Siauliai (Lituania) - L'Italia perde
80-68 contro la Serbia nel primo impegno all'Eurobasket
2011. Dopo un ottimo avvio gli uomini di Pianigiani
hanno subito il ritorno degli avversari. Il carattere
dimostrato nella terza frazione non basta, i serbi
approfittano della stanchezza dell'italia e vincono il
match.
"Abbiamo disputato una partita vera - commenta Simone
Pianigiani, ct azzurro - contro avversari di assoluto
livello e questo un anno fa non era per niente scontato.
Dopo un buon avvio, andato anche oltre le nostre
migliori aspettative, abbiamo perso il momento della
partita tutti insieme e in quello siamo colpevoli. Nella
seconda frazione abbiamo rallentato e quando ci siamo
fermati non abbiamo raccolto nulla, subendo il loro
fisico e le loro mani addosso. Nel terzo quarto li
abbiamo messi in difficoltà con la zona e negli ultimi
dieci minuti, con un antisportivo e qualche errore di
troppo siamo finiti di nuovo sotto. Dobbiamo essere più
regolari nei 40 minuti; i nostri alti e bassi non li
risolviamo in un giorno ma possiamo provare ad attutire
questo aspetto. Siamo qui per cercare di competere in
ogni partita contro ogni avversario. Dobbiamo continuare
a produrre una buona quantità di tiri in campo aperto e
in transizione e poi avere maggiore costanza. Già da
domani contro la Germania dobbiamo pensare a creare loro
difficoltà in attacco. Sono una squadra con idee chiare
e un sistema di gioco preciso. In questo girone le
partite sono tutti spareggi".
Così Andrea Bargnani: "La differenza tra noi e loro è
che la Serbia gioca 40 minuti con la stessa durezza e la
stessa mentalità. Abbiamo avuto molti alti e bassi nel
corso della stessa partita: prima sopra, poi sotto. Poi
nel terzo quarto abbiamo recuperato quasi venti punti
come se non fosse niente con una squadra come la Serbia:
queste sono le cose positive che ci devono far ben
sperare. Dobbiamo, però, fare altri passi avanti, siamo
ancora fragili mentalmente.
Per la gara di domani contro la Germania prenderei solo
le cose positive, perchè adesso non ci può essere spazio
per la negatività. Dobbiamo essere pronti, perchè
perdendone due, poi avremmo dei problemi. Il reparto
lunghi tedesco è più forte di quello della Serbia;
Nowitzki ha un talento che i serbi non hanno. Sarà
ancora più difficile marcarli. Dovrà essere un lavoro di
squadra, un lavoro dove gli esterni ci dovranno
aiutare".
Vice campione d'Europa in carica e quarto posto al
Mondiale 2010. Questo è il biglietto da visita con cui
si presenta la Serbia al terzo campionato europeo della
sua storia dopo la separazione dal Montenegro nel 2006.
La squadra del pluridecorato Dusan Ivkovic (tre Ori e un
Argento continentali, un Oro mondiale e un Argento
olimpico) ha nell'asse play-pivot il suo punto di forza.
Milos Teodosic e Nenad Krstic sono tra i migliori
interpreti al mondo nei rispettivi ruoli. Manca Novica
Velickovic e di certo per i serbi non è una buona
notizia. Nemanja Bjelica e Marko Keselj non sono al
massimo ma Ivkovic li ha voluti con sè a tutti i costi.
Non brillantissimo il percorso di avvicinamento
all'Europeo: nessuno scalpo eccellente e 3 sconfitte
contro Turchia, Germania e Francia.
L'Italia affronta la Serbia per la terza volta nella
storia: doppia sconfitta per gli Azzurri nell'Additional
Qualifying Round del 2008 (64-78 a Cagliari e 52-72 a
Belgrado) e una vittoria ai Giochi del Mediterraneo del
2009 (75-64 a Roseto degli Abruzzi).
Gallinari, Mancinelli, Belinelli, Cusin e Hackett:
l'Italia torna all'EuroBasket dopo 4 anni. Mancio rompe
il ghiaccio e Gallinari dalla lunetta confeziona il 4-0
dopo 2 minuti di gioco. La Serbia sbaglia tutti gli
attacchi che propone e allora Hackett entra di forza,
segna e prende fallo: 7-0 con 6:30 sul tabellone. La
Serbia si affida ai tiri da fuori con Tepic e Teodosic
ma l'Italia risponde con Mancio e Gallinari. Entra
Bargnani e Beli trova la prima bomba: 14-8 a due e mezzo
dalla prima sirena. Ivkovic ricorre al timeout ma il
Mago stoppa e il Gallo segna: c'è poco che i serbi
possano fare nel primo quarto, chiuso dall'Italia 18-10.
