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Giovedì 29 Settembre 2011 Edizione Nazionale pag. 31 |
TENSIONE Meneghin furioso: «Ci fanno causa? Stop alla trattativa stranieri» Venezia fa litigare il basket Il presidente federale: «Mi sono stufato». Intanto arriva il ciclone Kobe Il paradosso è che nelle ore in cui Kobe Bryant è sbarcato in Italia, per l'evento Nike iniziato ieri a Milano e che prosegue oggi a Roma, il nostro basket era in preda ad una tempesta. Martedì la Legabasket aveva deciso di ricorrere al Tar contro la decisione dell'Alta Corte di Giustizia del Coni, che aveva ammesso la Reyer Venezia in una Serie A divenuta a 17 squadre, a poco più di due settimane dall'inizio della stagione (l'Umana inizierà giocando al Palaverde di Treviso, in attesa dell'adeguamento del "Taliercio"). E poi i club avevano deciso di fare causa anche alla Federazione, rea di non aver rispettato la convenzione, che prevede un numero pari di squadre nel massimo campionato. Il tutto, generato dal pasticcio della wild-card, la regola che permetteva alla penultima di Serie A di salvarsi pagando 500.000 euro. Da Roma, la reazione del presidente federale Dino Meneghin è stata durissima. Supportato dalle dichiarazioni del numero del Coni Giovanni Petrucci («Se è vero che la Lega vuole denunciare la Fip, sappia che questo è un atto di tale gravità che troverà il Coni a fianco della Federazione» ha detto Petrucci), Meneghin ha minacciato di bloccare la trattativa per la nuova convenzione, che entrerà in vigore fra un anno. Fermando la discussione sul numero di stranieri utilizzabili in campionato: «Mi sono stufato – ha detto Meneghin ai microfoni di Radio Sportiva – io a quel tavolo non mi siedo più. Non sto più sotto schiaffo, la wild card l'ha voluta la Lega, ma evidentemente la regola non è stata scritta bene. È un pasticcio creato dalla Lega e non possono accusare la Fip. Andiamo avanti a colpi di ricorsi ed esposti e stiamo a sprecare tempo e soldi nelle aule dei tribunali, invece di progettare qualcosa per migliorare il nostro basket. Ognuno pensa solo al suo orticello». Toni differenti, invece, per la trattativa tra Bryant e la Virtus Bologna. Ieri Kobe ha definito «molto possibile» il ritorno in Italia, Paese in cui è cresciuto quando il padre Joe giocava a Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia. «In Usa non mi capiscono, ma per me giocare in Italia sarebbe un sogno» ha detto la stella dei Los Angeles Lakers, cinque volte campione Nba. «Spero di vedere Bryant qui – ha chiuso Meneghin – il presidente Virtus, Sabatini, ha avuto una splendida idea, sarebbe un colpo incredibile». |