Rassegna stampa e news

1 Settembre 2011

 

Mercoledì

31 Agosto 2011

Ufficio Stampa F.I.P.

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EuroBasket. Italia-Serbia 68-80.

Pianigiani: "Partita vera ma troppi alti e bassi"


Siauliai (Lituania) - L'Italia perde 80-68 contro la Serbia nel primo impegno all'Eurobasket 2011. Dopo un ottimo avvio gli uomini di Pianigiani hanno subito il ritorno degli avversari. Il carattere dimostrato nella terza frazione non basta, i serbi approfittano della stanchezza dell'italia e vincono il match. 
"Abbiamo disputato una partita vera - commenta Simone Pianigiani, ct azzurro - contro avversari di assoluto livello e questo un anno fa non era per niente scontato. Dopo un buon avvio, andato anche oltre le nostre migliori aspettative, abbiamo perso il momento della partita tutti insieme e in quello siamo colpevoli. Nella seconda frazione abbiamo rallentato e quando ci siamo fermati non abbiamo raccolto nulla, subendo il loro fisico e le loro mani addosso. Nel terzo quarto li abbiamo messi in difficoltà con la zona e negli ultimi dieci minuti, con un antisportivo e qualche errore di troppo siamo finiti di nuovo sotto. Dobbiamo essere più regolari nei 40 minuti; i nostri alti e bassi non li risolviamo in un giorno ma possiamo provare ad attutire questo aspetto. Siamo qui per cercare di competere in ogni partita contro ogni avversario. Dobbiamo continuare a produrre una buona quantità di tiri in campo aperto e in transizione e poi avere maggiore costanza. Già da domani contro la Germania dobbiamo pensare a creare loro difficoltà in attacco. Sono una squadra con idee chiare e un sistema di gioco preciso. In questo girone le partite sono tutti spareggi".

Così Andrea Bargnani: "La differenza tra noi e loro è che la Serbia gioca 40 minuti con la stessa durezza e la stessa mentalità. Abbiamo avuto molti alti e bassi nel corso della stessa partita: prima sopra, poi sotto. Poi nel terzo quarto abbiamo recuperato quasi venti punti come se non fosse niente con una squadra come la Serbia: queste sono le cose positive che ci devono far ben sperare. Dobbiamo, però, fare altri passi avanti, siamo ancora fragili mentalmente.
Per la gara di domani contro la Germania prenderei solo le cose positive, perchè adesso non ci può essere spazio per la negatività. Dobbiamo essere pronti, perchè perdendone due, poi avremmo dei problemi. Il reparto lunghi tedesco è più forte di quello della Serbia; Nowitzki ha un talento che i serbi non hanno. Sarà ancora più difficile marcarli. Dovrà essere un lavoro di squadra, un lavoro dove gli esterni ci dovranno aiutare".

Vice campione d'Europa in carica e quarto posto al Mondiale 2010. Questo è il biglietto da visita con cui si presenta la Serbia al terzo campionato europeo della sua storia dopo la separazione dal Montenegro nel 2006. 
La squadra del pluridecorato Dusan Ivkovic (tre Ori e un Argento continentali, un Oro mondiale e un Argento olimpico) ha nell'asse play-pivot il suo punto di forza. Milos Teodosic e Nenad Krstic sono tra i migliori interpreti al mondo nei rispettivi ruoli. Manca Novica Velickovic e di certo per i serbi non è una buona notizia. Nemanja Bjelica e Marko Keselj non sono al massimo ma Ivkovic li ha voluti con sè a tutti i costi. Non brillantissimo il percorso di avvicinamento all'Europeo: nessuno scalpo eccellente e 3 sconfitte contro Turchia, Germania e Francia. 
L'Italia affronta la Serbia per la terza volta nella storia: doppia sconfitta per gli Azzurri nell'Additional Qualifying Round del 2008 (64-78 a Cagliari e 52-72 a Belgrado) e una vittoria ai Giochi del Mediterraneo del 2009 (75-64 a Roseto degli Abruzzi). 

