Busca e Benfatto scendono di categoria. Entrambi
esponenti del basket padovano
non di "primo pelo" - seppur separati da 13 anni di età
- e l'anno scorso compagni di squadra a Trieste in serie
A Dilettanti, nella stagione alle porte giocheranno in
Divisione Nazionale B (l'ex B Dilettanti o B2). Due le
motivazioni principali alla base della loro scelta: una
indotta, la riforma dei campionati; l'altra personale,
visto che per entrambi si parla di contratti importanti
e adesione a due progetti ambiziosi. Giocheranno infatti
l'uno nella Sebastiani Rieti e l'altro nel Basket Ferrara
2011, formazioni tra le favorite d'obbligo nei
rispettivi gironi C e D; società (o meglio le eredi di
quelle, passate attraverso fallimenti) - detto per
inciso - che appena due stagioni fa disputavano entrambe
il campionato di serie A1.
Leonardo Busca, play "al fosforo" di 39 anni
(1.80, 1972), è assieme a Giorgio Tonzig il simbolo del basket padovano
degli ultimi 20 anni: dopo gli inizi alla Pro Pace e
dopo avere raggiunto l'A2 con la Virtus, ha attraversato
la Penisola in lungo e in largo giocando tra serie A1 (a
Roseto, Messina e Udine) e Lega2; nell'ultima stagione,
arrivato a campionato in corso e fermato da un
infortunio, ha militato appunto a Trieste (5,3 punti e
2,4 assist di media nei 25' di impiego delle 23 gare
disputate). «Ho una veneranda età - scherza - ma solo
per l'anagrafe. Perché in realtà mi sento carico come
agli esordi; forse un segreto della giovinezza
cestistica è quello di rinnovarsi spesso nelle sfide e
io giudico quella di Rieti interessante e ambiziosa.
Fisicamente sono a posto, Rieti mi stuzzica perché è una
piazza dal tifo caldo e competente, la società è
ambiziosa e io ho - chiariamolo - voglia di continuare a
giocare, non vado avanti a passeggiare».
Michele Benfatto, atletica ala-pivot 26enne (2.05,
1985), è uno dei migliori prodotti del settore giovanile
del Patavium Petrarca. Dopo l'esordio proprio con la
società padovana, la sua carriera si era caratterizzata
finora tutta nella terza categoria nazionale (con le
varie denominazioni serie B1, B d'Eccellenza o A
Dilettanti): a Treviglio, Riva del Garda, Forlì e
appunto Trieste nella scorsa stagione (9,5 punti e 5,7
rimbalzi in 21' di impiego). «All'inizio - spiega - ero
un po’ titubante all'idea di scendere di categoria. Poi
però mi hanno parlato del progetto e ne sono rimasto
colpito: ho percepito entusiasmo, voglia di mettersi in
gioco e grande ambizione. Credo ci siano le condizioni
per vivere un'avventura molto stimolante, con
l'obiettivo dichiarato di fare tornare grande il basket ferrarese».