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A. D.
VIRTUS PADOVA BASKET COSTRUZIONI BROETTO |
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14a
giornata ritorno |
VIRTUS PADOVA BASKET |
64 -
63 |
PALLAC. NOVELLARA |
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Parziali: |
13-13 |
8-14 |
18-19 |
25-17 |
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13-13 |
21-27 |
39-46 |
64-63 |
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Arbitri: |
ALMERIGOGNA MORENO di TRIESTE (TS) |
ANDRETTA ANDREA di UDINE (UD) |
Note: |
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Broetto
Virtus
Di Marco 13, Pressanto 12, Sabbadin 14, Mancini 9, Zonta 10,
Guevarra 2, Romeres, Di Fonzo 4, Braggion, Navaglia n.e.
All. Benetollo |
Novellara
Garofalo 13, Compagnoni 7, Rustichelli 6, Iori 9, Buscaino
10, Baracchi, Davoli 6, Altimani 8, Bacchi 4, Mariani Cerati
n.e. All. Coppeta. |
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Dopo
la sonante vittoria a S. Bonifacio la Broetto ferma anche la
corsa della lanciatissima Novellara, la squadra più in forma
del momento, giocando una partita tutto cuore in cui la
grande applicazione difensiva e la volontà riescono a
sopperire alla cattiva serata al tiro. I neroverdi terminano
infatti con un pessimo 4/24 nelle conclusioni da 3 ma anche
nelle altre zone del campo la precisione non è stata buona,
basti dire che Novellara ha tirato meglio oltre che le
bombe, 25% contro 17%, anche i liberi, 73% contro 70% e i
tiri da due, 57% contro 45%. Difficile vincere con tali
differenze nelle percentuali, negative in ogni tipo di
conclusione, però questa sera Mancini e compagni hanno
lottato con tutte le loro forze per chiudere degnamente una
stagione che troppe volte di fronte al proprio pubblico ha
portato risultati deludenti (4 vittorie interne e 5 esterne
il bilancio prima di questa gara).
La salvezza
è stata raggiunta con due giornate di anticipo ma dalla
squadra che l’anno scorso era arrivata alla semifinale dei
play-off molti si auguravano risultati più positivi. Sono
stati più di uno i motivi che hanno influito negativamente
nella stagione dei neroverdi, il primo e fondamentale è
stato l’inserimento a sorpresa in un girone dove si gioca un
basket diverso, poi ci sono stati i tanti infortuni che
l’hanno portata a giocare troppe partite in chiara
inferiorità di organico, soprattutto nel settore delle
guardie dove quasi tutti gli avversari vantano giocatori da
categoria superiore, con Pressanto (nella
foto in palleggio)
e Sorgente ad alternarsi in infermeria, e infine alcune
situazioni personali difficili che hanno fatto scendere il
rendimento di alcuni giocatori fondamentali nelle strategie
di coach Benetollo.
Contro
Novellara manca Sorgente, sbarcato all’aeroporto di Venezia
alle 22.00 e arrivato in pizzeria in tempo per festeggiare
con i compagni, e c’è Pressanto che fin dalle prime
conclusioni dimostra di non avere il mirino ben calibrato,
chiuderà con un 3/14 ma segnerà la bomba decisiva per la
vittoria. La Broetto è trascinata da un Di Marco
che bissa la bella prestazione della settimana precedente,
mai una sbavatura nella guida della squadra, tanta pressione
sui play avversari, 2 assist, solo a causa dell’imprecisione
degli scoutisti, 5 palle recuperate, delle quali una sparita
misteriosamente dalle mani del diretto avversario nella metà
campo difensiva, lanciata tra le gambe del connazionale
Buscaino e portata fin dentro al canestro con una plastica
conclusione.
L’istronico
argentino ha capito i ritmi giusti da far suonare alla sua
banda, non eccede più in solismi e si impone alla grande nel
confronto con il diretto avversario Garofalo
guadagnandosi
per questo gran finale di stagione il titolo di miglior play
del girone.
Accanto a
lui questa sera c’è da sottolineare il contributo di un Sam
Zonta
al
solito insuperabile lottatore sotto i canestri dove impone
spesso lo stop ai vari Bacchi, Buscaino, Davoli, e
particolarmente preciso nel tiro frontale che spesso
quest’anno le difese gli concedono.
Buona anche
la prova della coppia Sabbadin-Mancini che chiudono entrambi
la partita con 34 minuti giocati e 12 punti di valutazione,
frutto per Pippo dei molti falli guadagnati con le
penetrazioni che Novellara fatica ad arginare e per il
capitano dei 7+3 rimbalzi che consentono alla Broetto di
vincere la sfida sotto i tabelloni. Utili pure i minuti sul
campo di Braggion, pur poco incisivo rispetto alle gare
precedenti, e positivi i giovani Romeres, Di Fonzo
e Guevarra,
che il coach lascia in campo rispettivamente per 13, 10 e 5
minuti consentendo così una rotazione di 9 giocatori che
alla fine risulterà l’arma vincente in una prova che non ha
mai visto la squadra calare di intensità difensiva.
La partita è
da subito equilibrata con Novellara che accumula piccoli
vantaggi giovandosi delle molte rotazioni di coach Benetollo
ma che
non ha mai l’inerzia della gara. Solo dopo la metà
dell’ultimo quarto gli emiliani sembrano raggiungere il
margine decisivo e quando mancano meno di 3 minuti alla fine
il loro vantaggio è di 9 punti. Ma proprio quando la partita
sembra chiusa il lavoro ai fianchi della difesa virtussina
inizia a dare frutti, Novellara perde la lucidità e Sabbadin
con un azione da 3 punti chiude la rimonta della Broetto
portando in vantaggio i padroni di casa (54-52). Al canestro
di Iori che riporta il pareggio rispondono Di Marco segnando
uno dei due personali e Mancini che da sotto riporta avanti
la sua squadra (57-54). Garofalo è glaciale e segna entrambi
i personali (57-56) ma nell’azione seguente Pressanto con un
entrata ritrova il canestro (59-56). La lotta è dura e
l’argentino Buscaino da sotto ricuce per gli ospiti (59-58)
con la panchina neroverde che protesta chiedendo un
infrazione di 3 secondi in area. Sabbadin viene fermato
fallosamente, alla fine subirà 7 falli, e segnando il
secondo dei due liberi porta avanti di 2 la Broetto. La
conclusione successiva è di Novellara e la segna Compagnoni
che finta da 3, fa un palleggio di avvicinamento e tira
dall’altezza della lunetta (60-60). La palla scotta ma
Pressanto che finora ha sbagliato molto, si dimostra
giocatore di razza e con grande personalità scaglia la bomba
(nella
foto)
che varrà la vittoria (63-60).
A Novellara
si è spenta la luce, la squadra di Coppeta vede gli spettri
di una stagione che rischia di scappargli dalle mani proprio
ora che l’aveva ripresa per la coda. Perde la palla in
attacco ed è costretta a fermare Mancini con un fallo che il
capitano tesorizza solo parzialmente (64-60). C’è ancora il
tempo per due azioni e la prima è finalizzata con successo
da Rustichelli che a 27” dalla sirena segna la bomba del 64
a 63. Dopo la rimessa inspiegabilmente Novellara lascia
giocare la Broetto quasi fosse in vantaggio e il tiro di Di
Marco sul filo della sirena dei 24” non entra ma agli ospiti
restano solo 3 secondi che li costringono ad un lancio della
palla senza speranze dalla linea della propria lunetta
scatenando la gioia dei virtussini.
A fine
gara il presidente Gianfranco Bernardi
colpito
dalla grande sportività dei dirigenti di Novellara che a
fine partita, nonostante i loro giocatori fossero ancora
seduti in panchina affranti con la testa tra le mani, hanno
avuto la forza di complimentarsi con lui per la grande prova
della squadra, nel felicitarsi con i ragazzi ha chiesto loro
un ultimo sforzo nella gara di domenica prossima in casa
della Salus perché “i bolognesi si dovranno guadagnare la
qualificazione ai play-off dimostrando sul campo di essere
più forti di Novellara e non certo per un nostro
atteggiamento diverso di fronte all’impegno agonistico”. Dal sito
www.virtuspadova.it |
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13a
giornata ritorno |
PALLAC. SAN BONIFACIO |
40 -
63 |
VIRTUS PADOVA BASKET |
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Parziali: |
13-8 |
5-20 |
9-16 |
13-19 |
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13-8 |
18-28 |
27-44 |
40-63 |
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Arbitri: |
CUNICO
ALESSANDRO di ALTAVILLA VICENTINA (VI) |
PAVAN NICOLA di GIAVERA DEL MONTELLO (TV) |
Note: |
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S. Bonifacio
Biasi, Pistorelli 3, Zanini 5, Pigato, Camata 3, Scala,
Monzardo 13, Crestanello 2, Acco 11, Maran 3. All. Schiavo |
Broetto Virtus
Di Marco 11, Pressanto 15, Sabbadin 10, Mancini 6, Zonta,
Braggion 12, Guevarra, Taffara, Romeres 3, Di Fonzo 6. All.
Benetollo |
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A S. Bonifacio avevano vinto solo la
capolista Cento con il minimo distacco e la lanciatissima
Novellara con 5 punti di margine, ma in sede di
presentazione della gara avevamo evidenziato il fatto che la
Broetto contro le grandi si è sempre esaltata e spesso è
stata la sfortuna ad impedire ai neroverdi di cogliere
successi inattesi ma meritati. Ricordiamo la sconfitta a
Cavriago con il tiro di Cervi sulla rimessa effettuata con 7
decimi da giocare, la partita a Cento condotta fino
all’ultimo minuto, quella interna con Roveleto, persa con un
tiro libero di Roselli segnato a un secondo dalla fine.
“Era una partita difficile – ci
dice coach Benetollo al termine della gara -
ma da 20 giorni stavamo lavorando per affrontarla con lo
spirito giusto. Dopo l’inopinata sconfitta interna con Forlì
volevamo a tutti i costi guadagnarci la salvezza con le
nostre forze, senza attendere le sconfitte delle rivali e
tutto sommato la partita con il S. Bonifacio era la più
abbordabile delle tre rimanenti. Non certo per il valore
delle squadre ma esclusivamente per una questione di
motivazioni. Da Novellara e Salus non potremo aspettarci
alcun rilassamento, se perderanno con noi saranno
automaticamente fuori dai play-off, mentre i veronesi hanno
una situazione di classifica ben più tranquilla e inoltre
speravamo che la pausa pasquale avesse nuociuto alla loro
costanza di rendimento.”
La partenza della Broetto lascia subito
capire che la squadra ha la concentrazione richiesta dai
tecnici, Pressanto, Sabbadin, Di Marco e dopo 4’ il
risultato è subito di 0 a 6. Sono Camata e Monzardo, 7 punti
per l’ala della bassa veronese, a dare la sveglia alla loro
squadra ribaltando il parziale e permettendo ai padroni di
casa di chiudere il primo quarto avanti di 5 (13-8).
L’effetto sorpresa a cui speravano i
virtussini sembra già finito e nel secondo parziale ci si
aspetta il risveglio dei temutissimi esterni di S.
Bonifacio. Invece il giocatore più incisivo del quarto esce
dalla panchina neroverde ed è Nicola Braggion che gli
avversari non riescono a contenere. Dopo la bomba di
Pressanto che al 2’ riduce il margine (13-12) sono 3
canestri da sotto e una bomba del lungo di Adria a ridare
slancio alla Broetto che grazie anche ad un’altra bomba del
solito Pressanto prende un buon margine (18-24) che
nell’ultimo minuto una penetrazione di Di Marco e due liberi
di Sabbadin elevano alla massima potenza (+10).
Al rientro dagli spogliatoi ci si attende un
S. Bonifacio trasformato sapendo che coach Schiavo in certe
occasioni non è tipo di buone maniere. Invece i padroni di
casa sembrano ancora assonnati.
Di Marco con una bomba riprende la corsa
(18-31), poi ci sono due liberi di uno scatenato Romeres che
in difesa morde come un mastino inferocito e in attacco
getta il cuore oltre l’ostacolo tanto che gli avversari sono
costretti a fermarlo ancora fallosamente, un altro suo
libero a canestro e la Broetto vola sul +16 (18-34) con un
parziale di 10 a 0 che solo 2 personali di Monzardo riescono
a frenare. La Broetto difende alla morte, finalmente marchia
la gara con quel pride neroverde che ultimamente sembrava
smarrito, e in campo coach Benetollo lascia per molti minuti
un quintetto da pelle d’oca con 4 ragazzi che sono
virtussini fin dal minibasket, Romeres, Di Fonzo, Sabbadin e
Mancini orchestrati da un direttore d’orchestra paisà, Di
Marco, che in questa serata non si concede una nota fuori
dallo spartito. S. Bonifacio è sempre più in affanno e i
suoi tiratori quando puntano il canestro sembra abbiamo
sempre qualcuno a muovergli il mirino (Biasi terminerà con
0/2, 0/6, nessun libero, Pistorelli 0/4, 1/6, 0/2, Zanini
1/4, 1/5, nessun libero).
Due canestri del giovanissimo Di Fonzo
portano al doppiaggio 20-40 quando mancano 3 minuti alla
fine del terzo quarto e la partita sembra già finita, tanto
che Schiavo tiene in panchina il gigante Camata
preservandolo probabilmente per le prossime gare e per i
play-off.
Nell’ultimo quarto i padroni di casa provano
anche il pressing ma questa per loro è la classica partita
stregata in cui nulla funziona. "Abbiamo affrontato la
gara con la determinazione giusta riuscendo a contenere a 40
punti una squadra che gioca spesso con il classico corri e
tira e che in casa ha percentuali da 3 molte volte
eccezionali - dice
ancora Benetollo -
Oltre a difendere bene sui loro esterni siamo riusciti anche
a mettere in difficoltà Camata che sotto canestro abbiamo
sistematicamente raddoppiato. Una buona prestazione da parte
di tutto il quintetto base ma abbiamo avuto moltissimo anche
da chi è uscito dalla panchina. Braggion ha dato il via alla
fuga, i giovani oltre a consentirci di allungare le
rotazioni hanno dato un contributo fondamentale all'esito
della gara giocando forse ancor meglio dei titolari".
Una salvezza doppia per la Broetto perchè il
successo l'ha garantita anche se gli inseguitori vincessero
tutte le partite rimanenti, ma salvezza matematica sarebbe
stata anche in caso di sconfitta perchè sia il Padova 1931
che il Montalto Forlì non sono riuscite a cogliere
quell'indispensabile successo esterno, rispettivamente a
Bologna sponda Salus e a Imola, che in caso di sconfitta dei
virtussini avrebbe consentito loro di continuare a sperare
nel riaggancio.
Salvezza doppia dicevano anche perchè sabato
sera vincendo la partita interna con lo Stylgrand Trevignano
i ragazzi della serie D, tra i quali Taffara, Di Fonzo,
Romeres e Navaglia che giocano in doppio tesseramento, si
sono guadagnati nell'ultima partita della stagione regolare
anche la salvezza con la loro Europool Trasporti Ardens
Virtus.