Gallinari, Mancinelli, Belinelli, Cusin e Hackett: l'Italia torna all'EuroBasket dopo 4 anni. Mancio rompe il ghiaccio e Gallinari dalla lunetta confeziona il 4-0 dopo 2 minuti di gioco. La Serbia sbaglia tutti gli attacchi che propone e allora Hackett entra di forza, segna e prende fallo: 7-0 con 6:30 sul tabellone. La Serbia si affida ai tiri da fuori con Tepic e Teodosic ma l'Italia risponde con Mancio e Gallinari. Entra Bargnani e Beli trova la prima bomba: 14-8 a due e mezzo dalla prima sirena. Ivkovic ricorre al timeout ma il Mago stoppa e il Gallo segna: c'è poco che i serbi possano fare nel primo quarto, chiuso dall'Italia 18-10. 
Il canestro in apertura di seconda frazione di Macvan è il preludio al primo sorriso di Bargnani: 20-12 dopo un giro di lancette. Applaude la Siauliu Arena quando Gallinari intercetta un passaggio serbo e vola a schiacciare per il 22-14. La Serbia si aggrappa a Macvan e ad uno strepitoso alley oop chiuso da Perovic su invito di Markovic, che poi ruba e capitalizza il pallone del 22-20 (6-0 Serbia). 
Dopo la sosta chiesta da Pianigiani Carraretto manda in lunetta Bjelica che fa 3/3 e sorpassa per la prima volta l'Italia (23-22 a 5 minuti esatti). La tripla di Mordente interrompe il digiuno poco prima dell'ennesimo canestro di Macvan (25-25). Tepic allunga ancora ma Hackett risponde. E' la Serbia comunque ad avere il pallino in mano, anche se gli Azzurri non stanno certo a guardare: il canestro di Cusin vale il 33-29 a 30 secondi dal riposo lungo. Si va negli spogliatoi sul 35-29 Serbia. 
Il primo tempo racconta di due squadre che hanno tirato non benissimo dal campo (9/23, 2/10 Serbia; 10/24, 2/9 Italia). La Serbia ha potuto tirare, in 20 minuti, 11 liberi (100%) mentre l'Italia è ferma addirittura al 3/3 del primo quarto.
Gallinari apre le ostilità nel secondo tempo ma le triple di Tepic e Teodosic più Savanovic mandano in orbita la Serbia. Il play del CSKA Mosca firma il 45-31 dopo tre minuti di gioco. E' il momento più difficile per gli Azzurri, che subiscono anche il canestro di Krstic prima di tornare nuovamente a segnare con l'1/2 del Gallo dalla lunetta dopo 4 minuti. Nuovo timeout per Pianigiani dopo la schiacciata di Tepic (49-32). L'ala del Pana si ripete subito dopo dalla distanza (3/4 dopo 25 minuti) ma nel momento peggiore l'Italia dimostra di avere carattere: gioco da tre del Mago, Hackett, Carraretto e Belinelli piazzano un 9-0 che avverte la Serbia: gli Azzurri ci sono (52-43 con 4 da giocare). Anche Rasic trova la tripla ma è un'altra Italia. D'improvviso la Siauliu Arena si mette a cantare "Italia, Italia". Sospinto dal pubblico il Mago sale in cattedra e porta i suoi addirittura a -4 (55-51 a due minuti dall'ultima sirena). Per i serbi solo fischi ad ogni azione. Dall'inferno al paradiso in appena 10 minuti. Questa è l'Italia, che non molla mai e si appresta ad affrontare l'ultimo quarto con 4 punti da recuperare (57-53).
L'antisportivo a Gallinari col quale inizia l'ultima frazione non è il miglior esordio possibile: gli Azzurri pagano lo sforzo fatto e subiscono un durissimo 11-0 che di fatto congela la partita. Mancinelli segna dopo 4 minuti ma la Serbia è inarrestabile: Krstic spinge i suoi di nuovo al + 18 (73-55). Nel finale l'Italia prova ad accorciare ma ormai gli avversari sono troppo lontani. 
Domani c'è la Germania (ore 20.00 in Italia). 

Il tabellino

Serbia-Italia 80-68 (10-18, 25-11, 22-24, 23-15) 
Serbia: Teodosic 15 (3/9, 3/6), Tepic 15 (2/4, 3/4), Rasic 5 (0/1, 1/6), Paunic ne, Bjelica 3 (0/1 da tre), Markovic 2 (1/3, 0/1), Savanovic 5 (1/5, 1/4), Keselj 7 (1/2, 1/4), Krstic 8 (4/7), Perovic 6 (2/4), Marjanovic ne, Macvan 14 (6/7) . All: Ivkovic
Italia: Maestranzi (0/3 da tre), Carraretto 2 (1/1), Mancinelli 8 (4/9, 0/2), Bargnani 22 (8/15), Gallinari 15 (6/8, 0/1), Mordente 3 (1/3 da tre), Cinciarini, Belinelli 9 (1/4, 1/7), Cusin 2 (1/2), Datome (0/1 da tre), Renzi ne, Hackett 7 (3/7). All: Pianigiani

Note
Serbia: T2 20/42; T3 9/26, Tl 13/31; Rimbalzi 38; Assist 22
Italia: T2 24/46; T3 2/17, Tl 14/15; Rimbalzi 33; Assist 8

Arbitri: Christodoulou (Grecia), Drabikovsky (Ucraina), Ciulin (Romania)

Ufficio Stampa Fip