Lunedì

14 Novembre 2011

Edizione Padova

pag. XXXV

DIVISIONE NAZIONALE C Nel girone D, ancora una sconfitta casalinga per la Broetto Virtus

Padova 1931, quasi una grande impresa

Con la capolista Tramec cede il passo soltanto negli ultimi
secondi, dopo avere condotto una partita di alto livello


BROETTO VIRTUS-CAVRIAGO 48-66

BROETTO VIRTUS: Zonta 5, Pressanto 12, Sabbadin 6, Cominato 5, Braggion, Sorgente, Mancini 15, Guevarra 5, Romeres, Di Fonzo ne. All. Benetollo.

CAVRIAGO: Fantini 8, L. Monticelli I 3, Croci 7, Ellero 18, Pezzi 6, L. Monticelli II, Colla 11, Pellicciari 2, Alfano 4, Boni, Cervi 7. All. Giuliani.
Arbitri: Menegalli e Urpi.
Parziali: 22-23, 31-39; 45-56.

(g.pell.) Casa dolce casa? Il celebre detto non si addice certo alla Broetto Virtus, che quest'anno sul parquet "amico" (ma non troppo, visti i risultati) di Rubano ha vinto finora in una sola uscita su quattro. La sconfitta maturata sabato, giunta al termine di una gara nella quale la Virtus è sempre stata costretta a inseguire, lascia per di più una grande amarezza e quasi un senso di impotenza.
      I neroverdi, che hanno avuto solo capitan Mancini (sceso in campo peraltro senza essersi quasi mai allenato in settimana causa una caviglia malconcia), Pressanto e il solito indomito Zonta su livelli di vera sufficienza, sono rimasti come detto sempre a ruota se si eccettuano due effimeri vantaggio sul 5 a 2 in avvio e sul 20-17 al 7'.
      Lo scarto stesso però, visto anche il tipo di gara in cui il punteggio è rimasto basso (la Broetto Virtus ha tirato con il 30 per cento da 2 e il 31 per cento da tre), si è dilatato in maniera davvero preoccupante a causa della battuta a vuoto accusata dalla squadra padovana tra la fine del primo tempo e l’inizio di ripresa (11 a 2 il parziale degli ospiti sospinti dal friulano Ellero) e poi, come ricordato, nell'ultima frazione: tre punti segnati in dieci minuti o meglio - se si pensa che il libero di Mancini era stato segnato già al 31' - un solo canestro nei restanti nove minuti!

 

PADOVA 1931-TRAMEC CENTO 68-70

BASKET PADOVA: Pasqualin 8, Valenti 2, Righetti 9, Crestani 16, Corradini, Sartori 2, Rubin ne, Fortunati, Mussolin 22, Lazzaro 9. All. Tarquini (tl 16/20).
BASKET CENTO: Riguzzi, Venturoli 3, Rorato 11, Nieri 11, Di Trani 14, Tedeschini 9, Rizzatti ne, Carretti 16, Aspergo ne, Acquaviva 6. All. Giuliani (tl 21/29).
Arbitri: Ghirardini di Mirano e Soriano di Nogara.
Parziali: 19-12, 41-33, 57-51.

(d.p.) Padova mette una grande strizza addosso alla capolista Tramec, ma deve cedere il passo proprio negli ultimi secondi; un peccato, perché la squadra di coach Tarquini ha giocato una partita molto attenta, sfruttando bene le proprie qualità e mettendo ripetutamente in difficoltà gli emiliani. Alla fine ha contato di sicuro la maggiore esperienza e qualità del roster ferrarese.
      Fin da subito si capisce che i biancorossi fanno sul serio: è 8-8 al 4’, ma ci sono 5 punti di Righetti nel successivo parziale di 11-4 che porta alla conclusione del quarto. Nella seconda frazione ci si attende la reazione di Cento, invece dal 30-25 (15’) si va sul 37-27 con 5 punti di Crestani. Al riposo Padova è avanti di 8: miracolo in vista?
      Dopo l’intervallo il Tramec sembra tarantolato e piazza un parziale di 11-2 per il sorpasso (43-44 al 23’); ma Padova reagisce subito e va sul 57-47 (29’). La capolista fa lo sforzo massimo e con un 10-0 raggiunge una nuova parità (34’); c’è ancora uno scatto dei padovani guidati da Mussolin (64-59), poi Di Trani guida la rimonta di Cento e Carretti mette i due liberi decisivi che mantengono immacolato il ruolino di marcia del Tramec.
      Indicativo il commento di Tarquini al termine: «Per le nostre potenzialità, è stata una gara di alto livello. Purtroppo ci è mancato un pizzico di freddezza nel finale; peccato, partite così dobbiamo imparare a vincerle».