Sabato ultima partita interna di una Broetto
che ha vinto più partite in trasferta e che affronterà un
avversaria lanciatissima che in questa seconda parte del
campionato nessuno e riuscoito a fermare. "Novellara ha
vinto 8 delle ultime 9 gare - precisa
coach Benetollo -
e sarà un confronto molto tosto. E' l'ultima partita di
fronte ai nostri supporter che quest'anno abbiamo spesso
deluso. Ci teniamo quindi a far bene anche perchè riteniamo
che la nostra classifica sia più avara di quanto dovrebbe e
tutto sommato ci piacerebbe raggiungere Scandiano che è
attesa anche lei da 2 partite molto difficili. Insomma non è
assolutamente vero che con questa salvezza il nostro
campionato sia concluso".
Dal sito
www.virtuspadova.it |
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12a
giornata
ritorno |
TURNO DI RIPOSO |
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11a
giornata ritorno |
VIRTUS PADOVA BASKET |
73 -
80 |
JUNIOR BASKET FORLI' |
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Parziali: |
21-17 |
13-17 |
21-27 |
18-19 |
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21-17 |
34-34 |
55-61 |
73-80 |
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Arbitri: |
ALMERIGOGNA MORENO di TRIESTE (TS) |
DEGANO LUCA di CERVIGNANO DEL FRIULI (UD) |
Note: |
Tiri
liberi: Broetto 15/23, Forlì 21/22. Tiri da 3
punti: Broetto 4/16, Forlì 5/15. |
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Broetto Virtus
Di Marco 9,
Pressanto 13, Sabbadin 11, Mancini 18, Zonta 14, Guevarra,
Sorgente 8, Di Fonzo, Braggion, Romeres n.e. All. Benetollo. |
Forlì
Marisi 2,
Boero 11, Ravaioli A. 17, Brighi 2, Massari 18, Gaiotti 13,
Zamagni, Ravaioli R. 17. All. Chiadini |
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10a
giornata ritorno |
BENEDETTO XIV CENTO |
84 -
78 |
VIRTUS PADOVA BASKET |
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Parziali: |
20-29 |
21-12 |
26-17 |
17-20 |
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20-29 |
41-41 |
67-58 |
84-78 |
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Arbitri: |
GUIDI
ALESSANDRO di REGGIO EMILIA (RE) |
MUOLO
BASILIO di CORREGGIO (RE) |
Note: |
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Cento
Di
Trani 30, Carretti 16, Venturoli 13, Tedeschini 7, Riguzzi,
Rorato 5, Nieri 7, Acquaviva 6, Rizzatti, Passarini n.e.
All. Giuliani |
Broetto Virtus
Di
Marco 28, Pressanto 22, Sabbadin 3, Mancini 12, Zonta,
Guevarra 4, Sorgente 2, Taffara, Braggion 7, Romeres n.e.
All. Benetollo |
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Un'altra
sconfitta sul filo di
lana ferma la Broetto
che da quando ha
recuperato la salute di
tutto l’organico si
dimostra squadra in
grado di lottare alla
pari anche con le più
forti del girone. Con il
rientro in rosa di
Pressanto i neroverdi
hanno migliorato
esponenzialmente la
qualità del loro gioco
ma purtroppo la
classifica non ha
premiato la loro
crescita tecnica.
Infatti i virtussini
hanno perso di uno con
Roveleto (74-75) beffati
da un tiro libero di
Rosselli a 1” e 4 decimi
dalla sirena, poi hanno
vinto con Ozzano, quindi
sono stati sconfitti a
Cavriago (73-72) con
quel tiro di Cervi a 7
decimi dalla sirena che
su YouTube ha raccolto
oltre 2400 contatti,
infine hanno vinto in
casa lo spareggio con il
Padova 1931 (61-44), e
questa sera hanno
rischiato il colpaccio
contro un Cento che nel
secondo tempo ha dovuto
far giocare anche il
play titolare Acquaviva,
in fase di recupero
dall’infortunio di
qualche settimana or
sono, che nei programmi
di coach Giuliani
avrebbe dovuto guardare
la partita dalla
panchina.
Si
è trattato di una scelta
obbligata per il tecnico
centese data la grande
serata di Matias Di
Marco e di Francesco
Pressanto che hanno
colpito la retina
avversaria con una
frequenza e una
precisione ammirevole.
Il play argentino
ha chiuso la gara con 28
punti (1/2, 7/11, 5/7),
5 assist e 32 di
valutazione, la guardia
vicentina con 22 punti
(2/6, 4/8, 6/6) e 17 di
valutazione. Peccato che
i compagni di squadra
abbiamo si fatto il loro
dovere, meritando la
sufficienza soprattutto
per la grande
applicazione difensiva,
ma nessuno tra di loro
si sia espresso al
meglio delle proprie
possibilità, così alla
fine Cento ha potuto
portare all’incasso il
grande talento di Di
Trani (35 di valutazione
grazie a 30 punti 7/8,
3/5, 7/7, e 4 assist) e
la sua supremazia sotto
i canestri (26+10 contro
13+5) grazie al premiato
trio Carretti, Nieri e
Venturoli.
La
Broetto parte fortissimo
e grazie alla grande
precisione dalla lunga
distanza di Di Marco,
Pressanto e
Sabbadin, chiude in
vantaggio il primo
quarto nonostante Cento
non stia a guardare ma
replichi, pure con buona
precisione, ai neroverdi
con conclusioni
effettuate però dentro
alla linea dei 6.75.
Nel
finire dei secondi 10
minuti di gioco la
Broetto commette alcuni
errori e i padroni di
casa dimostrano la loro
statura punendo gli
avversari e arrivando al
pareggio sul suono della
sirena.
Nel terzo
quarto Cento sembra
poter prendere il largo
ma lascia trasparire una
tensione eccessiva che
viene punita dai
direttori di gara con
falli tecnici che
consentono ai patavini
di tornare in partita
chiudendo il parziale
con 9 punti di ritardo
(67-58).
L'ultimo
tempo inizia con la
Broetto che riversa sul
campo tutta la sua
volontà e spende grandi
energie per difendere
sugli avversari che
mettono in mostra un Di
Trani stellare.
Nonostante Cento
raggiunga anche 13 punti
di margine i neroverdi
riescono a rimontare
arrivando a -4 quando
mancano 50" al termine.
Nonostante la sconfitta a gara finita c’è grande positività nell’ambiente
virtussino e mentre
coach Benetollo si
dichiara “molto
contento della prova
espressa dalla squadra
questa sera e con la
bocca un pò amara per il
colpaccio che per
l’ennesima volta non
siamo riusciti a
concretizzare”,
il presidente Gianfranco
Bernardi si rallegra di
aver conservato i 4
punti di vantaggio sulla
zona play-out e si
dichiara ottimista
perché “la
squadra c’è, sta
giocando bene e
continuando così si
meriterà anche un premio
dalla buonasorte che
finora non ci ha mai
guardato di buon occhio.
Inoltre vorrei
complimentarmi con i
direttori di gara
(cosa non
facile dopo una
sconfitta – n.d.r.)
che hanno conservato il
loro metro per tutta la
gara e nonostante si
trattasse di un
testa-coda anche sul
finale non si sono
lasciati influenzare.”
Adesso
la Broetto è attesa
venerdì sera da un'altra
gara “impossibile” a
Imola e sabato 24
affronterà Forlì a
Rubano per il terzo dei
quattro spareggi che
Benetollo e Costa
indicano come
fondamentali per la
salvezza della loro
squadra.
In
quest'ultima giornata è
stata proprio la pesante
sconfitta interna di
Forlì che ha permesso al
Castello&Murri di
agganciare in classifica
la Broetto ad un
quart’ultimo posto che
consente una relativa
tranquillità in virtù di
un piccolo vantaggio
sulle due squadre che
attualmente si
affronterebbero nei
play-out: il Padova
1931, sconfitto
nonostante sia stato a
lungo in testa nel
difficilissimo confronto
con Lugo, è rimasto a 4
punti mentre è lo stesso
Forlì rimasto a 6,
quando al termine della
stagione regolare
mancano 5 giornate più
il recupero della 21^
giornata che si giocherà
nel prossimo week-end
sfruttando la pausa dei
campionati prevista per
consentire la disputa
delle finali di Coppa
Italia.
Interessante a Legnano
il confronto
dell'esordio agli ottavi
tra Cento che
rappresenterà il nostro
girone in quest'anno di
confino e il Jadran
Trieste rappresentante
del "nostro" girone C.
Sarà un buon metro di
paragone per valutare se
effettivamente questo
girone D sia il più
competitivo
Dal sito
www.virtuspadova.it
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9a
giornata ritorno |
VIRTUS PADOVA BASKET |
61 -
44 |
BASKET PADOVA 1931 |
|
Parziali: |
15-6 |
16-14 |
10-8 |
20-16 |
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15-6 |
31-20 |
41-28 |
61-44 |
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Arbitri: |
MENEGALLI FRANCESCO di GREZZANA (VR) |
SORIANO DARIO di NOGARA (VR) |
Note: |
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Broetto Virtus
Di
Marco 8, Pressanto 12, Sabbadin 13, Mancini 17, Zonta 4,
Guevarra, Sorgente 5, Taffara, Braggion 2, Romeres n.e. All.
Benetollo. |
Padova 1931
Marra 6, Crestani 11, Corradini, Fortunati 2, Righetti 10,
Cosentino 3, Valenti, Rubin 8, Lazzaro 4, Sartori. All.
Tarquini. |
|
La
partita è fondamentale
per entrambe le
compagini, una specie di
duello senza possibilità
di rivincita, chi perde
questa sera dovrà fare
più di un miracolo nelle
restanti 6 giornate per
evitare i play-out
(l’ultima retrocede
direttamente, 14^ e 13^
si affronteranno tra
loro per la seconda
retrocessione).
All’andata si impose
agevolmente il Padova
1931 con 18 punti di
margine e quindi
nonostante i 2 punti che
attardano i biancorossi
in classifica, nel caso
riuscissero a bissare la
vittoria sorpasserebbero
i neroverdi in virtù del
doppio successo diretto
e inoltre potrebbero
giovarsi di un
calendario che appare
meno pesante rispetto a
quello che attende i
virtussini (tre
avversari di prima
fascia e tre di seconda,
Castello, Novellara e
Ozzano per gli ospiti,
quattro di prima fascia
più Forlì e Novellara a
Rubano per i padroni di
casa). Se invece la
vittoria premiasse la
Broetto, resterebbe
valida la tabella
stilata dal coach che
ritiene sufficiente
vincere le due rimanenti
gare interne per
raggiungere la salvezza
diretta.
La
Broetto, finalmente
senza ammalati e
infortunati, sulla carta
appare più profonda
della squadra di
Tarquini che si presenta
a Rubano con il pivot
Mussolin costretto in
tribuna, schierando così
la stessa formazione che
domenica scorsa ha
sbancato il campo della
capolista Cento,
rinforzata con il play
Cosentino tesserato da
qualche giorno che
esordisce proprio
giocando
l’importantissimo derby
del ritorno.
La partenza è tutta
virtussina, la squadra
appare concentrata e
aggressiva, morde in
difesa costringendo a
percentuali inconsuete i
temuti esterni
avversari, Corradini
terminerà l’incontro con
0/2 e 0/4, Crestani con
0/4 e 3/7, Righetti (nella
foto al tiro contrastato
da Mancini)
con 3/9 e 0/2, ma spreca
molto in attacco dove,
complice la ricerca
della velocità, si
assiste ad errori
giustificabili solo in
ragione del grande
impegno difensivo. Nei
due minuti finali del
primo quarto nessun
giocatore delle due
squadre riesce a trovare
il canestro e alla fine
il distacco è di 9 punti
ma per quanto costruito
avrebbe potuto essere
ben superiore.
Il secondo quarto si
apre con la Broetto che
ribadisce di essere in
campo con la mentalità
giusta, Nicola Braggion
da sotto e Matteo
Sorgente in penetrazione
dilatano il vantaggio
(19-6) costringendo
coach Tarquini a
guardare alla panchina
per provare a cambiare
il ritmo all'incontro.
Entrano i giovani
Valenti e Rubin che
insieme ad un Lazzaro (nella
foto a marcare l'esperto
Zonta)
estremamente combattivo
ed efficace guidano una
piccola rimonta che
riavvicina il Padova
1931 fino al -6 (19-13
al 14'). Si segna poco
ma è una bomba di
Sabbadin a ridare
slancio alla Broetto
(22-13) prima che si
scateni capitan Mancini
che gli ospiti hanno
grandi difficoltà nel
contenere. Il Mancio
segna 8 dei rimanenti 10
punti virtussini che
portano le squadre negli
spogliatoi con il +11
interno (31-20).
Al rientro dalla pausa
lunga è una bomba di
Cosentino (31-23) ad
aprire le ostilità, la
risposta al nuovo
arrivato è immediata da
parte di Sam Zonta con
un insolita conclusione
da fuori ma poi la luce
si spegne e bisogna far
passare addirittura
cinque minuti prima di
rivedere un canestro, di
Righetti per il -8 (33 a
25 al 6') che riaccende
le speranze degli
ospiti. E' il turno di
Pressanto (nella
foto in difesa su
Cosentino),
ottima la sua prova, che
con una bomba ricaccia
indietro gli avversari
costringendoli nelle
azioni successive a
ricorrere più volte al
fallo per cercare di
limitarlo. Con i
personali la guardia
neroverde si guadagna
altri 3 punti che
pareggiano una bomba di
Crestani tirata da 8
metri per sfuggire alla
morsa dei suoi
difensori. Due liberi di
Di Marco, poco preciso
al tiro questa sera ma
sempre attento nelle
assistenze ai compagni
(alla fine ben 8 gli
assist per il miglior
specialista dell'intera
categoria) chiudono il
periodo con la Broetto
che ha sempre salda
l'inerzia della gara.
Nell'ultimo quarto il
distacco tra le due
squadre resta
costantemente sui 10
punti finchè al 36' un
azione da 3 punti di
Mancini e due liberi di
Di Marco (nella
foto lanciato da
Braggion)
portano la Broetto a +14
(50-36) aprendo di fatto
una seconda partita,
quella della differenza
canestri. Pochi
pensavano fosse
possibile recuperare i
18 punti dell'andata ma
a questo punto i tecnici
virtussini, consapevoli
che se il colpo
riuscisse consentirebbe
di raccogliere 4 punti
con un unica partita,
pongono alla squadra il
nuovo obiettivo. Due
canestri da sotto del
giovane Rubin replicano
alle conclusioni di
Pippo Sabbadin che con 2
liberi e un canestro da
3 (nella
foto sotto una sua
conclusione)
portano la Virtus a 1
punto dal parziale
dell'andata (57-40)
quando mancano ancora 2
' alla sirena.
Il primo
dei minuti rimanenti
passa con il solo Marra
a trovare il canestro
(57-42), poi negli
ultimi 60" si scatena la
bagarre. Segna ancora
Sabbadin da sotto e la
Broetto torna a +17,
risponde Righetti con 2
personali entrambi
segnati (59-44),
Pressanto sbaglia la
bomba del colpaccio ma
c'è un fallo su Mancini
che finalizza i due
personali (61-44), poi
c'è il tempo perchè ci
provino anche Di Marco e
Zonta a fil di sirena ma
entrambi falliscono il
bersaglio.
