Rassegna stampa e news

 

 

Lunedì

22 Agosto 2011

Edizione Padova

pag. XVII

SERIE C NAZIONALE

Daniele Rubini, quest’anno coach del Marghera, giudica i roster delle "nostre"

«Il Cittadella può essere la sorpresa»


Tutte le squadre padovane di serie C sono al lavoro per la nuova stagione: oggi si radunano Cittadella e Virtus, mentre Limena e Padova 1931 lo hanno fatto giovedì scorso. I roster sono praticamente completi ed è il momento di analizzare le loro possibilità nella stagione che inizierà fra un mese.
      Lo fa Daniele Rubini, per cinque anni alla guida della Triveneta-Gattamelata, ma che quest'anno allenerà Marghera: «Innanzitutto la divisione in due gironi altera un po’ il giudizio, perché Cittadella e Limena si misureranno con il raggruppamento veneto-friulano, un girone dal livello tecnico non eccelso ma piuttosto omogeneo, con rischi insiti evidenti». 
      Rischi che correrà anche Marghera: «Certo, il primo obiettivo sarà fare prima possibile i punti per la salvezza, per potersi concentrare sullo step successivo, se del caso». Cittadella è una neopromossa, farà fatica? «Hanno cambiato il coach, è arrivato Augusti, bravo ed esperto; il nucleo promozione è rimasto, ma gli innesti di Basso e Zandonà sono importanti. Credo che lotteranno nel gruppone salvezza, ma se manterranno l'abbrivio dal campionato appena vinto potrebbero sorprendere».
      L'Itel ha sofferto parecchio lo scorso anno: «Sì, ma l'arrivo di Vit e Vio mi sembra fondamentale, sono giocatori esperti e di valore. Credo che non ripeteranno gli errori dello scorso anno, la squadra è bene amalgamata e ora anche vaccinata».
      Padova 1931 e Virtus dovranno invece misurarsi con il girone emiliano: «Situazione più delicata, lì si gioca un basket tecnico e veloce e le squadre sono sempre molto forti; non per nulla le neopromosse fanno poi grandi stagioni in serie B».
      Il Padova 1931 sembrava il vaso di coccio all'inizio del mercato: «Ma hanno un coach (Teso, ndr) di categoria superiore, un valore aggiunto. Hanno assemblato un primo quintetto valido, poi ci sono giovani da valorizzare. Hanno la consapevolezza di partire in salita, quindi saranno subito al massimo, il che sarà un vantaggio».
      Infine la Broetto, reduce da una grande stagione: «Strepitosa direi. Secondo me però sono rimasti un po’ spiazzati dalla collocazione nel girone D, alcuni riferimenti sono cambiati. Potrebbero trovare delle difficoltà, ma in quel caso Franco Bernardi farebbe vedere che è ancora il migliore dirigente del basket padovano. Sono curioso di vedere all'opera i loro giovani, ad esempio Di Fonzo, mentre Visentin è già una certezza».