare.

Al d.s. Papa e ai tecnici il compito di far tornare ai giocatori la convinzione nei propri mezzi e di conseguenza riportare serenità e positività in un gruppo che ha dato segni di eccessivo nervosismo nonostante capitan Mancini (in foto) e il team manager Varotto si siano prodigarsi per stemperare la tensione. Proprio in questo momento è necessario che tutti remino nella stessa direzione, in questa squadra non ci sono stelle alle quali aggrapparsi ma la forza è proprio quella del gruppo, una coesione che solo pochi mesi or sono è stata premiata dai risultati e che non può che essere il marchio di fabbrica anche in questa stagione

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9a giornata andata

 BASKET PADOVA 1931

79 - 61

VIRTUS PADOVA

 

Parziali:

19-6

17-13

20-27 23-15    
  19-6 36-19 56-46 79-61    

Arbitri:

VILLA FABRIZIO di IMOLA (BO)

MUOLO BASILIO di CORREGGIO (RE)

Note:

 

Padova 1931

Pasqualin 7, Valenti, Righetti 11, Crestani 18, Corradin 12, Sartori 2, Fortunati 3, Spezzamonte 1, Mussolin 21, Lazzaro 4. All. Tarquini.

Broetto Virtus:

Cominato 8, Pressanto 5, Sabbadin 13, Mancini 16, Zonta 2, Guevarra, Sorgente 15, Romeres 2, Braggion, Taffara. All. Benetollo.

 

Statistiche della gara

 Parte malissimo la Broetto che non trova mai il canestro e chiude il quarto iniziale segnando appena 6 punti (grazie ai canestri di Cominato, Mancini e Zonta) contro i 19 degli avversari. Nei dieci minuti successivi le cose cambiano poco e i neroverdi rientrano negli spogliatoi con il misero bottino di 19 punti e un -17 che vista la superiorità dimostrata dagli avversari nella precisione delle conclusioni e nella serenità con la quale giocano la loro pallacanestro, lascia poche speranze ai supporter virtussini arrivati piuttosto numerosi nel vicino palazzetto di Fossò.

Invece al rientro dalla pausa lunga la Broetto si risveglia, nonostante sia ancora un canestro dei padroni di casa ad aprire le danze (Mussolin per il 38-19), e da l’impressione di voler reagire grazie al rinato Pippo Sabbadin, autore di 11 punti in questo periodo, e a Matteo Sorgente che di punti ne segna solo uno in meno del compagno, che finalmente danno manforte al solito capitan Mancini (7/15 da 2, 2/6 ai liberi, 10+1 rimbalzi 13 di valutazione).

Così alla sirena dei 30 minuti il ritardo è quasi dimezzato e soprattutto non sembra più irrecuperabile, sia per la sua dimensione (-10) che per la volontà di una squadra che finalmente pare aver ritrovato se stessa sul campo di gioco.

L’ultimo quarto, grazie a 3 canestri consecutivi di Mancini, conferma che la Broetto può riuscire a riagganciare il risultato ma un contestatissimo fallo intenzionale fischiato a Zonta al 35', nel culmine del grande sforzo dei virtussini (59-52), viene punito con il massimo della severità dagli avversari che segnano con Pasqualin entrambi i personali e chiudono l'azione della rimessa da metà campo con una bomba di Corradini, riportando il loro vantaggio alla doppia cifra (64-52) spegnendo le residue speranze dei neroverdi.

Buoni gli avversari che spesso sono sembrati copiare le stesse strategie offensive adottate la scorsa settimana da Cavriago con la palla fatta girare a lungo e la conclusione, spesso vincente, tirata a filo della sirena dei 24 secondi. Bene Pasqualin in regia e Righetti ma i più efficaci sono stati un Crestani molto preciso (4/4 da 2, 3/8 da 3, 1/1 ai liberi, 22 di valutazione) e un Mussolin (7/12 da 2, 2/3 da 3, 1/1 ai liberi e 4+1 rimbalzi, 17 di valutazione) apparso incontenibile per Sam Zonta in cattive condizioni di salute.