Alla fine
è comunque festa grande,
la Broetto ha giocato
con la giusta
determinazione una
partita che non è stata
bella ma aveva una tale
importanza che era
lecito aspettarsi tanta
tensione. I neroverdi
hanno sfruttato a dovere
l'assenza di Mussolin
dominando ai rimbalzi,
ben 42+6 contro i 23+3
degli avversari, ma
hanno prevalso anche
dove gli avversari non
contavano assenze
riscattando così la
brutta figura
dell'andata. Da
segnalare la valutazione
in doppia cifra di ben 5
virtussini con Mancini a
quota 26, Sabbadin 20,
Pressanto 16, Di Marco
14 e Zonta 10.
Adesso
due trasferte proibitive
attendono i ragazzi di
Benetollo, a Cento e a
Imola, poi il 24 si
giocherà il terzo
spareggio interno,
quello con il Montalto
Forlì.
Dal sito
www.virtuspadova.it
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8a
giornata ritorno |
BASKET CAVRIAGO |
73 -
72 |
VIRTUS PADOVA |
|
Parziali: |
10-18 |
18-8 |
19-31 |
26-15 |
|
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10-18 |
28-26 |
47-57 |
73-72 |
|
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Arbitri: |
DE PASQUALE LUCA di CESENA (FO) |
FIMIANI MATTEO di RAVENNA (RA) |
Note: |
|
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Cavriago
Fantini,
Ligabue 4, Tedeschi 5, Cervi 34 (10/19, 1/4, 11/12), Colla
3, Pezzi 2, Monticelli 3, Alfano, Ellero 18 (3/7, 3/5, 3/3),
Pellicciari 4. All. Boni |
Broetto
Virtus
Sorgente 8,
Di Marco 20 (6/7 da 3), Guevrarra, Romeres 2, Braggion 6,
Zonta 6, Mancini 3, Sabbadin 11 (2/6, 0/1, 7/7), Pressanto
16 (2/3, 3/4, 4/4), Taffara n.e. All. Benetollo |
|
CAVRIAGO
- Partita sconsigliata
ai deboli di cuore
quella della Me-Cart
Cavriago contro la
Virtus Padova, che negli
ultimi 5 secondi di gara
ha regalato più emozioni
che nel resto della
partita. Coach Boni deve
rinunciare a Croci per
un problema ad un
tallone (al suo posto
Colla), e anche Fantini
non è al meglio della
forma per un fastidio al
ginocchio. La partenza è
tutta da dimenticare per
i gialloneri, che vedono
subito scappare gli
ospiti sul +7 (2-9)
complice una difesa
impresentabile e un
attacco dalle polveri
bagnate. La Me-Cart
prova a rifarsi sotto,
ma sulla sirena del
primo quarto Di Marco
piazza la tripla che
ricaccia indietro i
padroni di casa (10-18).
Nella
seconda frazione gli
uomini di coach Boni
registrano i meccanismi,
colpendo per ben tre
volte dalla distanza
lunga con Monticelli,
Pellicciari e Tedeschi.
E' però un'azione da tre
punti di Ellero che
sigla il primo vantaggio
interno (25-24). Cervi
dalla lunetta fissa il
punteggio prima
dell'intervallo lungo.
Al
rientro dagli
spogliatoi, è un botta e
risposta dall'arco dei
6,75 tra Di Marco ed
Ellero ad aprire le
danze tra le due
compagini, ma uno
scatenato Sabbadin porta
nuovamente in vantaggio
gli ospiti. La Me-Cart
sembra quella del primo
quarto, e sul tecnico
fischiato per proteste a
coach Boni Padova
ritorna al +7 (40-47).
Ancora Di Marco dalla
lunga distanza che porta
i suoi al massimo
vantaggio (44-57), a cui
rimedia in parte Cervi a
sua volta da tre punti
allo scadere della terza
frazione.
Padova
sembra controllare
agevolmente il match,
con Pressanto che
mantiene il vantaggio
ospite in doppia cifra
(53-64). L'antisportivo
fischiato a Di Marco (in
precedenza anche uno
sanzionato a Braggion)
permette a Cervi di
chiudere dalla lunetta
un parziale di 6-0 che
riporta in partita i
gialloneri. I gialloneri
ora sembrano crederci,
ma a un minuto dal
termine, con Padova
ancora avanti di sole
due lunghezze, un
canestro da sotto di
Colla viene annullato
per un fallo in attacco
di Ellero: rimane dubbio
il passaggio in lunetta
di Pressanto (2/2 per
lui per il +4 ospite,
63-67) poichè annullando
il canestro di Colla
l'arbitro doveva
considerare il possesso
palla della Me-Cart.
Me-Cart che si rifà
subito dopo il time-out,
mettendo a bersaglio con
Ellero la tripla del -1
(66-67).
Sorgente
in lunetta fa doppietta,
ma dall'altra parte
Colla mette a segno
un'altra conclusione
pesante che vale il
pareggio tra le due
contendenti a 30"
secondi dal termine.
Padova spreca il
successivo possesso con
Di Marco, che si vede
soffiare la palla da una
difesa perfetta di
Fantini: Cervi può così
siglare il canestro del
sorpasso quando sul
cronometro mancano
solamente 5 secondi.
Si arriva
così al rocambolesco
finale del match. Coach
Benetollo non riesce a
chiamare time-out per
organizzare l'ultimo
possesso, ma uno
scatenato Di Marco si
beve tutta la difesa
Me-Cart andando a
siglare la tripla del
sorprasso, tripla che
manda in visibilio la
panchina ospite tutta in
piedi ad abbracciare il
play oriundo. Time-out
ordinato da coach Boni.
Sul cronometro rimangono
da giocare solamente 7
decimi di secondo, con
tutti i presenti che già
leggevano i titoli di
coda del match.
Rimessa
in attacco per i padroni
di casa, con Cervi che
finta l'uscita dai tre
punti e riceve palla da
Fantini poco dentro
l'arco nell'angolo
opposto alla panchina di
Padova: esecuzione
perfetta del bomber
giallonero che insacca
il tiro di questa
rocambolesca vittoria,
scatenando la gioia sua
e dei compagni, oltre
che di quella dei
fortunati spettatori del
PalaAEB. Immensa la
delusione degli ospiti,
che si vedono beffati
sul filo di lana dopo
aver condotto per quasi
tutta la gara. Qualcuno
ci crederà, qualcuno no,
ma il canestro sulla
sirena permetteva a
Cervi di mettere a
referto il suo 34° punto
della serata, proprio
come gli anni che il
bomber giallonero
compirà lunedì prossimo.
(Fausto Belloni)
Dal sito
www.virtuspadova.it
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7a
giornata ritorno |
VIRTUS PADOVA |
70 -
68 |
NFB
OZZANO DELL'EMILIA |
|
Parziali: |
22-22 |
9-15 |
21-20 |
18-11 |
|
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22-22 |
31-37 |
52-57 |
70-68 |
|
|
Arbitri: |
PAVAN
NICOLA di GIAVERA DEL MONTELLO (TV) |
DORI
GIACOMO di MIRANO (VE) |
Note: |
|
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|
Broetto
Virtus
Di Marco 15,
Pressanto 9, Sabbadin 10, Mancini 12, Zonta 3, Guevarra,
Sorgente 7, Romeres, Braggion 14, Di Fonzo n.e. All.
Benetollo. |
Ozzano
Poli 18,
Paggi 14, Polombito 5, Iegri 7, Loriga 2, Risi 5, Buscemi 2,
Grillini 15, Ballestri e Cusi n.e. All. Govoni |
|
I tesseramenti
supplettivi che oltre
all’argentino hanno
rimpolpato l’organico
dei rosso-blu con il
lungo Loriga che aveva
esordito già nella gara
d’andata, e con il
giovane play Iegri,
arrivato a fine
novembre, evidentemente
non sono riusciti a
sistemare gli equilibri
di una squadra che si è
dimostrata troppo
sbilanciata sui piccoli.
Neppure il cambio della
guida tecnica con
l’esonero di coach
Govoni avvenuto proprio
dopo la sconfitta
interna con la Broetto e
l’arrivo dell’esperto
Cappelletti ha dato la
scossa sperata. Il
peccato originale
compiuto dai tecnici del
presidente Cuzzani
sembra essere il
tesseramento del
fuoriquota Carretta che
evidentemente si contava
fosse in una fase di
recupero dall’infortunio
dello scorso anno più
avanzata rispetto a
quanto si sia in effetti
verificato
permettendogli di
giocare solo 5 gare.
Per
Ozzano la partita con la
Broetto rappresenta
probabilmente l’ultimo
appiglio alla categoria
faticosamente
conquistata l’anno
passato mentre per i
neroverdi la sfida con i
bolognesi vale il
mantenimento di
quell’esile vantaggio
sulle dirette
inseguitrici che
attualmente
risparmierebbe ai
ragazzi di coach
Benetollo i temutissimi
play-out.
Facile
quindi pronosticare una
gara piena di agonismo e
combattuta fino alla
fine. Così in effetti
sembra debba andare con
il primo quarto che si
chiude in parità (22-22)
grazie ad un tiro dalla
media di Paggi e con le
squadre che si alternano
al comando senza mai
accumulare più di un
paio di canestri di
margine.
Il
secondo quarto inizia in
continuità con il
precedente finchè il
cecchino Poli al 13’ da
il primo strappo alla
partita segnando una
bomba (26-30), alla
quale fa seguire una
penetrazione vincente
alla quale capitan
Mancini si oppone
fallosamente fruttando
complessivamente altri 3
punti (26-33) per il
primo vantaggio
consistente
dell’incontro (+7) che
gli ospiti riescono
sostanzialmente a
conservare fino alla
sirena, grazie anche ad
una Broetto che appare
spesso inconcludente e
decisamente meno
concreta del necessario
(alla fine saranno 13 le
palle perse segnate
benevolmente dallo scout
e sarà del 55% la
percentuale ai liberi
frutto di un
insufficiente 12/22).
Al rientro dagli
spogliatoi ci si attende
un atteggiamento più
aggressivo dei
virtussini, invece è
ancora Ozzano a fare la
partita e dopo 4 minuti
una bomba di Poggi segna
il +13 che resterà il
massimo vantaggio
dell’incontro (35-48 al
24’). Il risveglio della
Broetto è segnato da una
buona precisione dalla
lunga distanza e sono i
canestri da 3 di
Sorgente, Braggion,
Di Marco a consentire di
accorciare le distanze
fino al -5 finale
determinato da un'ultima
bomba di Pressanto
scagliata poco prima
della sirena (52-57).
La partita è riaperta e
quando Di Marco inizia
l’ultimo periodo
centrando un’altra bomba
sembra
che per la Broetto
cominci la discesa
(55-57). Ozzano è in
confusione, commette una
moltitudine di errori
subendo la zona press
ordinata da Benetollo,
inoltre i quintetti
schierati da coach
Laterza che sostituisce
lo squalificato
Cappelletti costretto a
urlare dalla tribuna,
sono in pratica composti
da 4 guardie e un mezzo
lungo (l’unico pivot
Loriga è costretto ad
abbandonare il campo al
33’ commettendo il suo
quinto fallo sul 56-59)
e hanno grandi
difficoltà ad opporsi ai
lunghi virtussini con
Braggion, Sabbadin e
Mancini che possono
sfruttare la differenza
di centimetri. Il
sorpasso avviene a 5’24”
dalla fine con una nuova
bomba di Di Marco
(63-61), poi una
conclusione da sotto di
Mancini (65-61) da
l’illusione che la
Broetto possa dilagare.
Invece gli ultimi minuti
sono avari di canestri e
ricchi di errori, spesso
clamorosi, da entrambe
le parti. Una bomba di
Paggi riporta sotto gli
ospiti (65-64), ma
Braggion replica
immediatamente con la
stessa arma riportando
il margine a +4 (68-64)
con 4 minuti da giocare.
Il colpo sembra mortale
invece i due liberi
segnati da Grillini
(68-66) su un
contestatissimo fallo
fischiato a Mancini (vedi
foto a lato)
ridanno speranza ad
Ozzano. Nei due minuti
successivi la paura di
perdere prende il
sopravvento sulla
tecnica e nessuno riesce
più a centrare il
canestro finchè in
apertura dell’ultimo
minuto di gioco con un
contropiede di Poli su
palla intercettata
Ozzano raggiunge la
parità (68-68).
L’attacco virtussino è
fermato da Polombito con
un fallo su Sorgente che
segna uno dei due
personali riportando
avanti la Broetto
(69-68), l’azione
successiva di Ozzano è
finalizzata da Grillini
che sbaglia il tiro e
Polombito nel contendere
il rimbalzo difensivo a
Braggion commette
un’altro fallo che
aggrava abbracciando
nella caduta le gambe
del virtussino. Il fallo
è intenzionale,
scatenando le proteste
dei bolognesi, e
nonostante Nicola sbagli
entrambi i tiri liberi
la rimessa da metà campo
è ancora per la Broetto.
Il fallo sistematico di
Ozzano colpisce Sorgente
che dalla lunetta segna
nuovamente (nella
foto il tiro vincente)
solo uno dei due liberi
(70-68) lasciando agli
ospiti la possibilità di
cercare la vittoria con
l’ultima azione della
partita. La bomba è di
Grillini ma il tiro non
è fortunato e il
rimbalzo è preda di
Sorgente con i bolognesi
che si arrendono
lasciando ai virtussini
i palleggi necessari per
far trascorrere i 5
secondi che mancano alla
sirena senza cercare il
fallo disperato.
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6a
giornata ritorno |
VIRTUS IMOLA |
70 -
63 |
VIRTUS PADOVA |
|
Parziali: |
17-15 |
21-16 |
15-16 |
17-16 |
|
|
|
17-15 |
38-31 |
53-47 |
70-63 |
|
|
Arbitri: |
BIANCHI LORENZO di RIMINI (RN) |
D'ANGELO LUIGI di CORIANO (RN) |
Note: |
|
|
|
Imola
Dalpozzo 7,
De pascale 3, Romboli 11, Sassi, Di Placido 2, Righini 1, Di
Cillo 1, Zudetich 11, Guglielmo 10, Porcellini 24. All.
Zarifi |
Broetto Virtus
Di Marco
14, Pressanto 16, Sabbadin 6, Mancini 13, Zonta 4, Guevrarra,
Sorgente 4, Taffara, Romeres 2, Braggion 4. All. Benetollo |
|
La
Broetto torna da Imola
senza aver aggiunto
punti alla sua
classifica ma la
sconfitta del Padova
1931 nell'altro recupero
di Roveleto non modifica
la situazione in ottica
play-out. I virtussini,
pur perdendo contatto da
Castello & Murri che
vincendo a Ozzano
condanna alla
retrocessione diretta la
New Flying Balls e si
porta a quota 18,
conservano infatti il
vantaggio di 4 punti sui
cugini di Fossò e di 6
su Forlì che attualmente
sono le due squadre in
quota spareggio
salvezza.
