È stata come al solito un'estate sul
parquet per Francesca Dotto, la 18enne playmaker di
Mestrino che da quest'anno tornerà a vestire la maglia
del Fila San Martino. Per lei Mondiale con la Nazionale
under 19 in Cile ed Europeo con l'under 18 in Romania,
per un tour de force da 16 partite in 25 giorni. Due
spedizioni non proprio fortunate, conclusesi entrambe
con un decimo posto, ma comunque da ricordare.
«Il Mondiale è un'esperienza unica, diversa
dall'Europeo - confida Francesca - Noi tutte abbiamo
avuto la possibilità di vedere com'è il basket al di
fuori del nostro Continente, e questo ci ha permesso di
crescere tanto». Tra le soddisfazioni maggiori, la
realizzazione di un desiderio: «Prima di partire, uno
dei miei sogni era giocare contro gli Stati Uniti, e
sono contenta di esserci riuscita. Giocare contro gli
inventori di questo sport è una cosa speciale, ed è
stato veramente bello confrontarsi con loro, che poi
hanno vinto l'oro».
Reduce dal trionfo di un anno fa all'Europeo under
18, la squadra aveva iniziato la rassegna con due
vittorie, poi cos'è successo? «Di certo, la mancanza per
infortunio di alcune giocatrici che erano state
fondamentali un anno fa non ci ha aiutato. Ma le
sconfitte sono dipese anche dall'aver incontrato
formazioni con caratteristiche diverse dalle nostre, che
in Europa non avevamo mai trovato. Penso per esempio
alla fisicità del Canada, che è quella che mi ha colpito
di più, o al differente stile di gioco del Giappone».
A bruciare di più, tuttavia, è stato lo stop con
la Russia, decisivo per l'esclusione dai quarti e
arrivato sciupando un vantaggio di 14 punti: «È stata la
sconfitta più amara per noi, potevamo giocarcela meglio.
Brucia anche il fatto che sia arrivata contro una
squadra europea, che l'anno prima avevamo messo in fila
insieme alle altre».
Conclusa la manifestazione in Cile la domenica, il
giovedì successivo Francesca era già in campo in Romania
assieme alla gemella Caterina, per l'Europeo under 18.
Anche in questo caso però, nonostante la vittoria del
premio Fair Play, l'Italia non è andata oltre il decimo
posto. Risultato che ha lasciato l'amaro in bocca, come
spiega la stessa Caterina: «Un po’ di delusione c'è,
potevamo fare sicuramente meglio. Abbiamo giocato poco
di squadra, probabilmente le nostre avversarie hanno
dimostrato più voglia di vincere».
Lunedì il Fila si ritrova per il primo allenamento
ufficiale in vista della nuova stagione, ma Francesca e
Caterina si aggregheranno al gruppo solo una settimana
più tardi, dopo una meritata vacanza al mare. Le
aspettative però sono già alte. «Credo che sarà un anno
ricco di sfide - spiega Francesca - Non vedo l'ora di
allenarmi con giocatrici più grandi di me, dalle quali
potrò imparare molto. Ci aspetta un anno bello e
impegnativo, sono convinta che potremo fare bene». Le fa
eco Caterina: «La società ha fatto degli ottimi
acquisti, speriamo di mettere in mostra una bella
pallacanestro e di riuscire a stare nelle zone alte
della classifica. E tra gli obiettivi c'è anche quello
di far bene con l'under 19, abbiamo una squadra
fantastica e ci teniamo a riscattarci dopo l'ultimo anno
non positivo».