JATO GROUP-PADOVA 1931 82-66
BASKET SAN LAZZARO: Gianasi 28,
Maccaferri 1, Saccaro, Saccardin 13, Verardi, Rambelli
19, Rossi 4, Capobianco, Lollini 4, Tassinari 13. All.
Bettazzi (tl 29/32).
BASKET PADOVA: Pasqualin 5, Valenti, Righetti 12,
Crestani 17, Corradini 5, Sartori 8, Rubin 2, Fortunati,
Mussolin 11, Lazzaro 6. All. Tarquini (tl 14/17).
Arbitri: Guidi e Bevivino di Reggio Emilia.
Parziali: 19-13, 30-32, 53-49.
(d.p.)
Arriva la quinta sconfitta per il Padova 1931 (la quarta
sul campo), in un avvio di campionato che nonostante
tutti i comprensibili "se e ma" comincia a preoccupare.
Quella con San Lazzaro era una gara importante, perché
si trattava della prima sfida davvero alla portata del
quintetto di coach Tarquini; è finita con un -16 molto
pesante, perché in prospettiva di tratta di uno scontro
diretto che difficilmente potrà essere ribaltato nel
girone di ritorno.
L’avvio non era stato incoraggiante (subito 9-0
per i bolognesi), poi però Mussolin (soprattutto) e
compagni avevano trovato i canestri per risalire la
china e al 6’ due liberi di Pasqualin impattavano a
quota 11. Da quel momento il match proseguiva su un
sostanziale equilibrio e addirittura Padova giungeva al
+6 al 20’, peccato che subisse 4 punti di fila negli
ultimi secondi prima del riposo.
Dopo l’intervallo, Sartori metteva subito un tiro
e due liberi; e dopo una bomba di Crestani i biancorossi
stavano addirittura a +11 (30-41 al 23’). A quel punto
un inspiegabile black out difensivo – come lo definiva
nel dopopartita Tarquini – facilitava rimonta e sorpasso
degli emiliani, che con un break di 23-8 ribaltavano
completamente l’inerzia della gara (53-49). Nell’ultimo
quarto Padova andava completamente in bambola e subiva
un passivo pesante, quasi senza reagire.
Ancora una volta fatale il terzo periodo: Tarquini
ci dovrà lavorare, perché il bisogno di vittoria
comincia a farsi urgente.
ROVELETO-BROETTO VIRTUS 73-64
ROVELETO: Angiolini 12, D'Affuso 16,
Villa 1, Boni 25, Zanatta 2, Valla ne, Giudici 6,
Roselli 8, Pirolo 4, Antozzi. All. Petitti (tl 16/25).
BROETTO VIRTUS: Zonta 11, Mancini 5, Pressanto 12,
Cominato 7, Sabbadin 13, Braggion 10, Guevarra, Sorgente
6, Romeres, Taffara. All. Benetollo (tl 9/14).
Arbitri: Fimiani di Ravenna e Meloni di Parma.
Parziali: 24-17, 44-27; 64-40.
Note: uscito per falli Braggion al 38'.
(g.pell.) La Broetto Virtus esce
sconfitta, ma non sfigura, al cospetto di "Super Mario"
Boni, uno dei giocatori che hanno fatto la storia del
basket padovano (oltre 11mila punti segnati) e che
ancora, nonostante le 48 primavere, continua a
crivellare le retine dei vari palasport: ieri sera
migliore marcatore dell'incontro con 25 punti.
La squadra di Maurizio Benetollo ha avuto l'unico
torto, forse, di non partire con la determinazione
giusta: un po’ di inconscia rilassatezza o forse timore
reverenziale eccessivo al cospetto della "regina" del
girone, indicata come la vera favorita al salto di
categoria. Ben presto, così, i neroverdi si sono
ritrovati sotto nel punteggio: oltre a Boni tra i
padroni di casa, che sanno farsi rispettare (dolce
eufemismo) anche dagli arbitri, finalizzava con
continuità pure Angiolini la manovra bene orchestrata da
D'Affuso (18/38 da due e 7/15 da tre le percentuali di
tiro). La Virtus, che ha chiuso comunque con quattro
giocatori in doppia cifra (e tirato 17/32 da due e 7/23
da tre), tra cui Sabbadin migliore marcatore, dopo
essere scivolata pure a -25 ha avuto finalmente una
grande reazione d'orgoglio: rientrata a -9 ha però
fallito un paio di triple che avrebbero potuto aprire
ben altri scenari all'incontro. Lo si sapeva dalla palla
a due: non era comunque questa la partita da vincere.