Come già
nella partita d'andata è
stato Porcellini a
spingere l'attacco della
Sigma, chiuderà con 24
punti e 34 di
valutazione facendo
fruttare, grazie ad una
grande precisione dalla
lunetta (6/11, 0/2,
12/14), i molti falli
che la difesa virtussina
è costretta a fare per
cercare di limitarlo.
Con lui ottima
prestazione del solito
Zudetich che segna 11
punti, raccoglie ben 14
carambole e si conferma
il miglior lungo del
girone. Ma tutti i
componenti della squadra
di coach Zarifi si
dimostrano concentrati e
pronti alle chiamate del
loro allenatore tanto
che chiudono la partita
con una valutazione
complessiva vicina al
doppiaggio di quella dei
neroverdi (92-53).
Eppure capitan Mancini e
compagni non hanno
sfigurato rimanendo
sempre in scia degli
avversari e, pur non
avendo mai dato
l'impressione di
riuscire ad invertire il
corso della gara, devono
recriminare per la
scarsa percentuale nel
tiro ravvicinato con un
38% (18/47) che
confrontato con il 50%
(21/42) dei padroni di
casa sembra spiegare la
sconfitta. In realtà la
vera differenza che ha
segnato l'incontro è da
ricercare nel numero dei
tiri liberi che grazie
alla grande capacità
degli esperti
portacolori emiliani di
procurarsi fischi a
favore (come già detto
ben 11 i falli fischiati
a favore di Porcellini e
7 a Zudetich) ha
permesso ai giallo-neri
di andare a tirare da
liberi per 36 volte (22
punti realizzati in
questo modo) contro i
soli 13 (9 punti
segnati) dei neroverdi.
Tra i neroverdi da
registrare un'altra
buona prestazione di
Pressanto che recuperata
la salute e prese le
misure con il girone,a
in questo ultimo scorcio
di stagione si sta
dimostrando
costantemente tra i più
efficaci, per lui 16
punti e 14 di
valutazione con ottime
percentuali al tiro
(2/5, 3/4, 3/3), meglio
ha fatto solo Mancini in
valutazione (15 con 13
punti segnati e 4+6
rimbalzi), bene anche Di
Marco (14 punti sia
segnati che di
valutazione e 3 assist)
e Sabbadin (12 di
valutazione con 7+4
rimbalzi).
Adesso la
Broetto è attesa dal
terzo dei quattro
spareggi interni
decisivi per la salvezza
secondo la tabella
definita dai tecnici
virtussini. Vinti quelli
con Ozzano e con Padova
1931 sabato alle 21
arriva a Rubano il
Barone Montalto Forlì
che si giocherà l'ultima
carta per sperare di
evitare i play-out.
Dal sito
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5a
giornata ritorno |
VIRTUS PADOVA |
74 -
75 |
ROVELETO BK CORTEMAGG. |
|
Parziali: |
19-26 |
17-14 |
20-18 |
18-17 |
|
|
|
19-26 |
36-40 |
56-58 |
74-75 |
|
|
Arbitri: |
FIGUS SERGIO di PASIAN DI PRATO (UD) |
PERABO' ROBERTO di MARTIGNACCO (UD) |
Note: |
|
|
|
Virtus
Padova
Di Marco 9,
Sorgente 20, Sabbadin 6, Mancini 18, Zonta, Guevarra,
Pressanto 16, Braggion 5, Romeres, Navaglia n.e. All.
Benetollo. |
Roveleto
Massari 5,
Pirolo 2, Palombita 26, Roselli 16, Paleari 16, Giudici 4,
Villa 4, Boni 2, Antozzi e Zamboni n.e. All. Petitti. |
|
Si gioca a Rubano l’unica partita del girone
D che la neve non riesce a rimandare. La Bakery è temuta e
attesa soprattutto per il suo “mito” Mario Boni che però
resta in panchina mentre i compagni si riscaldano e non si
alza neppure quando coach Petitti chiama in campo i cinque
del quintetto base. Tra questi c’è comunque talento a
sufficienza per far sudare qualsiasi avversaria e
soprattutto una Broetto che nelle ultime partite sembra
essere tornata allo stato di crisi registrato negli ultimi
giorni di novembre, prima che la società si attivasse sul
mercato tesserando Di Marco.
La partenza di Roveleto è bruciante e secondo
le attese il gioco è gestito e spesso finalizzato dal
triestino Palombita che chiude il primo parziale con un 2/4
dalla lunga e 10 punti, meglio di lui il solo Roselli che
marca un ottimo 3/3 nelle bombe e con un canestro da sotto
finisce il primo quarto da capomarcatore. Dall’altra parte
sono soprattutto capitan Mancini, Pressanto, che sembra
finalmente aver ritrovato sufficienti condizioni di salute,
e Sorgente a opporsi con convinzione lasciando presagire che
se le medie degli avversari dovessero calare, da registrare
un'altra bomba di Paleari per un 6/8 complessivo, la Broetto
giocherà la sua partita.
Il secondo quarto si apre con una
penetrazione di Sorgente e con le bombe consecutive di
Pressanto e dello stesso Matteo che dopo 2 minuti riportano
la partita in parità (27-27 al 12’). Roveleto riesce a
tenersi avanti anche se di poco grazie alla grande capacità
di far fischiare gli arbitri e alla precisione dalla
lunetta. Paleari e Villa fanno entrambi 2/2 e dopo un altro
paio di minuti il vantaggio torna esterno (27-31 al 14’) ma
un’altra bomba di Sorgente e un canestro da sotto di
Braggion portano per la prima volta avanti la Broetto (32-31
al 16’). Si scatena Palombita e con 6 punti della sua punta
di diamante Roveleto entra negli spogliatoi avanti di 4
(36-40) ma la sensazione è che la Broetto voglia e possa
fare l’impresa.
La pausa consente a Roveleto di ricaricare le
pila e i padroni di casa vengono subito tramortiti dalle
bombe del solito Palombita e di Roselli che al 22’ portano
il vantaggio a 10 punti (36-46). La Broetto non si disunisce
e continua ad attaccare la zona avversaria con buona
circolazione di palla limando con pazienza il margine fino a
ritrovare la parità (56-56 conclusione da sotto di Pressanto)
all’ultimo giro di lancette. Il canestro finale di Villa
chiude il tempo sul 56 a 58.
Gli ultimi 10 minuti si giocano punto a punto
e la sensazione è che la Broetto abbia qualche energia in
più degli avversari che sono costretti a tenere sempre in
panchina il loro giocatore di maggior peso. Il protagonista
degli ultimi minuti e Andrea Mancini che per due volte con i
suoi canestri regala il +4 alla Broetto (72-68 e 73-69 a
meno di 100” dalla sirena). L’esperienza di Palombita gli
frutta subito 2 liberi (ne segna solo uno 73-70), e sulla
palla recuperata da Paleari c’è ancora un canestro del
triestino a siglare il 73 a 72 con cui si inizia l’ultimo
minuto. Nell’azione successiva gli arbitri fischiano a
Mancini l’ennesimo fallo su Palombita (alla fine saranno
addirittura 13) che resta a terra infortunato. E’ questo il
momento di Boni al quale coach Petitti affida la
responsabilità dei 2 personali che il compagno non può
tirare. SuperMario entra come potrebbe fare uno spettatore e
pur palesando dei dolori ad una caviglia che lo frenano
persino nel camminare, segna il primo con la palla che gira
per qualche interminabile secondo sull’anello e anche il
secondo che tira tutto spostato su un lato della lunetta
(73-74).
Nell’azione successiva Mancini viene fermato
fallosamente da Roselli e il capitano riporta la partita in
parità segnando uno dei due personali (alla fine sarà
pesantissima la diversa percentuale nei personali con il 47%
dei virtussini e il 73% degli avversari, come anche la
quantità dei liberi assegnati dagli arbitri, 15 contro 39)
quando mancano 8 secondi alla sirena. L’ultimo pallone di
Roveleto viene gestito nel modo che più ha fruttato fischi a
favore: la penetrazione è di Roselli al quale si oppone
Mancini che ha la sola colpa di saltare sulla conclusione
dell’avversario senza tra l’altro avere con questo alcun
contatto. Puntuali tra le contestazioni dei presenti
arrivano i tiri liberi per Roselli che sbaglia il primo ma
segna il secondo. Alla Broetto restano 1”e 4 decimi per
tentare l’impossibile. Rimessa da metà campo, palla che
giunge nelle mani di Di Marco e tiro della disperazione che
si spegne sul soffitto del palasport dando il via ad una
lunga scia di polemiche su un arbitraggio a parere comune
insufficiente e per i virtussini anche penalizzante.
Nonostante la sconfitta la Broetto può
guardare con maggior fiducia al futuro anche se la trasferta
di domenica prossima a Imola non lascia presagire nulla di
positivo.
Dal sito
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4a
giornata ritorno |
SAN
LAZZARO DI SAVENA |
98 -
84 |
VIRTUS PADOVA |
|
Parziali: |
22-18 |
36-15 |
19-25 |
21-26 |
|
|
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22-18 |
58-33 |
77-58 |
98-84 |
|
|
Arbitri: |
BONETTI STEFANO di FERRARA (FE) |
TOFFANIN EMANUELE di FERRARA (FE) |
Note: |
|
|
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S.
Lazzaro
Gianasi 26,
Maccaferri 12, Saccardin 21, Verardi 3, Rambelli 11, Rossi
11, Lollini 11, Tassinari 3, Sgorbati, Chiapparini. All.
Bettazzi. |
Broetto Virtus
Di Marco 11,
Sorgente 20, Sabbadin 15, Mancini 17, Zonta 3, Pressanto 5,
Braggion 13, Romeres n.e. All. Benetollo |
|
La
Broetto chiude il primo
quarto con due bombe
segnate in successione
da Di Marco (22-15) e
Sorgente (22-18)
rimanendo così nella
scia dei padroni di casa
che con Gianasi e
Lollini, per entrambi 9
punti nei primi 10' di
gioco, avevano tentato
l'allungo arrivando sul
22 a 12 con 46" da
giocare.
La fuga
di S.Lazzaro però e solo
rimandata. La Broetto
nei primi minuti del
secondo quarto sembra
lottare alla pari con
gli avversari ma la
bomba di Sabbadin che al
12' da l'illusione di
una partita tutta da
giocare (27-25) è in
realtà l'ultima immagine
di equilibrio
dell'incontro. A Gianasi
si uniscono i
giovanissimi Maccaferri,
un play diciasettenne
che anche nella gara
d'andata si era messo in
luce come un talento dal
grande futuro, e il
diciottenne Saccardin,
un ala che per i
neroverdi risulta
immarcabile tanto che
alla fine del periodo
metterà a referto 10
punti. Al 17' il S.
Lazzaro ha 13 punti di
vantaggio (40-27) ma è
negli ultimi 3 minuti
che i bolognesi prendono
il volo arrivando a +25
(58-33) al suono della
sirena.
Al
rientro dagli spogliatoi
la Broetto ha un
sussulto di reazione,
una bomba di Di Marco
porta al -13 (60-47) al
24', e tre minuti dopo
sempre Matias con un
canestro in penetrazione
accorcia fino al -11
(64-53) che rimarrà il
distacco più esiguo del
secondo tempo. I ragazzi
di coach Bettazzi
reagiscono con decisione
e con due liberi di
Gianasi, una bomba di
Maccaferri e l'ennesima
penetrazione di
Saccardin (71-53 al 28')
rimettono subito in
chiaro la loro
determinazione nel non
farsi sfuggire la
vittoria.
L'ultimo
quarto si gioca per
necessità di regolamento
e regala solo i titoli
di coda all'esiguo
pubblico bolognese che
può comunque festeggiare
un successo che
consolida le ambizioni
di play-off di una
squadra giovanissima che
con il suo basket basato
su quintetti con cinque
esterni sta disputando
un grande campionato.
Per i virtussini che
alla fine dalla lettura
delle statistiche
sembrano autori di una
prova più che positiva
preoccupano i 98 punti
subiti e questa
inconsistenza difensiva
stupisce per una squadra
che ha sempre costruito
i suoi successi
contenendo a bassi
punteggi i quintetti
avversari.
Sabato
arriva a Rubano il
Roveleto che rilanciato
dai freschi arrivi di
Palombita, Paleari e
Massari sta risalendo la
classifica con
l'obiettivo di arrivare
fino a Cento per
giocarsi i play-off
dalla migliore posizione
possibile dato che lo
sponsor-presidente ha
posto come unico
obiettivo accettabile la
vittoria finale del
campionato. Per Mancini
& compagni sarà
necessario tornare a
difendere con maggiore
impegno perchè i
piacentini hanno bocche
da fuoco capaci di
esaltarsi come pochi
altri (oltre ai nuovi
acquisti pensiamo a
Mario Boni) e alla
squadra neroverde è
richiesta la "partita
della vita" perchè per
arrivare alla salvezza
serve anche qualche
risultato impossibile.
Dal sito
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3a
giornata ritorno |
CALLEGARI CASTELLO & MURRI |
65 -
57 |
VIRTUS PADOVA |
|
Parziali: |
24-13 |
10-14 |
15-18 |
16-12 |
|
|
|
24-13 |
34-27 |
49-45 |
65-57 |
|
|
Arbitri: |
GUIDI
ALESSANDRO di REGGIO EMILIA (RE) |
MUOLO
BASILIO di CORREGGIO (RE) |
Note: |
|
|
|
Castello&Murri
Fimiani,
Pieri 4, Beccari, Corazza 17, Martelli 8, Biguzzi 6, Iattoni
11, Casagrande 2, Farnè 10, Belcari 7. All. Curti.
|
Broetto Virtus Padova
Sorgente 5,
Di Marco 7, Guevarra 7, Romeres 2, Braggion 4, Zonta 2,
Mancini 20, Sabbadin 10, Navaglia e Pressanto ne. All.
Benetollo.
|
|
La
partita si apre con un
canestro di Mancini ma
questo sarà l'unico
vantaggio della Broetto
fino a quando lo stesso
capitano a 4'24" dalla
sirena finale chiuderà
la lunga rimonta
neroverde con una
conclusione da sotto
frutto di un grande
rimbalzo offensivo, che
porterà nuovamente
avanti la sua squadra
(53-54).
Purtroppo
proprio quando sembrava
che la partita stesse
prendendo una nuova
piega, i neroverdi si
sono smarriti mentre si
esaltava il giovane
Pieri che prima segnava
un canestro
"impossibile" frenando
il tentativo di allungo
dei virtussini e poi
recuperava due palloni
consecutivi consentendo
alla sua squadra di
riprendere il bandolo
della matassa e di
chiudere l'incontro
dilatando
inaspettatamente il
vantaggio approfittando
della sterilità
offensiva della Broetto
(12 a 3 il parziale di
questi ultimi minuti).