Sabato prossimo arriva a Rubano la capolista Cento e per la Broetto la serenità e la tranquillità della scorsa stagione sembrano lontane anni luce.

Dal sito www.virtuspadova.it

8a giornata andata

BROETTO VIRTUS

48 - 66

BASKET CAVRIAGO

 

Parziali:

22-23

9-16

14-17 3-10    
  22-23 31-39 45-56 48-66    

Arbitri:

MENEGALLI FRANCESCO di GREZZANA (VR)

URPI MATTEO di SEDICO (BL)

Note:

 

Broetto Virtus

Cominato 5, Pressanto 12, Sabbadin 6, Mancini 15, Zonta 5, Guevarra 5, Sorgente, Romeres, Braggion, Di Fonzo n.e. All. Benetollo.

Cavriago

Croci 7, Fantini 8, Cervi 7, Ellero 18, Pezzi 6, Colla 11, Monticelli L. 3, Tedeschi, Monticelli Lor., Alfano 4, Pellicciari 2. All. Boni.

 

Statistiche della gara

Nonostante la serataccia del bomber Cervi (nella foto in atteggiamento amichevole con Pressanto) che a Rubano rovina le sue statistiche segnando solo 7 punti e totalizzando in 20 minuti di gioco un inconsueto -3 di valutazione, Cavriago infligge alla Broetto la peggior sconfitta della stagione, -18 in casa, con i neroverdi che si arrendono nell’ultimo quarto agli avversari senza meritare neppure l’onore delle armi, segnando solo 3 punti nel periodo in cui nelle partite precedenti avevano sempre lottato recuperando ritardi anche pesanti.

E’ stata proprio la mancata reazione che ha deluso maggiormente, così come inizia a preoccupare l’apporto più volte insufficiente in queste prime otto partite di giocatori che sono stati fondamentali nel cammino felice dello scorso anno e il cui contributo è indispensabile anche quest’anno.

Dopo la vittoria ad Ozzano speravamo in un successo che potesse dare un po’ di abbrivio alla squadra ma purtroppo vincere in casa è diventato veramente difficile e se continuerà così la stagione sarà dura fino alla fine.

Intanto si continua a sentire la sterile litania sulla maggior competitività delle squadre del girone D rispetto a quelle trivenete che è tutta da verificare tanto che a fine gara coach Benetollo chiedeva ironicamente come mai Ellero, che l'anno scorso a Udine contro la Broetto non aveva mai vinto, fosse stato uno dei migliori tra gli avversari.
Il primo quarto è combattuto con una partenza forte della Broetto, spinta da Pressanto, a cui risponde presto la coppia Ellero-Cervi che porta per la prima volta avanti Cavriago (9-14), poi ancora avanti i virtussini con Zonta (in foto al tiro mentre Mancini lotta con Ellero) che al 7’ da il 20 a 17, quindi di nuovo Cavriago che finisce il semitempo con il minimo vantaggio (22-23).

Il secondo quarto è quello con il parziale più favorevole per gli ospiti che se lo aggiudicano con 7 punti di margine (9-16), malgrado ciò al rientro dagli spogliatoi la partita sembra ancora tutta da giocare (31-39) anche se dopo il pronti-via Cavriago sgancia due bombe consecutive, la prima del giovane Monticelli, la seconda di Ellero, che tramortiscono i padroni di casa (31-45) in difficoltà a trovare il canestro contro la difesa forte predisposta da coach Boni che in attacco fa giocare i suoi uomini sempre al limite dei 24 secondi riuscendo tra l’altro troppo spesso a colpire dalla lunga sul filo della sirena (8/17 da 3 con un ottimo 47%).

Negli ultimi 10 minuti l’inattesa resa della Broetto che permette agli ospiti di festeggiare la vittoria lasciando spazio sul parquet ai più giovani.

