ORVA LUGO-PADOVA 1931 74-72
BASKET LUGO: Ruini 9, Montanari 14, Govi
9, Paluan 18, Bertuzzi 5, Legnani 10, Bacchini 9, Negri,
Pasquali, Bazzocchi. All. Ortasi (tl 32/37).
BASKET PADOVA: Pasqualin 12, Valenti, Righetti,
Crestani 11, Corradini 20, Sartori 7, Rubin 1, Fortunati
5, Mussolin 12, Lazzaro 4. All. Tarquini (tl 14/22).
Arbitri: Di Napoli di Modena e Ciregna di
Piacenza.
Parziali: 21-16, 47-34, 62-50.
(d.p.)
Il Padova 1931 esce sconfitto da Lugo, ma c’è il
rimpianto per avere impiegato tre quarti per prendere le
misure all’Orva, squadra giovane e combattiva che ha
saputo costruire la sua vittoria nel primo tempo. I
biancorossi hanno poi tentato la rimonta negli ultimi
10’ e l’hanno solo sfiorata, non riuscendo a portare la
gara al supplementare.
Tarquini aveva preparato un piano
per togliere il temibile centro Negri dal match e la
cosa gli è riuscita; ciò ha lasciato qualche spazio di
troppo sul perimetro e i romagnoli sono stati bravi ad
approfittarne. Ciò nonostante, dal 12-4 iniziale i
padovani ribaltavano la situazione (12-13), ma questo
rimaneva l’unico vantaggio esterno dell’incontro.
Lugo giocava sul ritmo e il metro
arbitrale non aiutava, così al 16’ era 35-25 per i
locali; e prima del riposo 5 punti dalla lunetta di
Paluan fissavano il +13.
Dopo l’intervallo Tarquini giocava
la carta del quintetto giovane e il ritmo forsennato
favoriva Padova, che tornava in partita (49-47 al 25’);
un paio di possessi andavano male e 5 punti di Bacchini
riaprivano la forbice (58-49) fino al +12 del 30’. I
biancorossi non demordevano e con il tiro da fuori
rimontavano fino al 68-65 (38’) e addirittura 72-71 un
minuto dopo. Proprio negli ultimi secondi (sul 74-71)
Pasqualin andava in lunetta, segnava il primo libero e
sbagliava apposta il secondo: il rimbalzo era padovano,
ma Sartori prima e Mussolin poi fallivano il tiro del
pareggio.
BROETTO VIRTUS-CENTO 68-79
BROETTO VIRTUS: Zonta 7, Sabbadin 11,
Sorgente 16, Cominato 7, Braggion 3, Pressanto 11,
Guevarra 7, Romeres 6, Mancini, Navaglia ne. All.
Benetollo (tl 5/13).
CENTO: Nieri 9, Acquaviva 7, Di Trani 14, Carretti
18, Rizzatti 15, Rorato 14, Venturoli, Riguzzi 2,
Tedeschini, Passarini ne. All. Giuliani (tl 25/30).
Arbitri: De Tata di Pordenone e Rivron di Gorizia.
Parziali: 14-15, 22-35; 41-61.
(g.pell.) Momento-no per la Broetto
Virtus. Dopo la sconfitta nel derby, la squadra di
Maurizio Benetollo ospitava sabato sera a Rubano la
capolista imbattuta Cento. E per la terza volta
consecutiva ha dovuto ammainare bandiera bianca in una
classifica che ora, con tre vittorie in dieci giornate
(una sola sul campo amico) si fa deficitaria. I
neroverdi, tra l'altro, hanno pagato dazio alla sorte:
Mancini, infatti, è rimasto in campo appena quattro
minuti.
La Broetto, che nel quintetto
schierava Sorgente e l'ex di turno Braggion in luogo
dell'unico acquisto estivo Pressanto e dello stesso
capitano, ha lottato ma non è riuscita ad arginare la
"regina" del girone seguita da parecchi e rumorosi
tifosi e guidata in campo da Di Trani, una sorta di
Harry Potter dal fisico gracilino e giocatore di
caratura superiore, e dal 40enne Rorato: 7-0 per gli
ospiti in 120"; un nuovo parziale di 10-0 a metà della
seconda frazione per l'allungo; il massimo vantaggio
toccato sul +22 del 61-36 al 29'. I virtussini così
hanno sempre inseguito: impattando una prima volta sul
14-14 grazie a Zonta, che siglava i primi sette punti
dei suoi approfittando della mancanza di un "totem"
d'area tra gli avversari, e del giovane neo-entrato
Romeres; mettendo il naso avanti in avvio di seconda
frazione grazie a Sorgente, con 16 punti il migliore
marcatore neroverde; infine, quando però la gara era già
archiviata, rimontando per ridurre il passivo.