La squadra di coach
Benetollo, complice il
perdurare dell'assenza
di Pressanto, dimostra
che nonostante il buon
contributo offerto dal
sempre più positivo
Guevarra, per vincere
non può prescindere
dalle prestazioni della
sua coppia di piccoli Di
Marco-Sorgente. Il play
argentino sembra aver
smarrito la verve del
suo arrivo e dopo la
prova sottotono offerta
in occasione della
partita interna con
Lugo, ripete a Castel
San Pietro una gara dove
non riesce a trascinare
la squadra, ha
difficoltà a centrare la
retina e in alcune
occasioni non compie le
scelte migliori
esagerando nel tenere
tra le mani un pallone
che non riesce a far
girare con la maestria
che ha dimostrato di
possedere. Anche Matteo
sembra aver già perso il
magnifico stato di forma
dimostrato nelle due
gare giocate a cavallo
dell'epifania che
avevano rilanciato la
squadra e nelle quali
aveva meritato 31 e 28
punti di valutazione
facendoci credere nel
suo pieno recupero. Per
superare questo momento
di difficoltà è
necessario il loro
recupero e il ritorno
nelle rotazioni di un
Pressanto che sembra
sarà possibile rivedere
in campo fin dalla
prossima trasferta a S.
Lazzaro, una partita
fondamentale se si vuole
evitare di passare un
gran brutto carnevale
visto che dopo i
bolognesi arriveranno
due partite impossibili:
in casa con Roveleto e a
Imola.
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2a
giornata ritorno |
VIRTUS PADOVA |
48 -
80 |
ORTHOS BASKET LUGO |
|
Parziali: |
19-27 |
14-20 |
11-7 |
4-26 |
|
|
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19-27 |
33-47 |
44-54 |
48-80 |
|
|
Arbitri: |
DE BIASE STEFANO di UDINE (UD) |
ANDRETTA ANDREA di UDINE (UD) |
Note: |
|
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Broetto Virtus Padova
Di Marco 5,
Sorgente 10, Sabbadin 6, Mancini 13, Zonta 7, Guevarra 7,
Taffara, Braggion, Romeres, Navaglia n.e. All. Benetollo. |
Orva Lugo
Ruini 12,
Montanari 19, Govi 2, Paluan 21, Bertuzzi, Legnanin 14,
Bacchini, Negri 12, Pasquali, Scardovi. All. Ortesi. |
|
Non è
stata una normale (o
forse abituale dato che
si tratta della settima)
sconfitta interna quella
subita sabato con Lugo,
infatti in questa
occasione la Broetto
oltre a apparire
tecnicamente inferiore
agli avversari e a
patirne agonismo e
determinazione,
nell’ultimo quarto si è
arresa con una
rassegnazione che non ha
nulla a che vedere con
il “pride” che da sempre
contraddistingue le
squadre della società di
via dei Tadi.
Era
prevedibile che per
riuscire ad opporsi agli
uomini di coach Ortasi,
che reduci dalla
sconfitta interna contro
S. Bonifacio con una
nuova sconfitta
avrebbero rimesso in
discussione la zona
play-off che stanno
dimostrando di meritare,
ci voleva la migliore
Broetto, quella che con
le ultime due vittorie
aveva rilanciato le sue
possibilità oltre la
bassa classifica.
Due
vittorie ottenute non
contro “squadrette” (in
questo girone non sono
ammesse) ma su compagini
che per motivi opposti
avevano ugualmente
grande bisogno dei due
punti e che in questa
giornata si sono
entrambe imposte in
trasferta, Scandiano in
casa del pari classifica
Padova 1931 e la Salus
addirittura a Roveleto,
contro una squadra che
ha rafforzato le sue
aspirazioni da favorita
con l’acquisto
recentissimo di tre
giocatori di categoria
superiore (Giudici,
Palombita e Paleari)
nell’occasione impiegati
oltre i 30 minuti per
compensare l’assenza
dello squalificato Mario
Boni.
La
partita è stata un
monologo di Lugo che si
è portata subito avanti
costringendo la Broetto
costantemente ad
inseguire nella vana
intenzione di ridurre un
distacco presto
importante, 19 a 38 al
12’ dopo una bomba di
Ruini, che non è mai
sceso oltre il limite
della doppia cifra.
Nell’ultimo quarto
infine la debacle già
sottolineata con solo 4
punti messi a referto.
Alla fine
tanta delusione e tanto
lavoro per i tecnici che
dovranno trovare il modo
di rendere meno
monocorde il gioco dei
virtussini con la palla
che troppo spesso non
gira con la necessaria
rapidità e con giocatori
che hanno dato
l’impressione di aver
smarrito le loro
convinzioni nella
possibilità di riuscire
a centrare il canestro.
Un obiettivo che se non
ci fossero le due
precedenti vittorie
potrebbe sembrare
difficilissimo da
raggiungere.
Dal sito
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1a
giornata ritorno |
REGGIO EMILIA 2000 |
73 -
63 |
VIRTUS PADOVA |
|
Parziali: |
14-15 |
19-15 |
17-19 |
19-27 |
|
|
|
14-15 |
33-30 |
50-49 |
73-63 |
|
|
Arbitri: |
BONETTI STEFANO di
FERRARA (FE) |
DI
NAPOLI ARMANDO di MODENA (MO) |
Note: |
|
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|
Scandiano
Grisendi 3,
Gambetti 10, Baidoo 15, Bettelli 11, Leonardi 10, Montanari
10, Del Papa 2, Garofoli 5, Iori 3, Teodori n.e. All.
Chiadini |
Broetto
Virtus
Di Marco 21,
Sorgente 20, Sabbadin 9, Mancini 13, Zonta 6, Braggion 7,
Guevarra, Taffara, Romeres, Navaglia n.e. All. Benetollo. |
|
Scandiano è reduce da
sette sconfitte
consecutive e non può
farsi battere in casa da
una squadra che ha già
sconfitto con 10 punti
di scarto (importanti
per la differenza
canestri in caso di
arrivo finale spalla a
spalla) nella gara
d’andata. La Broetto ha
ritrovato Sorgente (nella
foto in una conclusione
ravvicinata)
nella partita vinta solo
3 giorni or sono contro
una delle formazioni più
in palla del girone, ed
è sicuramente una
squadra diversa da
quella perdente di fine
settembre, quindi c’è la
sensazione che per la
prima volta quest’anno
si possa finalmente
bissare un successo e
staccarsi così dai
bassofondi della
classifica. Con tali
premesse si parte verso
Reggio Emilia
attendendosi una partita
non bella ma equilibrata
e colma di tensione dove
molto probabilmente
vincerà chi riuscirà a
giocare gli ultimi
minuti con maggiore
raziocinio.
Infatti l’equilibrio
regna sovrano per tre
periodi. Il primo è
praticamente sempre
condotto dai virtussini
che raggiungono il
massimo vantaggio, +4,
al 7’ con una
conclusione da sotto di
Sorgente (9-13) subito
rintuzzata con una bomba
di Baidoo. Nel secondo
periodo le parti si
invertono, sempre avanti
i padroni di casa con
massimi vantaggi di 4
punti al 12’ (19-15) e
al 19’ quando un'altra
bomba di Baidoo porta a
5 punti il margine
(33-28) prima che due
liberi di Di Marco (nella
foto al tiro da 3)
mandino le squadre negli
spogliatoi (33-30).
Al 2’
della ripresa la Broetto
riaggancia (33-33)
Scandiano con una
penetrazione di Sorgente
ma i padroni di casa
reagiscono e riescono a
riprendere un piccolo
margine che raggiunge i
7 punti al 5’ (40-33).
Il quinto fallo commesso
dal giovane colored
Baidoo, fino ad allora
il più incisivo tra gli
avversari (15 punti, 2/2
da 2, 3/5 da 3, 2/2 da
1, 2+0 in 15’), aiuta la
rimonta dei virtussini
che dopo un paio di
minuti si riportano in
parità grazie ad una
bomba di Di Marco (45-45
a 3’20” dalla sirena).
Come nelle previsioni la
partita si decide negli
ultimi 10 minuti che
iniziano con le squadre
appaiate (50-49) e con
Scandiano che avendo
ruotato un maggior
numero di giocatori
sembra poter essere più
fresca negli uomini
chiave. Invece è la
Broetto a scattare con
decisione e a mordere
gli avversari con una
difesa serratissima. Il
primo canestro è di
Sabbadin subito seguito
da Mancini (nella
foto al tiro da centro
area),
poi è Di Marco a sparare
sul bersaglio grosso
lanciando due bombe
consecutive a cui
Scandiano riesce ad
opporre solo un libero
di Bettelli e così dopo
3 minuti il vantaggio
esterno è di 8 punti, il
più importante della
partita (51-59). Ma la
Broetto non si ferma, è
ancora Sabbadin (nella
foto sotto a canestro
dalla linea di fondo)
ad andare a canestro e a
6’ dal termine il
vantaggio è di 10 punti
(51-61), quindi Sorgente
segna prima una
penetrazione e poco dopo
un libero, presto
bissato da Sabbadin.
Scandiano non trova più
il canestro e a 4 minuti
dalla sirena i
virtussini, ricopiando
lo stesso spartito che
giovedì scorso ha
tramortito la Salus,
sono a +14 (51-65) e la
partita è chiusa se non
ci fosse la necessità
dei neroverdi di
riuscire a ribaltare la
differenza canestri.
Scandiano reagisce come
può e a 2 minuti dalla
fine ricorre al fallo
sistematico, una
strategia che premia il
team di Spaggiari e
ferma l’emorragia
consentendo ai locali
anche un piccolo ma
importante recupero. La
bomba finale di Di Marco
non entra e così
l’ultimo obiettivo resta
agli emiliani.
Da
sottolineare la prova
positiva di tutti i
ragazzi di Benetollo con
la conferma del
ritrovato Sorgente (7/10
da 2, 0/1 da 3, 6/9 da
1, 5+2, 28 val, 29’),
del sempre più
fondamentale Di Marco
(0/3 da 2, 5/9 da 3, 6/6
da 1, 3+1, 8 assist, 26
val, 34’), e del giovane
Taffara impiegato per
16’ dal coach nel “dare
la caccia” alle orme dei
temuti Grisendi e
Gambetti. Non è mancata
la solita difesa
invalicabile di Zonta
(6+2 rimbalzi), Sabbadin
(4/6 da 2) è apparso più
concreto rispetto alla
partita giocata con la
Salus al contrario di
Braggion (1/5 da 2, 1/1
da 3, 2/2 da 1, 5+0) che
pure ha dato un buon
contributo così come
capitan Mancini che ha
giocato per 30’
nonostante il recente
infortunio alla caviglia
e, pur non precisissimo
nelle realizzazioni
(4/11 da 2, 5/6 da 1,
6+3, 2 assist, 14 val,
30’), è risultato il
terzo per valutazione
Dal sito
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|
Broetto Virtus
Di Marco 14, Sorgente 24, Sabbadin 6, Mancini
9, Zonta 2, Guevarra, Pressanto 3, Taffara 2, Braggion 13,
Di Fonzo n.e.
All. Benetollo |
Salus
Bologna
Masini 18, Persiani 10, Binassi 9, Dalloca 7,
Barbieri 5, Venturi 5, Posani 2,Ziron 7, Zanata, Gianninoni
n.e. All. Canè. |
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14a
giornata andata |
BASKET NOVELLARA |
75 -
61 |
VIRTUS PADOVA |
|
Parziali: |
18-15 |
21-25 |
24-14 |
12-7 |
|
|
|
18-15 |
39-40 |
63-54 |
75-61 |
|
|
Arbitri: |
CIANCABILLA LUCA di BOLOGNA (BO) |
VILLA FABRIZIO di IMOLA (BO) |
Note: |
|
|
|
Novellara
Rustichelli
6, Iori 15, Compagnoni 20, Buscaino 6, Bacchi 17, Mariani
Cerati, Altimani 11, Davoli, Margini e Garofalo n.e. All.
Chiadini |
Broetto Virtus
Di Marco 13,
Sorgente 6, Sabbadin 20, Mancini 11, Braggion 4, Di Fonzo,
Romeres, Guevarra 7, Sbrocco e Taffara n.e. All. Benetollo. |
|
Trasferta
impegnativa per la
Broetto che alla 14^
giornata viaggia verso
Novellara sapendo di
dover affrontare un
avversario che pur
avendo gli stessi punti
in classifica è partito
con grandi ambizioni, ha
un pacchetto di lunghi
da serie B e si trova
invischiato nei
bassifondi soprattutto
perché il suo play
titolare non sta
giocando e per coach
Coppeta non è stato
facile far ritrovare
alla squadra gli
equilibri saltati per un
assenza tanto
importante.
Pur sapendo che Sorgente
e Mancini si sono
“scavigliati” in
settimana e che il
capitano non è neppure
sicuro di riuscire a
giocare, Benetollo e
Costa fingono
tranquillità ma non
possono negare le
preoccupazioni generate
dalle assenze di chi non
è neppure partito. Sul
pullman non c’è la borsa
di Pressanto che potrà
rientrare in campo dopo
Natale, ma non c’è
neppure Sam Zonta,
mancanza imprevista
quella del centro
virtussino colpito nella
notte da una pesante
forma di influenza
intestinale. Purtroppo
la sua è un’assenza che
vale il doppio nelle
strategie dei tecnici
virtussini che durante
la preparazione tattica
svolta in settimana
avevano posto grande
responsabilità al lavoro
che Sam avrebbe dovuto
compiere dentro l’area
per fermare i temuti
Bacchi e Buscaino.
Nonostante tutto la
Broetto inizia bene, un
paio di gran giocate di
Matias Di Marco e lo
sprint di partenza dei
padroni di casa (10 a 2
alla metà del quarto)
viene velocemente
rimontato, è una
conclusione di Mancini
sotto canestro che
all’8’ porta la Broetto
a contatto (14-13). Il
nuovo strappo di
Novellara (18-13 a 100
secondi dalla prima
sirena), è merito di due
canestri consecutivi di
Bacchi, il pivot vera
spina nel fianco dei
virtussini, ma il
canestro che chiude il
parziale è ancora di
capitan Mancini che
riduce lo scarto a -3
(18-15).
Il
secondo quarto è nel
segno di Pippo Sabbadin
che
chiuderà i primi 20
minuti con 16 punti di
bottino personale e che
a metà periodo sigla 3
canestri consecutivi di
cui il primo al 4’ segna
il sorpasso (22-23).
Novellara non si lascia
tramortire dalla bella
serie dei neroverdi e
combatte punto a punto
fino all’ultimo minuto
che è invece siglato da
Guevarra. Il giovane
play neroverde prima
marca una bomba (37-39)
e poi risponde al
canestro di Iori
segnando uno dei due
personali concessi per
il fallo con cui lo
stesso giocatore
emiliano cerca di
fermarlo nei secondi
finali, premiando la
Broetto con il vantaggio
di mezza partita
(39-40).
Nel terzo
tempo Novellata aumenta
la sua aggressività e
trascinata da Compagnoni
e Bacchi,
rispettivamente a segno
in questo quarto con 9 e
8 punti, dalla seconda
metà del periodo dilata
il suo margine dal +2
(48-46) del 4’ fino al
+13 (63-50) dell’ultimo
minuto nel corso del
quale due liberi di Di
Marco e una penetrazione
di Sorgente riducono il
distacco sotto la doppia
cifra per una Broetto
che inizia a pagare la
limitata possibilità di
rotazioni.
