Vince la Germania 76-62 e per l’Italia si
fa dura. La squadra di Pianigiani interpreta bene la
gara, difendendo forte e limitando quello che molto
probabilmente è il miglior giocatore del mondo: Nowitzki.
E’ stata una gara bella da vedere, combattuta e fisica
in ogni zona del campo. Gli Azzurri hanno creato tanto,
più dei tedeschi, non capitalizzando però al meglio le
occasioni avute.
“Questa sera non ho niente da imputare ai miei giocatori
-spiega Simone Pianigiani, commissario tecnico dell'Italia-
Abbiamo fatto il massimo: abbiamo avuto 12 possessi in
più e abbiamo sporcato le loro percentuali di tiro.
Abbiamo perso perché non siamo abituati a giocare
partite di questo tipo. I ragazzi hanno rispettato in
ogni zona del campo il piano partita.
"Il punteggio finale è bugiardo -continua Pianigiani-
nel senso che non dimostra che la Germania sia più forte
di noi. Il punteggio dice che la Germania ha una
consistenza mentale maggiore della nostra in partite
come questa. Quando era chiaro che avremmo perso loro
hanno continuato a giocare, noi abbiamo mollato. I
tedeschi hanno esperienza e sanno che in un Europeo
anche un punto in più o in meno può contare alla fine.
Abbiamo perso per tanti piccoli dettagli, anche se
abbiamo dimostrato che avremmo potuto vincere. Se
avessimo vinto sarebbe stato positivo per la fiducia, ma
non avrebbe cambiato il fatto che dobbiamo continuare a
crescere per essere a questi livelli”.
Il totem della Germania è Dirk Nowitzki. Dopo averlo
visto trascinare Dallas all’anello NBA adesso i suoi
tifosi lo chiamano solamente MVP. Ma sbaglia chi pensa
che la squadra allenata da Bauermann sia dipendente da
WunderDirk. Lui ne è il leader naturale in campo e fuori
ma attorno al centro nativo di Wurzburg ruota una
formazione compatta, dalle idee chiare e molto concreta,
impreziosita dalla stazza e dalle mani dell’americano
naturalizzato Chris Kaman, 213 cm al servizio dei Los
Angeles Clippers. L’ultima gara dell’Europeo 2007 in
Spagna per gli Azzurri fu proprio contro la Germania:
67-58 per i teutonici e Italia fuori dalle prime otto.
Allora c’erano Belinelli, Mancinelli, Bargnani, Mordente
e Datome. Tra gli avversari ovviamente Nowitzki, poi
Herber, Hamann e Jagla. Complessivamente l’Italia ha
giocato 22 volte contro i tedeschi: 18-4 azzurro a
partire dal successo all’Olimpiade di Berlino nel 1936
(58-16).
Hackett, Gallinari, Cusin, Carraretto e Belinelli. La
prima palla a due è Azzurra. Sblocca Beli ma Nowitzki è
subito in partita (2-2 dopo un minuto di gioco). Il
match è fin da subito molto fisico, soprattutto nel
duello Cusin-Kaman: del numero 12 tedesco il primo
strappo con una giocata di pura potenza che porta la
Germania avanti 7-4 con 6 da giocare. Hackett accorcia e
Cusin vince il faccia a faccia con il lungo dei Clippers,
dando la possibilità a Beli rimettere l’Italia avanti a
metà frazione. La fiammata di Gallinari viene spenta
prima da Nowitzki e poi da Kaman ma il Gallo è
irresistibile quando entra in area e i suoi liberi
ristabiliscono la parità (14-14 al minuto 8). Lotta il
Mago sotto le plance e per i tedeschi non è semplice
trovare un varco: break di capitan Mordente che griffa
il 4-0 con il quale l’Italia chiude avanti il primo
quarto (18-16).
Ad inizio seconda frazione si riaccende il duello
Gallinari-Nowitzki ed è un bel vedere. Dopo un minuto e
mezzo Herber sblocca il punteggio con una tripla ma dopo
il timeout di Pianigiani Mancinelli si invola in
contropiede per la schiacciata del 20-19. La Germania
prova a scappare col gioco da tre di Ohlbrecht ma gli
Azzurri non mollano la presa e ancora con Mancinelli
(rilanciato dalla stoppata del Gallo sullo stesso
Ohlbrecht) segna ancora la parità (22-22 con 6:30 da
giocare).
Mago e Mancio piazzano due triple consecutive per il
28-26 che introduce gli ultimi 3 minuti del primo tempo.
La tripla di Benzing riassorbe il tap-in di Belinelli e
Nowitzki mette 6 punti tra la Germania e l’Italia prima
del rientro negli spogliatoi (36-30 con parzialino
tedesco di 7-0).
Il secondo tempo parte con l’1/2 di Belinelli dalla
lunetta. Gallinari ruba palla e costringe Hamann al
terzo fallo: anche stavolta è 1/2 ma Hackett trova una
tripla pesante dopo il canestro di Benzing. Carraretto
difende alla morte e Gallo ringrazia con un gioco da tre
che porta Nowitzki al terzo fallo e prelude alla bomba
di Beli: l’Italia è di nuovo avanti e per la Germania ci
sono solo i due punticini dell’ala dell’Ulm in quasi 4
minuti di gioco (40-38, 10-2 il parziale azzurro).
Schaffartzik pesca il jolly dalla distanza ma prima Beli
e poi Gallo in contropiede spengono gli entusiasmi della
squadra di Bauermann. La classe infinita di Nowitzki
chiude la terza frazione sul 46-45 Germania.
Ultimi 10 minuti al cardiopalmo. Scatta subito l’Italia
con due canestri del Mago e un contropiede di Mancio:
51-48 dopo due minuti. La Germania reagisce con i suoi
due alfieri e con una tripla di Benzing con meno di 6
minuti da giocare (56-53). Belinelli trova luce nel
cuore dell’area avversaria e infierisce ma Nowitzki e
ancora Benzing fanno male (60-55) con 4 esatti da
giocare. Gallinari esce dal timeout con una bomba che
vale tanto oro quanto pesa ma Kaman è incontenibile. La
tripla di Herber poi è una bastonata alla quale l’Italia
non riesce più a rispondere. Vince la Germania 76-62.
Domani contro la Lettonia (16.45 italiane).
Il tabellino
Italia-Germania 62-76 (18-16, 12-20, 15-10, 17-30)
Italia: Maestranzi ne, Carraretto, Mancinelli 11 (4/6,
1/5), Bargnani 8 (2/9, 1/5), Gallinari 17 (2/11, 2/4),
Mordente 4 (1/2, 0/2), Cinciarini (0/1), Belinelli 15
(5/8, 1/6), Cusin 2 (1/1), Datome ne, Renzi ne, Hackett
5 (1/5, 1/3). All: Pianigiani
Germania: Benzing 14 (4/5, 2/4), Herber 6 (0/1, 2/2),
Hamann (0/1), Schultze, Schaffartzik 11 (2/2, 1/4),
Ohlbrecht 4 (1/3), Schwethelm 3 (0/3, 1/1), Pleiss ne,
Kaman 17 (7/15), Staiger ne, Nowitzki 21 (6/14, 1/1),
Jagla ne. All: Bauermann
Note
Italia: T2 16/43; T3 6/25, Tl 12/17; Rimbalzi 34; Assist
7
Germania: T2 20/44; T3 7/12, Tl 15/20; Rimbalzi 44;
Assist 12
Usciti 5 falli: Belinelli (Ita)
Arbitri: Drabikovsky (Ucraina), Zurapovic (Bosnia
Herzegovina), Geller (Belgio)
Ufficio
Stampa Fip