BROETTO VIRTUS: Zonta 6, Pressanto,
Sabbadin 11, Cominato 11, Braggion 5, Sorgente 4,
Mancini 18, Guevarra, Taffara 2, Romeres ne. All.
Benetollo (tl 10/14).
IMOLA: Zudetich 7, Porcellini 32, Romboli 3,
Curcio, Guglielmo 4, Francesconi 3, Dalpozzo 6, Righini
4, De Pascale 5, Pirazzini. All. Zarifi (tl 19/24).
Arbitri: Ravagnan di Chioggia e Bergamin di Noale.
Parziali: 14-14, 31-36; 40-51.
(g.pell.)
La Broetto Virtus sta conoscendo sulla sua pelle quanto
competitivo sia il girone D di DNC. E di come non
permetta il lusso di "regalare" giocatori (domenica
l’altra capitan Mancini, questa volta Pressanto rimasto
a secco). La squadra di Maurizio Benetollo, sabato sera
a Rubano, è stata sconfitta da un Imola ancora imbattuto
e capolista virtuale.
Gli ospiti, sospinti dall'all-around
Porcellini secondo marcatore del girone (e migliore
della gara con 32), sono partiti forte portandosi 8-2.
La Broetto però si è riorganizzata subito passando in
vantaggio 11-10. Da qui la gara è proseguita in parità
fino al 15'; l'ultimo vantaggio dei neroverdi, che hanno
chiuso con tre giocatori in doppia cifra (Mancini 18,
Sabbadin e Cominato 11), sul 22-20 a 4'30" dalla fine
del primo tempo. I romagnoli, tentato un primo allungo
(32-26) rintuzzato dai padroni di casa, grazie al break
proprio nell'ultimo minuto sono andati negli spogliatoi
a +5.
Nella ripresa, dopo l'inizio al
rilento (4-2 in 5' per la Broetto), hanno tenuto sempre
l'andatura: +9 sul 44-35. Il nuovo, ultimo acuto
virtussino a inizio ultimo quarto (8-0 per il 48-51 a
7'30"), aveva il potere di illudere i tifosi. Ma
l'immediato contro-break imolese di pari entità, tutto
griffato Porcellini, ha chiuso ogni discorso. A due
minuti dalla sirena, infatti, la Broetto era ancora a
-4; di più, francamente, non riusciva. |
BASKET CITTADELLA: Baracchini 3, Pegoraro
14, Gobbo, Bertaggia 5, Zandonà 9, Beda 2, Bonamigo 14,
D'Onofrio 6, Spader 5, Basso 13. All. Augusti (tl
12/19).
SAN VENDEMIANO: Gherardini 12, Lena 7, Simoni 4,
Pagotto 2, Pavan 8, Pin Dal Pos 10, Vianello 2,
Campodall'Orto, Carpi 16, Brugnera 24. All. Torazza (tl
18/28).
Arbitri: Perabò di Udine e Rivron di Gorizia.
Parziali: 23-23, 44-45, 55-69.
(r.a.)
Non riesce ancora a decollare il campionato del Borgo
San Marco, alla quinta sconfitta in altrettante partite.
Con la forte San Vendemiano i gialloblù hanno disputato
un ottimo primo tempo, confermando i passi avanti fatti
vedere già a Oderzo, ma poi un black out nel terzo
quarto ha vanificato tutto.
Partono bene Pegoraro e compagni
(12-5 al 4'), e se gli ospiti inizialmente rimangono in
partita lo devono soprattutto a uno stratosferico
Brugnera, che chiuderà il primo tempo a quota 21 punti
(alla fine per lui anche 11 rimbalzi e 40 di
valutazione). L'incontro è equilibratissimo, tra il 6' e
il 20' non c'è mai più di un possesso di distanza tra le
due squadre. Al rientro dagli spogliatoi, però, si
decide il match: Gherardini (7 assist) guida i suoi a un
immediato break di 10-2, i padroni di casa vanno in
confusione e sprecano tanti palloni in attacco,
concedendo canestri facili in contropiede. In un attimo
San Vendemiano è a +14 (50-64 al 27'), e di fatto la
gara finisce qui.
Nel dopopartita, qualora ce ne
fosse stato bisogno, la società ha ribadito la piena
fiducia nei confronti dell'allenatore. D'altra parte in
questo avvio gli alibi non sono mancati, dagli acciacchi
al calendario, che finora ha proposto solo avversarie
che stanno nella parte alta della classifica. Verranno
tempi migliori, ma intanto è imperativo rompere il
ghiaccio al più presto. |
PADOVA: Pasqualin 13, Righetti 9,
Crestani 8, Corradini 18, Sartori 6, Rubin, Fortunati,
Spezzamonte, Mussolin 14, Lazzaro. All. Tarquini (tl
22/33)
ROVELETO: Roselli 4, D’Affuso 6, Angiolini 14, Antozzi
ne, D. Valla ne, Pirolo, Zanatta 3, Boni 36, A. Villa,
Giudici 2. All. Petitti (tl 24/30).