La
stanchezza dei senior
virtussini si evidenzia
negli ultimi 10 minuti
quando pure sembra
concretizzarsi una
rimonta che pareva
impossibile, 68 a 61 a 5
minuti dalla fine con la
seconda bomba di
Guevarra, rimonta che
viene invece stroncata
da un paio di
incredibili errori in
conclusioni libere da
sotto al canestro che i
padroni di casa
puniscono dilatando il
loro vantaggio nel
finale.
"Abbiamo
stretto i denti - dice a
fine partita coach
Benetollo
- e giocato una buona
partita almeno finchè
abbiamo avuto energia e
forza. Poi abbiamo
subito il fisico degli
avversari pagando in
particolare sotto i
canestri e quando anche
gli esterni non hanno
trovato una difesa forte
e hanno iniziato a
segnare, mi riferisco in
particolare allo Iori
della ripresa, è
diventato tutto molto
difficile. Nonostante
ciò nell'ultimo periodo
abbiamo rimontato
tenendo in campo Di
Fonzo, un '94 che si è
ben comportato. Adesso
abbiamo il tempo per
recuperare gli
infortunati, prima della
fine dell'anno
giocheremo il Torneo di
Riese e dovremo farci
trovare pronti per le
due partite consecutive
del nuovo anno. Giovedì
5 gennaio avremo la
Salus in casa e il
sabato successivo
inizieremo il ritorno
andando a Scandiano per
giocare con il Basket
2000 che ci ha dato il
primo dispiacere della
stagione."
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13a
giornata andata |
VIRTUS PADOVA |
74 -
83 |
PALLAC. SAN BONIFACIO |
|
Parziali: |
11-25 |
15-17 |
20-16 |
28-25 |
|
|
|
11-25 |
26-42 |
46-58 |
74-83 |
|
|
Arbitri: |
CIREGNA DAVIDE di PIACENZA (PC) |
BEVIVINO FRANCESCO di REGGIO EMILIA (RE) |
Note: |
|
|
|
Broetto Virtus
Di Marco 13,
Romeres, Sabbadin 15, Mancini 24, Zonta 8, Braggion 5,
Guevarra 9, Taffara, Sbrocco e Di Fonzo n.e. All. Benetollo |
S.
Bonifacio
Biasi 17,
Pistorelli 19, Zanini 15, Pigato 9, Camata 5, Scala 6,
Monzardo 10, Crestanello 2, Acco e Carlin n.e. All. Schiavo |
|
Dalle prime azioni la
partita sembra essere la
prosecuzione di quella
giocata domenica scorsa
a Forlì con Di Marco a
fare l’Harlem
Globetrotter. Palla a
due vinta dal gigante
Camata nonostante il
gran salto di Sabbadin,
attacco degli ospiti con
conclusione mancata da
Pistorelli, sfera
all’argentino, qualche
palleggio, accelerazione
bruciante, difensore sul
posto e canestro da
sotto, il S. Bonifacio
non finalizza l’attacco
successivo, ed è ancora
Matias a forzare la
penetrazione trovando lo
spazio per inventare un
passaggio al bacio,
guardando dalla parte
opposta, ad un incredulo
Mancini che deve solo
appoggiare la palla al
canestro. Sono trascorsi
meno di 100 secondi e
sul 4 a 0 Schiavo chiama
un minuto di sospensione
che appare precoce, ma
al rientro in campo la
partita diventa tutta
un’altra musica e il
coach dimostra di aver
corretto con una
prontezza sorprendente
l’assetto della sua
squadra. Di Marco viene
affidato alle cure di
Pistorelli che per fare
il suo lavoro non va
tanto per il sottile e
in questo viene favorito
dal metro arbitrale che
concede oltre il dovuto.
Così mentre S. Bonifacio
inizia a macinare il suo
gioco, diretto con
grande maestria da un
ottimo Biasi, la Broetto
si incarta su se stessa
trascinata nella lotta
personale tra il suo
maltrattato play e i
direttori di gara che
pure non si tirano
indietro e a 1’30” dal
termine del quarto gli
fischiano un improbabile
tecnico per simulazione
quando il nostro,
accentuando le
conseguenze di una
spallata del suo
difensore (che pure era
da sanzionare), cade a
terra con eccessiva
platealità, e dopo
nemmeno 30 secondi ne
fischiano un secondo,
per proteste, a coach
Benetollo (in
foto con Di Marco e
Zonta).
Nel frattempo gli
arancioni della bassa
veronese avevano già
preso il largo grazie ad
una pallacanestro
concreta ed efficace
supportata dalle buone
medie al tiro e
soprattutto dalla
precisione nei personali
(8/9 nel quarto, 11/12
all’intervallo lungo,
21/23 al fischio
finale).
Dopo il
4-0 iniziale S.
Bonifacio risale al 4-7
prima che una seconda
conclusione da sotto di
Mancini ricucia (6-7 al
3’), quindi un altro
allungo degli ospiti
(6-12 al 5’) viene
presto annullato da una
nuova penetrazione di Di
Marco e da una bomba di
Braggion (11-12)
che illudono di una
Broetto ancora in
partita. Purtroppo
invece dal sesto minuto
i neroverdi, annebbiati
dal nervosismo e
limitatissimi nelle
rotazioni a causa
dell’assenza delle due
guardie titolari
Pressanto e Sorgente,
non riescono più a
trovare il canestro
mentre gli arancioni
dilagano chiudendo il
primo quarto con un
vantaggio significativo
(11-25).
Una bomba
di Zanini subito bissata
da un’altra di
Pistorelli mandano K-O
la Broetto in apertura
del secondo quarto
portando S. Bonifacio al
+20 (11-31) e chiudendo
di fatto la partita. La
Broetto infatti non
riesce mai a recuperare
l’inerzia dell’incontro,
in verità in qualche
occasione da
l’impressione di poter
finalizzare una rimonta
ma c’è sempre un errore,
spesso clamoroso, un
fischio da parte di una
coppia arbitrale che non
l’ha certo aiutata, o
una conclusione
chirurgica e a volte
anche fortunata, di S.
Bonifacio a chiudere la
porta in faccia capitan
Mancini e compagni.
Significative la bomba
dall’angolo di Biasi
allo scadere dei 24
secondi per il 54-39
dopo un parziale di 8-2
della Broetto che aveva
illuso con un recupero
dal -18 del 22’ al -12,
oppure l’altra tripla di
Pistorelli per il 46 a
59 che ad inizio del
terzo quarto chiariva i
rapporti di forza con
una Broetto che sembrava
voler riprendere
l’inerzia della partita,
infine l’infrazione di
passi non fischiata a
Zanini in occasione del
canestro che riportava
in doppia cifra il
vantaggio esterno dopo
che una tripla di Di
Marco al 36’ sembrava il
suono di tromba della
carica neroverde
(59-67). In conseguenza
all’infrazione non
sanzionata arrivava il
tecnico con espulsione
del d.s. Papa che
mai abbiamo visto uscire
dai gangheri in tal
modo. Erano i due
personali dello stesso
Zanini a chiudere
definitivamente la
partita (59-71).
Prima
della sirena restano da
segnalare un gioco da 3
punti di Biasi che
sfrutta un interferenza
di Mancini e un parziale
di 13 a 6 firmato dallo
stesso capitano (8
punti) e da Sabbadin (5
punti), valido solo per
ridurre il margine
finale sotto la doppia
cifra e per migliorare
le statistiche
individuali.
Alla fine
tanta delusione perché
la partita con S.
Bonifacio rappresenta
l’ennesima sconfitta di
fronte ai propri
supporter (6 su 7 le
battute d’arresto
interne) e soprattutto
l’occasione mancata di
un rilancio che dopo il
largo successo di Forlì
pareva possibile. A
complicare terribilmente
le cose ci hanno pensato
la decisione di Cominato
(improponibile
costringerlo a
rimanere), l’infortunio
di Pressanto e
l’influenza di Sorgente
che forzandoli in
tribuna ha ristretto a 5
i senior di coach
Benetollo che con
l’innesto di Di Marco
sperava invece di
poterne contarne 8. La
partenza con il giovane
Romeres in quintetto ha
palesato l’emergenza
virtussina che
successivamente i
tecnici hanno cercato di
risolvere schierando
Guevarra in play, a
nostro parere l’mvp
neroverde, e Di Marco in
guardia. Da
sottolineare, complice
la presenza in campo
limitata a soli 19
minuti del totem Camata
uscito per 5 falli al
36’, la netta supremazia
ai rimbalzi dei
virtussini con Mancini
(12+1) e Zonta (3+7) su
tutti a catturare ben 40
(28+12) palloni contro i
20 (14+6) degli
avversari
Dal sito
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12a
giornata andata |
TURNO DI RIPOSO |
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Forlì
Gaiotti 20, Ravaioli A. 5, De Fanti 12, Morri
5, Massari 5, Brighi 8, Marisi Gio. 2, Ravaioli R. 3,
Zamagni, Marisi F. 3. All. Chiadini |
Broetto
Virtus
Cominato 3, Pressanto, Sabbadin 15, Mancini
20, Zonta 14, Guevarra 4, Sorgente 18, Di Marco 19, Braggion
4, Di Fonzo 4. All. Benetollo. |
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L’importanza
della partita l’avevamo evidenziata in sede di presentazione
e infatti le prime azioni palesano tanta tensione con errori
e giocate arruffone, il primo strappo è dei padroni di casa
che con una bomba di Morri e una bella conclusione di De
Fanti, il più pericoloso in questa fase, guadagnano l’11 a
6. La Broetto reagisce spinta da due personali e un gioco da
3 punti di Zonta ottimamente imbeccato da Di Marco, alla
fine saranno ben 10 gli assist dell’argentino, e al 7’ la
partita torna in parità (11-11), due canestri di Sabbadin ed
è la Broetto a rilanciare (11-15), Forlì reagisce con 2
bombe e un libero dell’ispirato Gaiotti e il primo quarto si
chiude con una sostanziale parità (20-21).
Anche il quarto successivo viaggia a lungo
sulla parità: 25-25 al 12’, 27-27 al 14’, 32-34 al 16’ dopo
una bomba di Cominato, bissata da un’altra azione da 3 punti
di Zonta che concede un piccolo abbrivio alla Broetto subito
frenato da una bomba di Morri (34-37), ma i virtussini
insistono, Zonta, Di Fonzo e Di Marco segnano per il +9
(34-43) a 2 minuti dall’intervallo. Bastano un paio di
disattenzioni complice il riposo concesso al nuovo arrivato
in neroverde e Forlì chiude riportandosi a contatto (40-43).
Ci vogliono 5 minuti del terzo quarto alla
Broetto per tornare al +9 (50-59) ma nell’altra metà del
quarto l’intensità dei neroverdi è impressionante e i
padroni di casa non riescono a reagire così alla sirena il
vantaggio è dilatato al +23 (52-75).Negli ultimi 10 minuti
Forlì si arrende, segna solo 11 punti, dei quali 6 sono del
solito Gaiotti, contro i 26 dei virtussini che prima della
bomba finale di Francesco Marisi raggiungono il +39 (60-99).
La Broetto ha i 15 secondi finali per provare a superare
quota 100 ma preferisce finire con la palla in mano.
Una Broetto che segna 99 punti non la
ricordiamo da anni, l’innesto di Di Marco ha sicuramente
galvanizzato l’ambiente portando entusiasmo e sicurezza ma
Forlì, pur reduce da 2 importanti successi, è parsa indietro
fisicamente e limitata nelle rotazioni. Questo successo
mantiene quindi una grande importanza perché colto in casa
di una diretta concorrente nella lotta per la salvezza ma
non deve far viaggiare troppo lontano le fantasie.
L’innesto operato dal
d.s. Papa, almeno in questa prima partita, ha centrato tutti
gli obiettivi iniziali facendo lievitare le prestazioni di
tutta la squadra, emblematico il tabellino finale con 20
punti per Mancini (in
foto),
19 per Di Marco, 18 per Sorgente, 15 per Sabbadin e 14 per
Zonta, e pur segnando meno degli altri hanno giocato bene
anche Braggion e Cominato. Inoltre giovandosi della
tranquillità anche i giovani Guevarra e Di Fonzo hanno dato
minuti di qualità.
Nell’entusiasmo del post partita coach
Benetollo riconosce la positività dell’operazione di
rafforzamento “Mathias si è dimostrato un leader, ricordiamo
tra l’altro che ha conosciuto la squadra solo ieri sera, ci
ha dato grande qualità e tranquillità, così tutto è
diventato più facile e abbiamo giocato tutti bene. Peccato
solo per lo strappo di Pressanto che sembra cosa seria e lo
ha costretto a lasciare il campo dopo solo 3 minuti di
gioco. Stasera abbiamo ritrovato tutti il sorriso, abbiamo
fatto delle belle cose con ottima intensità anche in difesa,
adesso ci aspettano 3 partite altrettanto importanti con le
quali chiuderemo il girone di andata. Sabato ci verrà a
trovare S. Bonifacio, quindi andremo a Novellara e infine
ospiteremo la Salus. Se questo largo successo ci facesse
abbassare la tensione faremmo un errore irreparabile, quindi
voltiamo subito pagina e guardiamo avanti con fiducia ma
anche con assoluta concretezza.”
Dal sito
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Broetto Virtus
Cominato 7, Pressanto 11, Sabbadin 11, Mancini, Zonta 7,
Guevarra 7, Sorgente 16, Romeres 6, Braggion 3, Navaglia
n.e. All. Benetollo. |
Cento
Riguzzi 2, Venturili, Tedeschini 15, Passarini n.e., Rorato
14, Nieri 9, Di Trani 14, Rizzatti, Carretti 18, Acquaviva
7. All. Giuliani. |
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Dopo
Cavriago anche Cento
riesce a menare per il
naso la Broetto in casa
propria facendo crescere
a 5 (su 6 - n.d.r.)
il numero delle squadre
che hanno raccolto
bottino pieno nel
palazzetto di via
Rovigo.
La partenza degli ospiti
è subito preoccupante,
bastano 3 minuti e la
coppia Di Trani-Nieri
firma un 0 a 7 che gela
la tribuna. Un canestro
di Cominato (2-7) e una
bomba di Braggion (in
foto)(5-11)
evitano che Cento voli,
poi tocca a Sam Zonta
ricucire lo strappo
prendendosi sulle spalle
tutta le responsabilità
offensiva della sua
squadra e segnando in
questo frangente i 7
punti con i quali
terminerà la partita.
L’aggancio è opera del
giovane Romeres (14-14)
e avviene nell’ultimo
minuto del periodo e
ormai resta il tempo
solo per un libero di Di
Trani che consente a
Cento di chiudere avanti
anche se di misura.
Il primo canestro del
secondo quarto è di
Sorgente (nella
foto in penetrazione)
e da il primo e unico
vantaggio della Broetto
(16-15), subito gli
risponde il capitano
degli avversari Rorato
(16-17 al 12’), con un
tiro libero Sabbadin
riporta la parità
(17-17). A questo punto
coach Benetollo fa
entrare in campo anche
il capitano neroverde
Mancini tenuto finora in
panchina a causa dei
risentimenti per un
lieve infortunio patito
nel corso dell’ultimo
allenamento. Purtroppo
Mancio riesce a giocare
solo 4 minuti e proprio
con il suo ingresso in
campo gli avversari
riprendono il largo con
un parziale di 0 a 10
firmato ancora da Di
Trani con la complicità
fondamentale di Rorato e
Carretti. Solo con Cento
sopra di 10 (19-29 al
16’) la Broetto torna a
segnare, prima Cominato
e poi Sabbadin cercano
di reagire ma la
reazione è debole e il
parziale si chiude con
un passivo pesante
(8-20) e gli ospiti
avanti di 13.