Cavriago ha ben impressionato, Ellero (3/5 da 2, 2/4 da 3, 6/7 ai liberi, 3 rimbalzi, 15 val.) ha confermato le buone impressioni degli anni scorsi, i piccoli Fantini, il migliore dei suoi con 16 di valutazione, e Croci hanno diretto con tranquillità e fermezza la squadra che si è giovata molto del rientro di Colla, un lungo di esperienza, è del 1976, con un ottimo tiro dalla lunga che è stato particolarmente efficace questa sera (2/3 da 2, 2/4 da 3, 5 rimbalzi, 11 val.) consentendo delle buone rotazioni ad una squadra che alla fine ha giostrato 9 uomini sopperendo senza tanti problemi alla serata strana, tanto nervosismo e poca efficacia, del suo uomo migliore.

Nella Broetto a volte Mancini (7/15 da 2, 1/2 ai liberi, 8 rimbalzi, 13 val.) ha dato l’impressione di giocare da solo (in foto attorniato da 5 avversari) e insieme a lui sono stati Pressanto (1/2 da 2, 2/3 da 3, 4/4 ai liberi, 4 rimbalzi, 17 val.) e Zonta (2/7 da 2, 2/3 da 3, 1/2 ai liberi, 9 rimbalzi, 14 val.) gli unici positivi. Da insufficienti a ingiudicabili gli altri con scout inclementi e valutazioni anche negative.

Dal sito www.virtuspadova.it

7a giornata andata

NFB OZZANO DELL'EMILIA

54 - 62

BROETTO VIRTUS

 

Parziali:

16-11

13-17

16-14 9-20    
  16-11 29-28 45-42 54-62    

Arbitri:

D'ANGELO LUIGI di CORIANO (RN)

DI NAPOLI ARMANDO di MODENA (MO)

Note:

uscito per cinque falli Nanni.

OZZANO

Poli 16, Grillini 9, Nanni 6, Risi 7, Sangiorgi ne, Buscemi 2, Loriga 9, Polombito, Balestri 5, Lupi ne. All. Govoni (tl 10/19).

BROETTO VIRTUS

Zonta 2, Pressanto 7, Sabbadin 6, Cominato 4, Braggion 11, Sorgente 11, Mancini 16, Guevarra 2, Taffara ne, Romeres 3. All. Benetollo (tl 23/27).

 

Statistiche della gara

Una Broetto concentratissima, indicativo a riguardo l’85% di percentuale nei tiri liberi (23/27), resta a lungo nella scia di Ozzano e nell’ultimo giro delle lancette mette la freccia e stacca gli avversari con un guizzo a cui non c’è possibilità di replica.

La partita è molto sentita da entrambe le squadre anche perché, come avevamo già sottolineato in sede di presentazione, durante la settimana più voci avevano dato per traballante la panchina di coach Govoni (nella foto) . Tanta tensione difficilmente avrebbe potuto dar vita ad un incontro piacevole e infatti non si è visto un grande spettacolo ma piuttosto una gara bruttina, molto condizionata dalle difese, con pochi canestri e quindi con uno striminzito punteggio finale.

Nei primi 3 periodi grazie anche ad un arbitraggio poco fiscale, Ozzano riesce a giovarsi della sua maggiore fisicità creando un lieve vantaggio che mantiene pressochè costantemente per tutti e tre i primi periodi, ma alla fine la grande pressione e i continui cambi di schieramento difensivo della Broetto danno i frutti sperati mettendo in difficoltà la fonte del gioco avversario e fruttando il parziale di 9 a 20 del quarto finale che vale l’importante posta in palio.

