Lunedì

10 Ottobre 2011

Edizione Padova

pag. XXX

DIVISIONE NAZIONALE C

Nel girone C, la neopromossa Borgo San Marco paga ancora dazio, okay l’Itel

Limena di slancio, Cittadella nulla può

La formazione di Rebellato supera l’ostico Latisana,quella di Augusti messa sotto dai Giants Marghera


GIANTS MARGHERA: Liberalato 2, Stzalaistzer 6, Babetto 19, Ruffo 14, Zanovello 11, Bordignon 7, Marini 18, Manente, Rigo 4, Milella. All. Rubini (tl 15/20).
BASKET CITTADELLA: Baracchini 8, Policastri, Pegoraro, Bertaggia 10, Beda 8, Bonamigo 13, D'Onofrio 5, Spader 3, Pasinato, Basso 9. All. Augusti (tl 11/17).
Arbitri: Pavan di Treviso e Urpi di Belluno.
Parziali: 29-17, 45-35, 61-48.
      
(r.a.) Dura la vita da neopromossa. Se ne sta accorgendo il Borgo San Marco, alla terza sconfitta in altrettante partite, e tutte con uno scarto importante. Il -25 rimediato con il Marghera dell'ex coach della Gattamelata Daniele Rubini fa il paio con il -26 dell'esordio a Pordenone, anche se va detto che metà dei punti di scarto sono frutto dell'ultimo quarto, quando la gara era ormai decisa. Il turno di pausa che la squadra di Augusti osserverà la prossima settimana giunge comunque provvidenziale: c'è bisogno di ritrovare la serenità, sperando magari in questi quindici giorni che mancano alla sfida con Oderzo di recuperare anche qualche infortunato.
      Pronti via, e Marghera è già sul 7-0. Poi Bertaggia segna con il fallo, Cittadella si scuote e rientra (13-10 al 5'). È però un altro ex Gattamelata, il 36enne cannoniere Francesco Marini, a propiziare il primo vero allungo: per lui 10 punti già in un primo quarto che Marghera chiude sul 29-18, tirando 8/13 dal campo e 11/11 ai liberi. Difficile resistere concedendo percentuali simili, ma il Borgo San Marco ci prova comunque, riuscendo per un paio di volte a tornare sul -7 nel corso della seconda frazione, salvo poi vedersi sempre ricacciato indietro dalle bombe dei veneziani. Anche nella ripresa il copione non cambia: Marghera è brava a tenere il divario sempre intorno alla doppia cifra, e a dilagare poi nel periodo conclusivo.
 

 

PALLACANESTRO LIMENA: Vit 18, Schievano, Tasca 8, Nanti 7, Vio 19, Volpato 15, Fagiuoli, Ortolan 3, Lovisetto 4, Padovan ne. All. Rebellato (tl 10/10).

PALLACANESTRO LATISANA: Moretuzzo 4, Celotto 7, Martielli, Moretti 7, Franco 11, Castaldo 13, De Simon 3, De Candidi, Deana 18, Franzon. All. Bosini (tl 8/13).
Arbitri: Menegalli di Grezzana e Soriano di Nogara.
Parziali: 19-12, 37-31, 58-47.

(d.p.) Evidentemente la lezione di quindici giorni fa è servita. L’Itel supera di slancio l’ostacolo Latisana, squadra veloce e insidiosa ma piuttosto leggerina, e dopo quasi un anno e mezzo ritrova un record vincente in classifica. Siamo solo alla terza giornata, ma l’impressione è che Rebellato abbia fra le mani una squadra competitiva, che può puntare a qualcosa di più che una semplice apparizione ai play off.
      La gara inizia in sordina e con vari errori, ma Limena ci mette poco a entrare in partita e si porta rapidamente sull’8-2. Vit e Tasca trovano buone penetrazioni, poi è Volpato a prendere possesso dell’area colorata; i friulani sembrano (e sono) in grave difficoltà e il 19-12 del primo quarto sembra perfino stretto vista la differenza in campo.
      Perciò nel secondo periodo coach Bosini schiera un quintetto di piccoli che con la velocità pone qualche problema ai gialloblù e lima il deficit al -5 dell’intervallo.
      Dopo il riposo, però, la differenza torna quella naturale: Latisana deve dare riposo ai titolari e le rotazioni favoriscono il potente roster dell’Itel che riapre la forbice e chiude la terza frazione sul +11. A quel punto c’è solo da gestire il vantaggio, cosa che Limena fa senza problemi. I perni della squadra di Rebellato sono senz’altro Vio, Vit e Volpato: se girano loro anche gli altri danno il meglio. Le prospettive sembrano davvero buone quest’anno.

