Il Padova 1931 è appena
nato e già la sua navigazione nel mondo
del basket nazionale sta diventando
incerta e perigliosa. La settimana
passata doveva essere quella
dell'annuncio del nuovo allenatore,
invece Giovanni Teso non ha ancora
accettato l'incarico.
Il 49enne tecnico nativo di Eraclea alle
domande dirette sul suo status si
barrica dietro il mantra ripetuto in
maniera quasi compulsiva: «Sono un
allenatore della società Reyer per il
presente e per il futuro». Ammette solo
di aver incontrato Cristiano Calore
(dirigente del Basket Riviera, ma con
futuri incarichi nella società padovana
neonata) e di aver ascoltato una
proposta.
Sui contenuti e i termini di tale
proposta Teso oppone il silenzio
assoluto. Inutile chiedergli se ha posto
delle condizioni o fatto richieste
particolari: il coach ripete solo di
aver ascoltato, non di aver discusso la
proposta. Insomma, che sia solo
strategia del silenzio o cautela nei
confronti di una società che deve ancora
mostrare di avere solide basi, comunque
la creatura voluta dal gruppo di Fossò e
favorita dalla cessione dei diritti da
parte di Roberto Bosello non sembra
avere il vento in poppa.
Comunque sia, la squadra è stata
iscritta al girone C della serie C
dilettanti, ma ancora non si sa con che
organico affronterà il campionato. I
dirigenti stanno sondando parecchi
giocatori, ma finora non hanno ricevuto
risposte esattamente entusiaste; nessuno
coltiva il desiderio primario di giocare
in una squadra a forte rischio
retrocessione e chi ci giocava l'anno
scorso ha per lo più preso altre strade:
Ricky Serena si è accasato a Latina
(serie A dilettanti), Zanovello e
Voltolina a Marghera, Sartori cerca di
andare in A (dove sarebbe ancora un
"under" per una stagione), Cagnin
potrebbe smettere o accasarsi alla
Carvens, dove il carico di allenamenti
sarebbe più gestibile con il suo lavoro.
Insomma, se Teso non dice di sì entro
mercoledì (data indicata dal presidente
Toni Coppola) c'è il rischio di dover
ricominciare da capo a cercare un altro
tecnico (Seno?). Senza un coach che
convinca i giocatori a sposare il
progetto, il mercato estivo del Padova
1931 potrebbe diventare davvero
difficile...
Mentre la Virtus ha già risolto tutto da
tempo e Cittadella sta completando il
roster, resta ancora la Felmac un po’
sulla graticola. Il coach Rebellato però
sembra tranquillo, perché attende che
dalla scrematura della A dilettanti
scendano a cascata giocatori di buona
qualità, che pur di accasarsi possano
accettare contratti accessibili alle
squadre di provincia. Spesso con i
"saldi" di fine mercato si fanno buoni
colpi ed è quello che sperano a Limena.