Ottimo capitan Mancini che ha illuminato il gioco della Broetto risultando decisivo nei primi periodi quando sembrava che gli avversari potessero avvantaggiarsi più di quanto in effetti siano riusciti, fondamentale anche l’apporto di due giocatori che per la prima volta quest’anno abbiamo visto giocare ai loro livelli abituali, Matteo Sorgente che ha terminato con 11 punti e 11 di valutazione e Nicola Braggion (in foto al tiro da 3), anche per lui 11 punti e 2 punti in meno di valutazione. Positivi anche Sabbadin e Pressanto, 6p+8v per il primo, 7p+6v per il secondo che pur soffrendo per tutto il tempo a causa dell’infortunio alla schiena patito contro Imola e che sembra lontano dalla guarigione, è riuscito comunque a restare in campo per 20 minuti. Buono anche il contributo del giovane Romeres che ha dato a coach Benetollo la possibilità di ulteriori 7 minuti nelle rotazioni.

Per Ozzano bene il neo acquisto Loriga, il migliore dei suoi con 9 punti e 11 rimbalzi (26 di valutazione, 3 punti in meno di Mancini che è stato l’MVP dell’incontro), al solito pericoloso Poli (16 punti con 4/9 da 3) pur con una valutazione insufficiente, pesante l’assenza di Carretta che avrebbe permesso a coach Govoni di giovarsi di una ventina di punti in attacco e soprattutto di una rotazione fondamentale per una squadra che ha dato l’impressione di non avere la profondità sufficiente per affrontare con tranquillità i minuti finali.

A questo proposito gli ultimi 60 secondi della partita di questa sera, iniziati sul 54 a 55, si sono chiusi senza che i padroni di casa mettessero a referto nemmeno un punto mentre la Broetto iniziava segnando un canestro da sotto con Mancini (54-57), seguito da due liberi di Pressanto (54-59), subito bissati da altri due di Sorgente (in foto) (54-61) che chiudeva l’incontro segnando ancora dalla lunetta l’uno su due che fissava l’inclemente parziale di 7 a 0.

Dal sito www.virtuspadova.it

6a giornata andata

BROETTO VIRTUS

57 - 64

SIGMA IMOLA

 Parziali: 14-14,  17-22,  9-15,  17-13 
 Arbitri: Ravagnan S. di Chioggia (VE) e Bergamin F. di Noale (VE)

Note:  

Broetto Virtus

Guevarra, Sorgente 4, Taffara 2, Cominato 11, Braggion 5, Zonta 6, Mancini 18, Sabbadin 11, Pressanto, Romeres ne. All. Benetollo

Virtus Imola

Porcellini 32, Dalpozzo 6, De Pascale 5, Romboli 3, Curcio, Righini 4, Zudetich 7, Guglielmo 4, Francesconi 3, Pirazzini ne. All. Zarifi

 

Statistiche della gara

La Broetto viene nuovamente battuta tra le mura di casa, da dove finora è uscito sconfitto il solo S.Lazzaro, e purtroppo non riesce a sollevarsi dalla parte bassa della classifica.

Che Imola non fosse l’avversario ideale dopo la, prevedibile, caduta a Roveleto si sapeva, così come non era mistero che per battere gli uomini di Zarifi era necessario riuscire a limitare il trio Romboli, Porcellini (in foto affrontato da Sabbadin) e Zudetich. In effetti i neroverdi sono riusciti almeno parzialmente nell’intento fermando il primo dei tre, il play degli imolesi, che ha giocato 27 minuti e ha chiuso la sua partita ben prima dei minuti finali segnando solo 3 punti (1/10) con un -6 di valutazione, ma evidentemente Imola non è tutta nei suoi 3 moschettieri. Alla metà del terzo tempo sono stati infatti Curcio, Dalpozzo e De Pascale a dare lo spunto per il break che si dimostrerà decisivo nell’economia della partita, dimostrando che se il finalizzatore è designato e il rimbalzista pure (10+5 alla fine per Zudetich), la panchina non è poi così male.