Nel terzo periodo per la
Virtus segnano solo
Guevarra (in
foto marcato da
Acquaviva),
4 punti all’inizio,
Sorgente 8 e Pressanto
4, mentre dall’altra
parte a spingere
sull’acceleratore sono
Carretti e Tedeschini
che siglano
rispettivamente 10 e 9
dei 26 punti con cui
Cento si aggiudica anche
questo intertempo
(19-26) dilatando a 20 i
punti di distacco.
A questo
punto gli ultimi 10
minuti sembrano essere
destinati alle
statistiche, invece
Cento si deconcentra e
Padova con i canestri di
Pressanto, Sabbadin e
Sorgente arriva,
piuttosto
incredibilmente, a 9
punti con più di un
minuto da giocare. Una
schiacciata di Carretti,
il migliore per punti e
valutazione (19 punti
con 7/10 da 2, 4/4 ai
liberi, 5+1 rimbalzi, 19
val.) rimette in chiaro
il rapporto di forze e
Cento coglie con merito
la decima vittoria
consecutiva.
La squadra ferrarese,
sostenuta
dall'incessante canto
dei tifosi del club Old
Lions (in
foto),
si dimostra quadrata e
completa, sicura
protagonista del
campionato è facile
prevederla lottare per
la promozione con
Roveleto, Imola e
Cavriago, quelle che
finora più ci hanno
impressionato. Difficile
pensare che una Broetto
con molti giocatori in
evidente crisi possa
riuscire a farle lo
sgambetto. Le
statistiche premiano le
prove combattive dei
giovani Guevarra e
Romeres ma allo stesso
tempo chiamano in causa
i senior dai quali la
squadra non può
prescindere per riuscire
ad ottenere risultati
positivi.
Domenica
la Broetto si recherà a
Forlì per affrontare una
neopromossa, diretta
concorrente nella lotta
per la salvezza, che
galvanizzata dal
tesseramento del big
Morri sta risollevandosi
dopo un inizio
traumatico. La vittoria
interna della scorsa
settimana con Scandiano
e quest'ultima a Castel
S. Pietro lo stanno a
testimoniare.
Al d.s. Papa e ai
tecnici il compito di
far tornare ai giocatori
la convinzione nei
propri mezzi e di
conseguenza riportare
serenità e positività in
un gruppo che ha dato
segni di eccessivo
nervosismo nonostante
capitan Mancini (in
foto)
e il team manager
Varotto si siano
prodigarsi per
stemperare la tensione.
Proprio in questo
momento è necessario che
tutti remino nella
stessa direzione, in
questa squadra non ci
sono stelle alle quali
aggrapparsi ma la forza
è proprio quella del
gruppo, una coesione che
solo pochi mesi or sono
è stata premiata dai
risultati e che non può
che essere il marchio di
fabbrica anche in questa
stagione
Dal sito
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Padova 1931
Pasqualin 7, Valenti, Righetti 11, Crestani
18, Corradin 12, Sartori 2, Fortunati 3, Spezzamonte 1,
Mussolin 21, Lazzaro 4. All. Tarquini. |
Broetto Virtus:
Cominato 8, Pressanto 5, Sabbadin 13, Mancini
16, Zonta 2, Guevarra, Sorgente 15, Romeres 2, Braggion,
Taffara. All. Benetollo. |
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Parte
malissimo la Broetto che non trova mai il canestro e chiude
il quarto iniziale segnando appena 6 punti (grazie ai
canestri di Cominato, Mancini e Zonta) contro i 19 degli
avversari. Nei dieci minuti successivi le cose cambiano poco
e i neroverdi rientrano negli spogliatoi con il misero
bottino di 19 punti e un -17 che vista la superiorità
dimostrata dagli avversari nella precisione delle
conclusioni e nella serenità con la quale giocano la loro
pallacanestro, lascia poche speranze ai supporter virtussini
arrivati piuttosto numerosi nel vicino palazzetto di Fossò.
Invece al rientro dalla pausa lunga la
Broetto si risveglia, nonostante sia ancora un canestro dei
padroni di casa ad aprire le danze (Mussolin per il 38-19),
e da l’impressione di voler reagire grazie al rinato Pippo
Sabbadin, autore di 11 punti in questo periodo, e a Matteo
Sorgente che di punti ne segna solo uno in meno del
compagno, che finalmente danno manforte al solito capitan
Mancini (7/15 da 2, 2/6 ai liberi, 10+1 rimbalzi 13 di
valutazione).
Così alla sirena dei 30 minuti il ritardo è
quasi dimezzato e soprattutto non sembra più irrecuperabile,
sia per la sua dimensione (-10) che per la volontà di una
squadra che finalmente pare aver ritrovato se stessa sul
campo di gioco.
L’ultimo quarto, grazie a 3 canestri
consecutivi di Mancini, conferma che la Broetto può riuscire
a riagganciare il risultato ma un contestatissimo fallo
intenzionale fischiato a Zonta al 35', nel culmine del
grande sforzo dei virtussini (59-52), viene punito con il
massimo della severità dagli avversari che segnano con
Pasqualin entrambi i personali e chiudono l'azione della
rimessa da metà campo con una bomba di Corradini, riportando
il loro vantaggio alla doppia cifra (64-52) spegnendo le
residue speranze dei neroverdi.
Buoni gli avversari che spesso sono sembrati
copiare le stesse strategie offensive adottate la scorsa
settimana da Cavriago con la palla fatta girare a lungo e la
conclusione, spesso vincente, tirata a filo della sirena dei
24 secondi. Bene Pasqualin in regia e Righetti ma i più
efficaci sono stati un Crestani molto preciso (4/4 da 2, 3/8
da 3, 1/1 ai liberi, 22 di valutazione) e un Mussolin (7/12
da 2, 2/3 da 3, 1/1 ai liberi e 4+1 rimbalzi, 17 di
valutazione) apparso incontenibile per Sam Zonta in cattive
condizioni di salute.
Sabato prossimo arriva a Rubano la capolista
Cento e per la Broetto la serenità e la tranquillità della
scorsa stagione sembrano lontane anni luce.
Dal sito
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8a
giornata andata |
BROETTO VIRTUS |
48 -
66 |
BASKET CAVRIAGO |
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Parziali: |
22-23 |
9-16 |
14-17 |
3-10 |
|
|
|
22-23 |
31-39 |
45-56 |
48-66 |
|
|
Arbitri: |
MENEGALLI FRANCESCO di GREZZANA (VR) |
URPI MATTEO di SEDICO (BL) |
Note: |
|
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Broetto
Virtus
Cominato 5,
Pressanto
12, Sabbadin
6, Mancini
15, Zonta 5,
Guevarra 5,
Sorgente,
Romeres,
Braggion, Di
Fonzo n.e.
All.
Benetollo.
|
Cavriago
Croci 7,
Fantini 8, Cervi 7, Ellero 18, Pezzi 6, Colla 11, Monticelli
L. 3, Tedeschi, Monticelli Lor., Alfano 4, Pellicciari 2.
All. Boni. |
|
Nonostante la serataccia del bomber Cervi (nella foto in atteggiamento amichevole con Pressanto) che a Rubano rovina le sue statistiche segnando solo 7 punti e totalizzando in 20 minuti di gioco un inconsueto -3 di valutazione, Cavriago infligge alla Broetto la peggior sconfitta della stagione, -18 in casa, con i neroverdi che si arrendono nell’ultimo quarto agli avversari senza meritare neppure l’onore delle armi, segnando solo 3 punti nel periodo in cui nelle partite precedenti avevano sempre lottato recuperando ritardi anche pesanti.
E’ stata proprio la mancata reazione che ha deluso maggiormente, così come inizia a preoccupare l’apporto più volte insufficiente in queste prime otto partite di giocatori che sono stati fondamentali nel cammino felice dello scorso anno e il cui contributo è indispensabile anche quest’anno.
Dopo la vittoria ad Ozzano speravamo in un successo che potesse dare un po’ di abbrivio alla squadra ma purtroppo vincere in casa è diventato veramente difficile e se continuerà così la stagione sarà dura fino alla fine.
Intanto si continua a sentire la sterile litania sulla maggior competitività delle squadre del girone D rispetto a quelle trivenete che è tutta da verificare tanto che a fine gara coach Benetollo chiedeva ironicamente come mai Ellero, che l'anno scorso a Udine contro la Broetto non aveva mai vinto, fosse stato uno dei migliori tra gli avversari.
Il primo quarto è combattuto con una partenza forte della Broetto, spinta da Pressanto, a cui risponde presto la coppia Ellero-Cervi che porta per la prima volta avanti Cavriago (9-14), poi ancora avanti i virtussini con Zonta (in foto al tiro mentre Mancini lotta con Ellero) che al 7’ da il 20 a 17, quindi di nuovo Cavriago che finisce il semitempo con il minimo vantaggio (22-23).
Il secondo quarto è quello con il parziale più favorevole per gli ospiti che se lo aggiudicano con 7 punti di margine (9-16), malgrado ciò al rientro dagli spogliatoi la partita sembra ancora tutta da giocare (31-39) anche se dopo il pronti-via Cavriago sgancia due bombe consecutive, la prima del giovane Monticelli, la seconda di Ellero, che tramortiscono i padroni di casa (31-45) in difficoltà a trovare il canestro contro la difesa forte predisposta da coach Boni che in attacco fa giocare i suoi uomini sempre al limite dei 24 secondi riuscendo tra l’altro troppo spesso a colpire dalla lunga sul filo della sirena (8/17 da 3 con un ottimo 47%).
Negli ultimi 10 minuti l’inattesa resa della Broetto che permette agli ospiti di festeggiare la vittoria lasciando spazio sul parquet ai più giovani.
Cavriago ha ben impressionato, Ellero (3/5 da 2, 2/4 da 3, 6/7 ai liberi, 3 rimbalzi, 15 val.) ha confermato le buone impressioni degli anni scorsi, i piccoli Fantini, il migliore dei suoi con 16 di valutazione, e Croci hanno diretto con tranquillità e fermezza la squadra che si è giovata molto del rientro di Colla, un lungo di esperienza, è del 1976, con un ottimo tiro dalla lunga che è stato particolarmente efficace questa sera (2/3 da 2, 2/4 da 3, 5 rimbalzi, 11 val.) consentendo delle buone rotazioni ad una squadra che alla fine ha giostrato 9 uomini sopperendo senza tanti problemi alla serata strana, tanto nervosismo e poca efficacia, del suo uomo migliore.
Nella Broetto a volte Mancini (7/15 da 2, 1/2 ai liberi, 8 rimbalzi, 13 val.) ha dato l’impressione di giocare da solo (in foto attorniato da 5 avversari) e insieme a lui sono stati Pressanto (1/2 da 2, 2/3 da 3, 4/4 ai liberi, 4 rimbalzi, 17 val.) e Zonta (2/7 da 2, 2/3 da 3, 1/2 ai liberi, 9 rimbalzi, 14 val.) gli unici positivi. Da insufficienti a ingiudicabili gli altri con scout inclementi e valutazioni anche negative.
Dal sito
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OZZANO
Poli 16, Grillini 9, Nanni 6,
Risi 7, Sangiorgi ne, Buscemi 2, Loriga 9,
Polombito, Balestri 5, Lupi ne. All. Govoni (tl
10/19). |
BROETTO VIRTUS
Zonta 2, Pressanto 7, Sabbadin 6, Cominato 4,
Braggion 11, Sorgente 11, Mancini 16, Guevarra 2, Taffara
ne, Romeres 3. All. Benetollo (tl 23/27). |
|
Una
Broetto
concentratissima,
indicativo a riguardo
l’85% di percentuale nei
tiri liberi (23/27),
resta a lungo nella scia
di Ozzano e nell’ultimo
giro delle lancette
mette la freccia e
stacca gli avversari con
un guizzo a cui non c’è
possibilità di replica.
La
partita è molto sentita
da entrambe le squadre
anche perché, come
avevamo già sottolineato
in sede di
presentazione, durante
la settimana più voci
avevano dato per
traballante la panchina
di coach Govoni (nella
foto) . Tanta tensione
difficilmente avrebbe
potuto dar vita ad un
incontro piacevole e
infatti non si è visto
un grande spettacolo ma
piuttosto una gara
bruttina, molto
condizionata dalle
difese, con pochi
canestri e quindi con
uno striminzito
punteggio finale.
Nei primi
3 periodi grazie anche
ad un arbitraggio poco
fiscale, Ozzano riesce a
giovarsi della sua
maggiore fisicità
creando un lieve
vantaggio che mantiene
pressochè costantemente
per tutti e tre i primi
periodi, ma alla fine la
grande pressione e i
continui cambi di
schieramento difensivo
della Broetto danno i
frutti sperati mettendo
in difficoltà la fonte
del gioco avversario e
fruttando il parziale di
9 a 20 del quarto finale
che vale l’importante
posta in palio.
Ottimo capitan Mancini
che ha illuminato il
gioco della Broetto
risultando decisivo nei
primi periodi quando
sembrava che gli
avversari potessero
avvantaggiarsi più di
quanto in effetti siano
riusciti, fondamentale
anche l’apporto di due
giocatori che per la
prima volta quest’anno
abbiamo visto giocare ai
loro livelli abituali,
Matteo Sorgente che ha
terminato con 11 punti e
11 di valutazione e
Nicola Braggion
(in foto
al tiro da 3),
anche per lui 11 punti e
2 punti in meno di
valutazione. Positivi
anche Sabbadin e
Pressanto, 6p+8v per il
primo, 7p+6v per il
secondo che pur
soffrendo per tutto il
tempo a causa
dell’infortunio alla
schiena patito contro
Imola e che sembra
lontano dalla
guarigione, è riuscito
comunque a restare in
campo per 20 minuti.
Buono anche il
contributo del giovane
Romeres che ha dato a
coach Benetollo la
possibilità di ulteriori
7 minuti nelle
rotazioni.
Per
Ozzano bene il neo
acquisto Loriga, il
migliore dei suoi con 9
punti e 11 rimbalzi (26
di valutazione, 3 punti
in meno di Mancini che è
stato l’MVP
dell’incontro), al
solito pericoloso Poli
(16 punti con 4/9 da 3)
pur con una valutazione
insufficiente, pesante
l’assenza di Carretta
che avrebbe permesso a
coach Govoni di giovarsi
di una ventina di punti
in attacco e soprattutto
di una rotazione
fondamentale per una
squadra che ha dato
l’impressione di non
avere la profondità
sufficiente per
affrontare con
tranquillità i minuti
finali.