Il canestro in apertura di seconda frazione di Macvan è
il preludio al primo sorriso di Bargnani: 20-12 dopo un
giro di lancette. Applaude la Siauliu Arena quando
Gallinari intercetta un passaggio serbo e vola a
schiacciare per il 22-14. La Serbia si aggrappa a Macvan
e ad uno strepitoso alley oop chiuso da Perovic su
invito di Markovic, che poi ruba e capitalizza il
pallone del 22-20 (6-0 Serbia).
Dopo la sosta chiesta da Pianigiani Carraretto manda in
lunetta Bjelica che fa 3/3 e sorpassa per la prima volta
l'Italia (23-22 a 5 minuti esatti). La tripla di
Mordente interrompe il digiuno poco prima dell'ennesimo
canestro di Macvan (25-25). Tepic allunga ancora ma
Hackett risponde. E' la Serbia comunque ad avere il
pallino in mano, anche se gli Azzurri non stanno certo a
guardare: il canestro di Cusin vale il 33-29 a 30
secondi dal riposo lungo. Si va negli spogliatoi sul
35-29 Serbia.
Il primo tempo racconta di due squadre che hanno tirato
non benissimo dal campo (9/23, 2/10 Serbia; 10/24, 2/9
Italia). La Serbia ha potuto tirare, in 20 minuti, 11
liberi (100%) mentre l'Italia è ferma addirittura al 3/3
del primo quarto.
Gallinari apre le ostilità nel secondo tempo ma le
triple di Tepic e Teodosic più Savanovic mandano in
orbita la Serbia. Il play del CSKA Mosca firma il 45-31
dopo tre minuti di gioco. E' il momento più difficile
per gli Azzurri, che subiscono anche il canestro di
Krstic prima di tornare nuovamente a segnare con l'1/2
del Gallo dalla lunetta dopo 4 minuti. Nuovo timeout per
Pianigiani dopo la schiacciata di Tepic (49-32). L'ala
del Pana si ripete subito dopo dalla distanza (3/4 dopo
25 minuti) ma nel momento peggiore l'Italia dimostra di
avere carattere: gioco da tre del Mago, Hackett,
Carraretto e Belinelli piazzano un 9-0 che avverte la
Serbia: gli Azzurri ci sono (52-43 con 4 da giocare).
Anche Rasic trova la tripla ma è un'altra Italia.
D'improvviso la Siauliu Arena si mette a cantare
"Italia, Italia". Sospinto dal pubblico il Mago sale in
cattedra e porta i suoi addirittura a -4 (55-51 a due
minuti dall'ultima sirena). Per i serbi solo fischi ad
ogni azione. Dall'inferno al paradiso in appena 10
minuti. Questa è l'Italia, che non molla mai e si
appresta ad affrontare l'ultimo quarto con 4 punti da
recuperare (57-53).
L'antisportivo a Gallinari col quale inizia l'ultima
frazione non è il miglior esordio possibile: gli Azzurri
pagano lo sforzo fatto e subiscono un durissimo 11-0 che
di fatto congela la partita. Mancinelli segna dopo 4
minuti ma la Serbia è inarrestabile: Krstic spinge i
suoi di nuovo al + 18 (73-55). Nel finale l'Italia prova
ad accorciare ma ormai gli avversari sono troppo
lontani.
Domani c'è la Germania (ore 20.00 in Italia).
Il tabellino
Serbia-Italia 80-68 (10-18, 25-11, 22-24, 23-15)
Serbia: Teodosic 15 (3/9, 3/6), Tepic 15 (2/4,
3/4), Rasic 5 (0/1, 1/6), Paunic ne, Bjelica 3 (0/1 da
tre), Markovic 2 (1/3, 0/1), Savanovic 5 (1/5, 1/4),
Keselj 7 (1/2, 1/4), Krstic 8 (4/7), Perovic 6 (2/4),
Marjanovic ne, Macvan 14 (6/7) . All: Ivkovic
Italia: Maestranzi (0/3 da tre), Carraretto 2
(1/1), Mancinelli 8 (4/9, 0/2), Bargnani 22 (8/15),
Gallinari 15 (6/8, 0/1), Mordente 3 (1/3 da tre),
Cinciarini, Belinelli 9 (1/4, 1/7), Cusin 2 (1/2),
Datome (0/1 da tre), Renzi ne, Hackett 7 (3/7). All:
Pianigiani
Note
Serbia: T2 20/42; T3 9/26, Tl 13/31; Rimbalzi 38; Assist
22
Italia: T2 24/46; T3 2/17, Tl 14/15; Rimbalzi 33; Assist
8
Arbitri: Christodoulou (Grecia), Drabikovsky (Ucraina),
Ciulin (Romania)
Ufficio
Stampa Fip