Bisogna dire che la Broetto non è mai riuscita ad imporre il suo gioco e Imola ha sempre conservato l’inerzia dell’incontro riuscendo a trottare sempre ai suoi ritmi, tanto bassi che Porcellini a volte ha dato la sensazione di disputare una partita amichevole concludendo la gara con una freschezza invidiabile per uno che a 34 anni gioca 36 minuti segnando 32 punti nonostante gli venga riservata la massima attenzione difensiva. Infatti i virtussini hanno cercato in tutti i modi di fermarlo, inutilmente. Non bastasse la capacità di segnare in sospensione, la guardia forlivese ha tirato con grandissima precisione i tanti liberi frutto dei falli che gli avversari sono costretti a commettere per cercare di limitarlo ma che spesso riesce anche a procurarsi in virtù di una grande esperienza e furbizia. Domenica scorsa ne aveva tirati 19 nella vittoriosa prova contro Lugo, con la Broetto ne ha tirati la metà, ma se nel primo caso 2 li aveva sbagliati, con i neroverdi gli è riuscito l’en plein.

Per la Broetto bene Mancini e Sabbadin, sottotono gli esterni, complice lo stiramento che ha senz’altro limitato un Pressanto per la prima volta a referto con la virgola e solo 2 tentativi in una partita tutta dedicata alla difesa. Senza di lui le responsabilità offensive si sono concentrate in particolare nelle vicinanze del canestro mentre dalla distanza è mancata la continuità necessaria.

La partita non era iniziata bene per la Broetto che in 3 minuti segna un solo canestro e subisce subito la vena di Porcellini che sigla 6 dei primi punti della sua squadra (2-8 al 3’) e finirà il periodo con 10 (5/6 da 2 e 0/1 da 3), poi si sveglia capitan Mancini (3/5 da 2 e 3/4 ai liberi), mentre Sam Zonta inizia un confronto senza pause con il forte Zudetich, inizia così la rimonta che porta presto al sorpasso (11-10 all’8’) con Imola che però reagisce e chiude in pareggio il primo parziale (14-14).

 Nel secondo quarto coach Benetollo fa riposare il Mancio e allora è Pippo Sabbadin (2/3 da 2, 1/1 da 3, 2/2 ai liberi) a prendere il testimone e a guadagnarsi gli applausi dei presenti, così la Broetto continua a misurarsi alla pari con i forti avversari (22-22 al 15’, 31-32 al 19’) finche nel minuto finale, complici un paio di errori, due liberi di Righini e il solito Porcellini portano gli ospiti negli spogliatoi con un piccolo vantaggio (31-36).

Il riposo sembra aver raffreddato le polveri delle due squadre che arrivano poco prima della metà del periodo avendo segnato solo 6 punti complessivi, con la Broetto (35-38 al 34’) che sembra in grado di riagganciare gli avversari. Invece la sostituzione di uno spento Romboli risveglia Imola e in pochi minuti i neroverdi che si sperava potessero giovarsi della mancanza del play titolare, si sciolgono subendo un parziale di 5 a 13 e per la prima volta la strada che porta alla conclusione della partita diventa veramente in salita.

 La Broetto si gioca molto in questo incontro e coach Benetollo nel corso dell’ultima pausa breve spinge i tasti giusti per generare la reazione dei virtussini che in poche azioni, grazie in particolare alle solite conclusione dalla lunga di Cominato, per lui un buon 3/5 nella specialità, riaccendono le speranze dei supporter padovani. Un parziale di 8 a 0 e dopo meno di 3 minuti la partita si riapre (48-51). Purtroppo dall’altra parte c’è sempre Porcellini che da solo uccide la Broetto. E’ tutto suo il contro break di 0 a 8 che riporta a +11 Imola. La Broetto ancora una volta non ci sta e a 2’ dalla sirena accorcia nuovamente il distacco arrivando a -4, ma è la sua ultima reazione perché Imola non si disunisce e conclude con autorità la partita.

Dal sito www.virtuspadova.it

5a giornata andata

BACKERY CORTEMAGGIORE

73 - 64

BROETTO VIRTUS

 Parziali: 24-17,  20-10,  20-13,  9-24 
 Arbitri: Fimiani di Ravenna e Meloni di Salsomaggiore Terme (Pr).