Arbitri: Cunico e Urpi.
Parziali: 21-18, 36-29, 52-49.
(d.p.)
Pur in affanno di fronte alla maestà di Supermario Boni
(36 punti, 10/19 dal campo, 14/17 ai liberi, 13 falli
subiti!), questa volta Padova non si fa sfuggire la gara
di mano e conquista finalmente il primo successo della
sua breve storia. Una vittoria meritata e
importantissima perché evita una possibile crisi di
fiducia e fa capire che la squadra c’è e ha le qualità
sufficienti per salvarsi.
Fin dalle prime battute si è capito
il disegno tattico di Tarquini: impossibile fermare Boni,
quindi pressione difensiva feroce sugli altri per
ridurre Roveleto a un solo terminale; e bisogna fare i
complimenti al coach bolognese, perché è andata proprio
così.
Padova si porta subito 12-3, poi
però la Bakery rientra fino al 18 pari (9’); ma il
quintetto biancorosso risponde con un parziale di 11-0 e
poi mena le danze fino al +12 (33-21 al 15’). Prima del
riposo Roveleto recupera qualcosa e chiude a -7.
Dopo l’intervallo parte ancora
forte Padova che arriva rapidamente al massimo vantaggio
della gara (42-29 al 22’). Lo schema ospite è quello di
dare la palla a Boni e affidarsi alle sue invenzioni;
comunque nel terzo quarto si mette in luce anche
Angiolini e la Bakery rimonta in progressione fino al -3
del 30’. Nell’ultimo quarto la gara resta in bilico fino
al quinto fallo di Boni (39’), poi Crestani e compagni
la fanno propria senza esitazioni.
Lapidario il commento di Tarquini a
fine gara: «Una partita che era più facile perdere che
vincere, ma si è visto finalmente dare i primi frutti il
processo di maturazione di una squadra giovane che può
solo migliorare». |
PALLACANESTRO LIMENA: Vit 25, Schievano
12, Tasca 8, Nanti 7, Volpato 19, Fagiuoli 3, Ortolan
13, Lovisetto 4, Padovan ne, Bozzonal ne. All. Rebellato
(tl 15/19).
PIENNE BASKET: Muner 2, Ughi, Galli 14, Colamarino
16, Bosco 9, Crespan 7, Moro 19, Bongobanda 12,
Bovolenta, Varuzza 5. All. Romanin (tl 13/20).
Arbitri: Guarino e Biondi di Trento.
Parziali: 17-28, 41-48, 58-65.
(d.p.)
Sconfitta-beffa per l’Itel che tanto somiglia a quelle
dello scorso campionato: una bomba del lungo Franco Moro
sulla sirena l’ha punita ben oltre i demeriti di una
gara a corrente alternata, in cui la coppia arbitrale di
Trento è stata duramente contestata in campo e sulle
tribune.
Dopo una settimana sofferta, ma che
almeno non ha dato brutte notizie sul fronte infortuni (Ortolan,
Nanti), Limena ha approcciato male la partita con
Pordenone, presentandosi molle e svagata. Ne ha
approfittato senza indugi la Pienne, squadra dinamica
che ha infilato i gialloblù in contropiede e raggiunto
un impeccabile +11 alla fine del primo quarto.
L’Itel ha dato segni di risveglio
nel secondo periodo, nel corso del quale Ortolan ha
finalmente cominciato a dirigere le operazioni e Vit ha
mostrato di sapere anche lui giocare in contropiede; al
riposo il quintetto di Rebellato aveva rosicchiato
qualcosa, riducendo a -7 il deficit sui friulani.
Nella terza frazione Moro e
Colamarino hanno trascinato la Pienne, impedendo a
Limena di avvicinarsi nel punteggio; proteste della
panchina gialloblu per un fallo su Ortolan non
sanzionato come antisportivo.
E un paio di svarioni arbitrali su
Ortolan e Nanti sono stati commessi anche nell’ultima
frazione, ma comunque L’Itel è riuscita a effettuare il
sorpasso al 38’ (78-77). Nel finale Nanti ha sbagliato
un tiro libero e sul possesso successivo Moro ha
abbattuto Limena con il tiro della disperazione. |
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