A questo proposito gli
ultimi 60 secondi della
partita di questa sera,
iniziati sul 54 a 55, si
sono chiusi senza che i
padroni di casa
mettessero a referto
nemmeno un punto mentre
la Broetto iniziava
segnando un canestro da
sotto con Mancini
(54-57), seguito da due
liberi di Pressanto
(54-59), subito bissati
da altri due di Sorgente
(in foto)
(54-61) che chiudeva
l’incontro segnando
ancora dalla lunetta
l’uno su due che fissava
l’inclemente parziale di
7 a 0.
Dal sito
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6a giornata andata |
BROETTO VIRTUS |
57 -
64 |
SIGMA IMOLA |
Parziali:
14-14, 17-22,
9-15, 17-13 |
Arbitri:
Ravagnan S. di
Chioggia (VE) e Bergamin F. di Noale (VE) |
Note:
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Broetto Virtus
Guevarra, Sorgente 4, Taffara 2, Cominato 11,
Braggion 5, Zonta 6, Mancini 18, Sabbadin 11,
Pressanto, Romeres ne. All. Benetollo |
Virtus Imola
Porcellini
32, Dalpozzo 6, De Pascale 5, Romboli 3, Curcio, Righini 4,
Zudetich 7, Guglielmo 4, Francesconi 3, Pirazzini ne. All.
Zarifi |
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La
Broetto viene nuovamente
battuta tra le mura di
casa, da dove finora è
uscito sconfitto il solo
S.Lazzaro, e purtroppo
non riesce a sollevarsi
dalla parte bassa della
classifica.
Che Imola non fosse
l’avversario ideale dopo
la, prevedibile, caduta
a Roveleto si sapeva,
così come non era
mistero che per battere
gli uomini di Zarifi era
necessario riuscire a
limitare il trio Romboli,
Porcellini (in
foto affrontato da
Sabbadin)
e Zudetich. In effetti i
neroverdi sono riusciti
almeno parzialmente
nell’intento fermando il
primo dei tre, il play
degli imolesi, che ha
giocato 27 minuti e ha
chiuso la sua partita
ben prima dei minuti
finali segnando solo 3
punti (1/10) con un -6
di valutazione, ma
evidentemente Imola non
è tutta nei suoi 3
moschettieri. Alla metà
del terzo tempo sono
stati infatti Curcio,
Dalpozzo e De Pascale a
dare lo spunto per il
break che si dimostrerà
decisivo nell’economia
della partita,
dimostrando che se il
finalizzatore è
designato e il
rimbalzista pure (10+5
alla fine per Zudetich),
la panchina non è poi
così male.
Bisogna
dire che la Broetto non
è mai riuscita ad
imporre il suo gioco e
Imola ha sempre
conservato l’inerzia
dell’incontro riuscendo
a trottare sempre ai
suoi ritmi, tanto bassi
che Porcellini a volte
ha dato la sensazione di
disputare una partita
amichevole concludendo
la gara con una
freschezza invidiabile
per uno che a 34 anni
gioca 36 minuti segnando
32 punti nonostante gli
venga riservata la
massima attenzione
difensiva. Infatti i
virtussini hanno cercato
in tutti i modi di
fermarlo, inutilmente.
Non bastasse la capacità
di segnare in
sospensione, la guardia
forlivese ha tirato con
grandissima precisione i
tanti liberi frutto dei
falli che gli avversari
sono costretti a
commettere per cercare
di limitarlo ma che
spesso riesce anche a
procurarsi in virtù di
una grande esperienza e
furbizia. Domenica
scorsa ne aveva tirati
19 nella vittoriosa
prova contro Lugo, con
la Broetto ne ha tirati
la metà, ma se nel primo
caso 2 li aveva
sbagliati, con i
neroverdi gli è riuscito
l’en plein.
Per la
Broetto bene Mancini e
Sabbadin, sottotono gli
esterni, complice lo
stiramento che ha
senz’altro limitato un
Pressanto per la prima
volta a referto con la
virgola e solo 2
tentativi in una partita
tutta dedicata alla
difesa. Senza di lui le
responsabilità offensive
si sono concentrate in
particolare nelle
vicinanze del canestro
mentre dalla distanza è
mancata la continuità
necessaria.
La
partita non era iniziata
bene per la Broetto che
in 3 minuti segna un
solo canestro e subisce
subito la vena di
Porcellini che sigla 6
dei primi punti della
sua squadra (2-8 al 3’)
e finirà il periodo con
10 (5/6 da 2 e 0/1 da
3), poi si sveglia
capitan Mancini (3/5 da
2 e 3/4 ai liberi),
mentre Sam Zonta inizia
un confronto senza pause
con il forte Zudetich,
inizia così la rimonta
che porta presto al
sorpasso (11-10 all’8’)
con Imola che però
reagisce e chiude in
pareggio il primo
parziale (14-14).
Nel
secondo quarto coach
Benetollo fa riposare il
Mancio e allora è Pippo
Sabbadin (2/3 da 2, 1/1
da 3, 2/2 ai liberi) a
prendere il testimone e
a guadagnarsi gli
applausi dei presenti,
così la Broetto continua
a misurarsi alla pari
con i forti avversari
(22-22 al 15’, 31-32 al
19’) finche nel minuto
finale, complici un paio
di errori, due liberi di
Righini e il solito
Porcellini portano gli
ospiti negli spogliatoi
con un piccolo vantaggio
(31-36).
Il riposo
sembra aver raffreddato
le polveri delle due
squadre che arrivano
poco prima della metà
del periodo avendo
segnato solo 6 punti
complessivi, con la
Broetto (35-38 al 34’)
che sembra in grado di
riagganciare gli
avversari. Invece la
sostituzione di uno
spento Romboli risveglia
Imola e in pochi minuti
i neroverdi che si
sperava potessero
giovarsi della mancanza
del play titolare, si
sciolgono subendo un
parziale di 5 a 13 e per
la prima volta la strada
che porta alla
conclusione della
partita diventa
veramente in salita.
La
Broetto si gioca molto
in questo incontro e
coach Benetollo nel
corso dell’ultima pausa
breve spinge i tasti
giusti per generare la
reazione dei virtussini
che in poche azioni,
grazie in particolare
alle solite conclusione
dalla lunga di Cominato,
per lui un buon 3/5
nella specialità,
riaccendono le speranze
dei supporter padovani.
Un parziale di 8 a 0 e
dopo meno di 3 minuti la
partita si riapre
(48-51). Purtroppo
dall’altra parte c’è
sempre Porcellini che da
solo uccide la Broetto.
E’ tutto suo il contro
break di 0 a 8 che
riporta a +11 Imola. La
Broetto ancora una volta
non ci sta e a 2’ dalla
sirena accorcia
nuovamente il distacco
arrivando a -4, ma è la
sua ultima reazione
perché Imola non si
disunisce e conclude con
autorità la partita.
Dal sito
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5a giornata andata |
BACKERY CORTEMAGGIORE |
73 -
64 |
BROETTO VIRTUS |
Parziali:
24-17, 20-10,
20-13, 9-24 |
Arbitri:
Fimiani di Ravenna e
Meloni di Salsomaggiore Terme (Pr). |
Note:
Tiri
liberi: Bakery 16/26, Broetto 9/14. Tiri da 3 punti: Bakery 7/20,
Broetto 7/23. Rimbalzi: Bakery 31 (25+8), Broetto 28 (23+5).
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BAKERY ROVELETO
Roselli 8, D’Affuso 15, Angiolini 12,
Antozzi, Valla n.e., Pirolo 4, Zanatta 2, Boni 25, Villa 1,
Giudici 6. All. Petitti. |
VIRTUS
BROETTO PADOVA
Sorgente 6, Taffara, Cominato 7, Romeres,
Sabbadin 13, Braggion 10, Zonta 11, Pressanto 12, Mancini 5,
Guevarra. All. Benetollo. |
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Sono del
temuto e rispettato
(soprattutto dai
direttori di gara!)
Mario Boni i primi punti
dell’incontro, due
personali per un fallo
di Braggion, e alla
sirena del quarto
iniziale, nonostante il
bomber cinquantenne
abbia già segnato 10
punti e D’Affuso non sia
da meno con 9, la
Broetto è sotto solo di
7 grazie ad un grande
Sam Zonta che combatte
senza timore con
chiunque, anche con
SuperMario, e a un
Braggion che è
pericoloso come da tempo
non si vedeva. Nel
periodo successivo i
padroni di casa non
cambiano ritmo e
continuano a macinare il
loro gioco con la
Broetto che appare
sempre più in
difficoltà. Con Boni e
D’Affuso che continuano
a guidare le danze,
segnano anche Roselli,
Pirolo, Villa, Giudici e
alla fine i punti del
parziale per i
piacentini sono 20
mentre per la Broetto il
canestro si stringe e a
segnare sono solo in
quattro, Mancini (3),
Sorgente (2), Sabbadin
(3) e Zonta (2), per un
complessivo di 10 punti.
Così al riposo i
neroverdi sono già sotto
di 17 ma soprattutto c’è
l’impressione che la
partita sia ampiamente
segnata.
Il terzo
quarto conferma le
sensazioni
dell’intervallo con
Roveleto che allunga
spinta anche da un
Angiolini che
stranamente nel primo
tempo non ha scritto
punti nel referto. La
Broetto sembra
sciogliersi e segna solo
13 punti contro altri 20
degli avversari che
dilatano a 24 il margine
e oltretutto possono
giovarsi di una coppia
arbitrale a cui manca la
personalità necessaria
per spegnere le continue
proteste del Mario
nazionale che purtroppo
può giovarsi di quella
"protezione" che avevamo
paventato in fase di
presentazione della
gara.
Come già sabato contro
S. Lazzaro la Broetto
nell’ultimo quarto,
quando ormai non c’è più
nulla da perdere, si
ritrova. Il canestro
della Bakery diventa
improvvisamente largo
come una vasca da bagno.
Sono 3 le bombe di
Pressanto che non
sbaglia più nulla, ma
anche Sabbadin penetra
la difesa di casa che
sembra diventata molle
come il burro e segna 3
canestri di cui l’ultimo
a 5’ dalla fine che
porta a -10 i virtussini.
C’è il tempo per il
miracolo ma una bomba di
Giudici sembra chiudere
definitivamente la porta
(69-56 al 36’). Subito
Cominato riaccende le
speranze segnando
un’altra bomba (69-59),
e buon per Roveleto che
ha un certo Mario Boni.
Sono suoi i punti che
fermano la rimonta.
Prima segna da sotto
(71-59), poi dopo che
Braggion a 2 minuti
dalla fine con un’altra
bomba porta la Broetto a
-9, finalizza due falli
subiti in rapida
successione con due
conseguenti 1/ 2 dalla
lunetta che ridanno
tranquillità ai padroni
di casa e a rendono
inutile la conclusione
da due di Cominato che
serve solo a chiudere a
-9 il parziale finale.
Peccato
che per tre quarti della
gara i virtussini siano
sembrati in balia degli
avversari, poco convinti
di poter giocare la loro
partita sembrando
oltretutto più inesperti
di quanto siano nella
realtà. Roveleto infatti
nei primi 30 minuti è
apparsa più forte, più
intensa, più furba e ha
meritatamente guadagnato
quel margine di 24 punti
che riuscire a
recuperare nell’ultimo
quarto, anche per il
valore e l’esperienza
degli uomini di coach
Petitti, appare più un
ipotesi fantascientifica
che una possibilità
reale.
Alla fine
coach Benetollo guarda
alla sconfitta con
serenità “abbiamo avuto
una bella reazione che
non si può addebitare
solo alla
deconcentrazione degli
avversari. Loro sono
tosti e non regalano
nulla, quindi abbiamo il
merito di non esserci
arresi fino alla fine.
Quella di arrivare in
rimonta nei finali
potrebbe diventare una
nostra caratteristica ma
è chiaro che di fronte
ad avversari con tanto
talento, e purtroppo
nelle prossime giornate
ci aspettano altri di
livello non inferiore,
paghiamo doppio tutte le
nostre problematiche.
Abbiamo giocatori che
sono sotto pressione per
motivi di studio, altri
che hanno problemi
lavorativi o fisici. Se
rispetto a squadre come
Roveleto, Cento, Imola,
soffriamo già di una
certa inferiorità
strutturale non possiamo
certo pensare di
metterle in difficoltà
senza poter contare su
tutti i nostri punti di
forza”.
Il coach
non fa nomi ma è chiaro
che oggi la Broetto ha
pagato caro il fatto che
Mancini non sia mai
entrato in partita, che
Sorgente abbia giocato
ad un livello per lui
certamente
insufficiente, che
Cominato e Guevarra
abbiano patito più del
dovuto la bella prova di
D’Affuso.
Sabato
prossimo arriva a Rubano
la temuta Imola che
guida la classifica
tuttora imbatutta, è
chiaro che “l’organico”
neroverde dovrà essere
in buona salute fisica e
mentale.
Dal sito
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3a giornata andata |
BROETTO VIRTUS |
72 -
80 |
CALLEGARI CASTELLO & MURRI |
Parziali:
21-19, 19-9, 12-17,
20-35 |
Arbitri:
BARBAGALLO
D. (TV) - PAVAN N. (TV) |
Note:
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Broetto
Virtus
Cominato 15,
Sabbadin 8,
Sorgente 6,
Braggion 4,
Zonta 6,
Pressanto
10, Mancini
18, Guevarra
5, Romeres,
Di Fonzo
n.e. All.
Benetollo.
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Castello Murri
Corazza 12, Casagrande 15, Beccari 13, Martelli
13, Belcari 2, Farnè 2, Iattoni 9, Fimiani 10,
Pieri 4, Verdi, Biguzzi n.e. All. Curti. |
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2a giornata andata |
ORTHOS BASKET LUGO |
63 -
67 |
BROETTO VIRTUS |
Parziali:
13-20 29-39 43-52 |
Arbitri:
LATINA M. di Argenta e BIANCHI L. di Rimini |
Note:
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ORTHOS BASKET LUGO
Ruini 8, Montanari 10, Zanoni n.e., Govi 12,
Paluan 5, Bertuzzi 5, Bacchini 5, Negri 16,
Pasquali 3, Sacrdovi. Coach: Ortasi M. T.L. 7/15 |
BROETTO VIRTUS:
Guevarra, Sorgente 13, Cominato 14,
Romers, Braggion 6, Di Fonzo, Zonta 7, Mancini
11, Sabbadin 7, Pressanto 9.
All. Benetollo T.L. 22/25 |
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1a giornata andata |
BROETTO VIRTUS |
58 - 68 |
REGGIO EMILIA 2000 |
Parziali:
18-14 29-24 41-53 |
Arbitri:
Brocca e Ghirardini di Venezia |
Note: tecnico a Benetollo al 25'; spettatori 250
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BROETTO VIRTUS:
Guevarra 2, Sorgente 10,
Taffara, Cominato 10, Braggion 4, Navaglia ne,
Zonta 6, Di Fonzo, Sabbadin 17, Pressanto 9.
All. Benetollo (tl 9/10). |
REGGIO EMILIA 2000:
Grisendi 12,
Gambetti 15, Baidoo 3, Bettelli 5, Teodori 3,
Leonardi 7, Montanari 10, Del Papa 10, Garofoli
3, Manfredelli ne. All. Spaggiari (tl 13/17). |
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