Note:  Tiri liberi: Bakery 16/26, Broetto 9/14. Tiri da 3 punti: Bakery 7/20, Broetto 7/23. Rimbalzi: Bakery 31 (25+8), Broetto 28 (23+5).

BAKERY ROVELETO

Roselli 8, D’Affuso 15, Angiolini 12, Antozzi, Valla n.e., Pirolo 4, Zanatta 2, Boni 25, Villa 1, Giudici 6. All. Petitti.

 VIRTUS BROETTO PADOVA

Sorgente 6, Taffara, Cominato 7, Romeres, Sabbadin 13, Braggion 10, Zonta 11, Pressanto 12, Mancini 5, Guevarra. All. Benetollo.

 

Statistiche della gara

Sono del temuto e rispettato (soprattutto dai direttori di gara!) Mario Boni i primi punti dell’incontro, due personali per un fallo di Braggion, e alla sirena del quarto iniziale, nonostante il bomber cinquantenne abbia già segnato 10 punti e D’Affuso non sia da meno con 9, la Broetto è sotto solo di 7 grazie ad un grande Sam Zonta che combatte senza timore con chiunque, anche con SuperMario, e a un Braggion che è pericoloso come da tempo non si vedeva. Nel periodo successivo i padroni di casa non cambiano ritmo e continuano a macinare il loro gioco con la Broetto che appare sempre più in difficoltà. Con Boni e D’Affuso che continuano a guidare le danze, segnano anche Roselli, Pirolo, Villa, Giudici e alla fine i punti del parziale per i piacentini sono 20 mentre per la Broetto il canestro si stringe e a segnare sono solo in quattro, Mancini (3), Sorgente (2), Sabbadin (3) e Zonta (2), per un complessivo di 10 punti. Così al riposo i neroverdi sono già sotto di 17 ma soprattutto c’è l’impressione che la partita sia ampiamente segnata.

Il terzo quarto conferma le sensazioni dell’intervallo con Roveleto che allunga spinta anche da un Angiolini che stranamente nel primo tempo non ha scritto punti nel referto. La Broetto sembra sciogliersi e segna solo 13 punti contro altri 20 degli avversari che dilatano a 24 il margine e oltretutto possono giovarsi di una coppia arbitrale a cui manca la personalità necessaria per spegnere le continue proteste del Mario nazionale che purtroppo può giovarsi di quella "protezione" che avevamo paventato in fase di presentazione della gara.
Come già sabato contro S. Lazzaro la Broetto nell’ultimo quarto, quando ormai non c’è più nulla da perdere, si ritrova. Il canestro della Bakery diventa improvvisamente largo come una vasca da bagno. Sono 3 le bombe di Pressanto che non sbaglia più nulla, ma anche Sabbadin penetra la difesa di casa che sembra diventata molle come il burro e segna 3 canestri di cui l’ultimo a 5’ dalla fine che porta a -10 i virtussini. C’è il tempo per il miracolo ma una bomba di Giudici sembra chiudere definitivamente la porta (69-56 al 36’). Subito Cominato riaccende le speranze segnando un’altra bomba (69-59), e buon per Roveleto che ha un certo Mario Boni. Sono suoi i punti che fermano la rimonta. Prima segna da sotto (71-59), poi dopo che Braggion a 2 minuti dalla fine con un’altra bomba porta la Broetto a -9, finalizza due falli subiti in rapida successione con due conseguenti 1/ 2 dalla lunetta che ridanno tranquillità ai padroni di casa e a rendono inutile la conclusione da due di Cominato che serve solo a chiudere a -9 il parziale finale.

Peccato che per tre quarti della gara i virtussini siano sembrati in balia degli avversari, poco convinti di poter giocare la loro partita sembrando oltretutto più inesperti di quanto siano nella realtà. Roveleto infatti nei primi 30 minuti è apparsa più forte, più intensa, più furba e ha meritatamente guadagnato quel margine di 24 punti che riuscire a recuperare nell’ultimo quarto, anche per il valore e l’esperienza degli uomini di coach Petitti, appare più un ipotesi fantascientifica che una possibilità reale.