 

 

Edizione Padova

pag. XXXI

DIVISIONE NAZIONALE C

Nel girone D, una giornata ancora avara di soddisfazioni per le due padovane

Padova 1931 e Virtus il torneo non decolla

La formazione di Tarquini, priva di Mussolin, si arrende al San Bonifacio, quella di Benetollo al Castel San Pietro


SAN BONIFACIO: Biasi 28, Crestanello ne, Monzardo 4, Zanini 17, Pistorelli 12, Pigato, Camata 17, Scala 2, Acco, Maran ne. All. Schiavo (tl 12/13).
BASKET PADOVA: Pasqualin 8, Righetti 18, Crestani 16, Corradini 1, Sartori 17, Rubin, Fortunati 9, Spezzamonte, Lazzaro 1, Pinton ne. All. Tarquini (tl 10/18).
Arbitri: Bergamin di Noale e Barbagallo di Treviso.
Parziali: 27-16, 51-39, 63-52.

(d.p.) Terza sconfitta consecutiva per il Padova 1931, che nel derby veneto di San Bonifacio ha dovuto rinunciare a Dario Mussolin (distorsione alla caviglia), un’assenza pesantissima nell’economia di una squadra che sta ancora cercando se stessa dopo le note disavventure di inizio torneo.
      Finora dalla panchina Tiziano Tarquini ha dovuto gestire l’emergenza e probabilmente così sarà ancora per qualche tempo: la squadra è un po’ disorientata, perché dopo avere fatto la preparazione con un tecnico, ora deve riconvertirsi alle idee del nuovo coach. Questo è normale, ma a fine campionato conteranno solo le vittorie e perciò di tempo non ce n’è moltissimo.
      Gara più intensa ed equilibrata di quanto dica il punteggio finale, ma certo la differenza l’ha fatta tutta il primo quarto. Pensare che al 3’ il punteggio era 5-7 (tripla di Righetti), ma subito dopo Biasi e Camata sono stati protagonisti del break di 12-2 con cui i veronesi hanno ribaltato il match; il +11 con cui San Bonifacio ha chiuso il primo quarto ha segnato la partita.
      Poi Padova ha reagito, arrivando a -2 (33-31) ma successivamente i padroni di casa hanno ancora allungato (53-41) e infine controllato la partita fino al termine. Oltre all’assenza di Mussolin, ha pesato la pessima serata al tiro di Corradini; una nota positiva invece da Sartori, che con 17 punti e 10 rimbalzi ha cercato di arginare lo strapotere dei veronesi sotto canestro.

 

BROETTO VIRTUS: Cominato 15, Sabbadin 8, Zonta 6, Sorgente 6, Braggion 4, Pressanto 10, Mancini 18, Guevarra 5, Romeres, Di Fonzo ne. All. Benetollo (tl 19/25).
CASTEL SAN PIETRO TERME: Fimiani 10, Pieri 4, Beccari 13, Corazza 12, Martelli 13, Biguzzi ne, Iattoni 9, Casagrande 15, Farnè 2, Belcari 2, Verdi ne. All. Curti (tl 15/16).
Arbitri: Barbagallo e Pavan di Treviso.
Parziali: 21-19, 40-28; 52-45.
Note: fallo tecnico a Cominato al 37'.
(g.pell.) Seconda gara stagionale in casa e seconda sconfitta per la Broetto Virtus superata sabato sera a Rubano dal Castel San Pietro Terme. La formazione di Maurizio Benetollo, sospinta da Sorgente, era partita bene (6-2 in avvio di un primo quarto equilibrato) ed era poi andata all'intervallo sul massimo vantaggio, +12 (40-28). La Broetto, dopo avere condotto la gara quasi 37 minuti avendo respinto un primo tentativo di rimonta a metà terzo quarto (42-41 al 25'), quando già ormai vedeva lo striscione del traguardo (sul 68-59 al 35') è stata rimontata e superata in volata dagli ospiti con un parziale di 11-0 che si sono dimostrati più freschi e lucidi (6 triple loro in questa frazione). La squadra bolognese, nelle cui fila in cinque hanno chiuso in doppia cifra, nata quest'estate dall'unione di Pallacanestro Castel San Pietro e Castigliore Murri Basket - due storiche rivali in serie C - non arriva del resto ai 23 anni d'età media.
      Ai padroni di casa, tra i quali un capitan Mancini pienamente recuperato fisicamente e Cominato - che ha subito però un tecnico a 2'50" dalla sirena - sono apparsi in più in forma, resta il rammarico per la grande occasione sciupata. Al tempo stesso però, una costante di queste prime tre giornate, deve iniziare a suonare come campanello d'allarme il fatto che la squadra pur partendo sempre bene subisca poi la rimonta degli avversari nella ripresa.