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Martedì

9 Agosto 2011

Edizione Padova

pag. XX

 

BASKET Dopo De Nicolao in maglia Benetton, altri due padovani in serie A nella prossima stagione

Magro e Italiano, palcoscenici di prestigio


(g.pell.) Dopo Andrea De Nicolao, che torna a calcare i parquet del massimo proscenio in maglia Benetton Treviso (la sua società di appartenenza), e in attesa di una collocazione per Busca, Benfatto e Andreaus altri esponenti del "made in Padova" ad alto livello, due padovani hanno trovato ingaggio nei giorni scorsi: Magro e Italiano.
      Daniele Magro giocherà nella Reyer Venezia, società di Lega2 che detiene il cartellino e che dopo la finale persa sta tentando di essere ripescata in A1 (ma la anche la Commissione d'appello dopo Federbasket ha dato parere negativo). Pivot (2.08, 1987) nato a Piove di Sacco, è "nipote d'arte" (lo zio Gigi, che si mantiene in forma con gli Stingers Old Saccisica, ha giocato a lungo in massima serie): le giovanili iniziate a Piove (ma finite alla Benetton), poi tre anni alla Triveneta tra C e B Dilettanti; le ultime due stagioni ha giocato in A Dilettanti a Fidenza e Trieste (6 punti e 5 rimbalzi l'anno scorso). «Per caratteristiche mi metto al servizio della squadra - si presenta così - Non prendo i tiri principali, e pur non essendo grossissimo, faccio il lavoro sporco. Devo crescere ancora, ma alla Reyer potrò fare esperienza e voglio dimostrare di poter stare in Lega2 anche se, rispetto alla A Dilettanti, è un altro basket».
      In A Dilettanti, ai neopromossi Angels Santarcangelo, approda Nazzareno Italiano: ala-pivot (1.98, 1991), nato a Serra San Bruno in Calabria, ma che si è trasferito in città giocando nel Cmb Orfeo e alla Patavium Petrarca con cui ha raggiunto due finali nazionali giovanili (Bam U14 a Bormio e under 17 a Montecatini); dopo tre anni a Rovigo (uno in C2, due in C1), l'ultima stagione era in B Dilettanti a Empoli (4 punti e 3 rimbalzi in 13') che ne ha acquistato il cartellino. «Ho cominciato in prima media - la presentazione - Prima facevo calcio e poi sono stato invitato a provare la pallacanestro. I momenti più belli? La finale nazionale di Bormio e un episodio di due anni fa, quando con Rovigo abbiamo vinto il derby con il Petrarca grazie a un mio tiro da tre punti allo scadere (era la Virtus in C Dilettanti, ndr). Come giocatore? Ci metto il cuore e do tutto, per il resto lascio giudicare a chi ci verrà a vedere. Obiettivi? Crescere e migliorare per essere di aiuto alla squadra».