Alla fine coach Benetollo guarda alla sconfitta con serenità “abbiamo avuto una bella reazione che non si può addebitare solo alla deconcentrazione degli avversari. Loro sono tosti e non regalano nulla, quindi abbiamo il merito di non esserci arresi fino alla fine. Quella di arrivare in rimonta nei finali potrebbe diventare una nostra caratteristica ma è chiaro che di fronte ad avversari con tanto talento, e purtroppo nelle prossime giornate ci aspettano altri di livello non inferiore, paghiamo doppio tutte le nostre problematiche. Abbiamo giocatori che sono sotto pressione per motivi di studio, altri che hanno problemi lavorativi o fisici. Se rispetto a squadre come Roveleto, Cento, Imola, soffriamo già di una certa inferiorità strutturale non possiamo certo pensare di metterle in difficoltà senza poter contare su tutti i nostri punti di forza”.

Il coach non fa nomi ma è chiaro che oggi la Broetto ha pagato caro il fatto che Mancini non sia mai entrato in partita, che Sorgente abbia giocato ad un livello per lui certamente insufficiente, che Cominato e Guevarra abbiano patito più del dovuto la bella prova di D’Affuso.

Sabato prossimo arriva a Rubano la temuta Imola che guida la classifica tuttora imbatutta, è chiaro che “l’organico” neroverde dovrà essere in buona salute fisica e mentale.

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3a giornata andata

BROETTO VIRTUS

72 - 80

CALLEGARI CASTELLO & MURRI

 Parziali: 21-19, 19-9, 12-17, 20-35
 Arbitri: BARBAGALLO D. (TV) - PAVAN N. (TV)

      Note:  

Broetto Virtus

Cominato 15, Sabbadin 8, Sorgente 6, Braggion 4, Zonta 6, Pressanto 10, Mancini 18, Guevarra 5, Romeres, Di Fonzo n.e. All. Benetollo.

Castello Murri

Corazza 12, Casagrande 15, Beccari 13, Martelli 13, Belcari 2, Farnè 2, Iattoni 9, Fimiani 10, Pieri 4, Verdi, Biguzzi n.e. All. Curti.

 

Statistiche della gara

2a giornata andata

ORTHOS BASKET LUGO

63 - 67

BROETTO VIRTUS

 Parziali:  13-20   29-39  43-52
 Arbitri: LATINA M. di Argenta e BIANCHI L. di Rimini

      Note:

ORTHOS BASKET LUGO

Ruini 8, Montanari 10, Zanoni n.e., Govi 12, Paluan 5, Bertuzzi 5, Bacchini 5, Negri 16, Pasquali 3, Sacrdovi. Coach: Ortasi M. T.L. 7/15

BROETTO VIRTUS:

Guevarra, Sorgente 13, Cominato 14, Romers, Braggion 6, Di Fonzo, Zonta 7, Mancini 11,  Sabbadin 7, Pressanto 9. All. Benetollo  T.L. 22/25

 

Statistiche della gara

1a giornata andata

BROETTO VIRTUS

58 - 68

REGGIO EMILIA 2000

 Parziali: 18-14  29-24  41-53
 Arbitri: Brocca e Ghirardini di Venezia

      Note: tecnico a Benetollo al 25'; spettatori 250

BROETTO VIRTUS:

Guevarra 2, Sorgente 10, Taffara, Cominato 10, Braggion 4, Navaglia ne, Zonta 6, Di Fonzo, Sabbadin 17, Pressanto 9. All. Benetollo (tl 9/10).

 REGGIO EMILIA 2000: Grisendi 12, Gambetti 15, Baidoo 3, Bettelli 5, Teodori 3, Leonardi 7, Montanari 10, Del Papa 10, Garofoli 3, Manfredelli ne. All. Spaggiari (tl 13/17).

 

Statistiche della gara