Lunedì

28 Novembre 2011

Edizione Padova

pag. XXXVIII

DIVISIONE NAZIONALE C Nel girone D, la Broetto Virtus si arrende alla imbattuta capolista Cento

Padova 1931,  un vero peccato

Entra troppo tardi in partita a Lugo: negli ultimi secondi
Sartori e Mussolin falliscono il tiro del pareggio


ORVA LUGO-PADOVA 1931  74-72

BASKET LUGO: Ruini 9, Montanari 14, Govi 9, Paluan 18, Bertuzzi 5, Legnani 10, Bacchini 9, Negri, Pasquali, Bazzocchi. All. Ortasi (tl 32/37).
      BASKET PADOVA: Pasqualin 12, Valenti, Righetti, Crestani 11, Corradini 20, Sartori 7, Rubin 1, Fortunati 5, Mussolin 12, Lazzaro 4. All. Tarquini (tl 14/22).
      Arbitri: Di Napoli di Modena e Ciregna di Piacenza.
      Parziali: 21-16, 47-34, 62-50.

     
 
(d.p.) Il Padova 1931 esce sconfitto da Lugo, ma c’è il rimpianto per avere impiegato tre quarti per prendere le misure all’Orva, squadra giovane e combattiva che ha saputo costruire la sua vittoria nel primo tempo. I biancorossi hanno poi tentato la rimonta negli ultimi 10’ e l’hanno solo sfiorata, non riuscendo a portare la gara al supplementare.
      Tarquini aveva preparato un piano per togliere il temibile centro Negri dal match e la cosa gli è riuscita; ciò ha lasciato qualche spazio di troppo sul perimetro e i romagnoli sono stati bravi ad approfittarne. Ciò nonostante, dal 12-4 iniziale i padovani ribaltavano la situazione (12-13), ma questo rimaneva l’unico vantaggio esterno dell’incontro.
      Lugo giocava sul ritmo e il metro arbitrale non aiutava, così al 16’ era 35-25 per i locali; e prima del riposo 5 punti dalla lunetta di Paluan fissavano il +13.
      Dopo l’intervallo Tarquini giocava la carta del quintetto giovane e il ritmo forsennato favoriva Padova, che tornava in partita (49-47 al 25’); un paio di possessi andavano male e 5 punti di Bacchini riaprivano la forbice (58-49) fino al +12 del 30’. I biancorossi non demordevano e con il tiro da fuori rimontavano fino al 68-65 (38’) e addirittura 72-71 un minuto dopo. Proprio negli ultimi secondi (sul 74-71) Pasqualin andava in lunetta, segnava il primo libero e sbagliava apposta il secondo: il rimbalzo era padovano, ma Sartori prima e Mussolin poi fallivano il tiro del pareggio.

 

BROETTO VIRTUS-CENTO   68-79

BROETTO VIRTUS: Zonta 7, Sabbadin 11, Sorgente 16, Cominato 7, Braggion 3, Pressanto 11, Guevarra 7, Romeres 6, Mancini, Navaglia ne. All. Benetollo (tl 5/13).
      CENTO: Nieri 9, Acquaviva 7, Di Trani 14, Carretti 18, Rizzatti 15, Rorato 14, Venturoli, Riguzzi 2, Tedeschini, Passarini ne. All. Giuliani (tl 25/30).
      Arbitri: De Tata di Pordenone e Rivron di Gorizia.
      Parziali: 14-15, 22-35; 41-61.

(g.pell.) Momento-no per la Broetto Virtus. Dopo la sconfitta nel derby, la squadra di Maurizio Benetollo ospitava sabato sera a Rubano la capolista imbattuta Cento. E per la terza volta consecutiva ha dovuto ammainare bandiera bianca in una classifica che ora, con tre vittorie in dieci giornate (una sola sul campo amico) si fa deficitaria. I neroverdi, tra l'altro, hanno pagato dazio alla sorte: Mancini, infatti, è rimasto in campo appena quattro minuti.
      La Broetto, che nel quintetto schierava Sorgente e l'ex di turno Braggion in luogo dell'unico acquisto estivo Pressanto e dello stesso capitano, ha lottato ma non è riuscita ad arginare la "regina" del girone seguita da parecchi e rumorosi tifosi e guidata in campo da Di Trani, una sorta di Harry Potter dal fisico gracilino e giocatore di caratura superiore, e dal 40enne Rorato: 7-0 per gli ospiti in 120"; un nuovo parziale di 10-0 a metà della seconda frazione per l'allungo; il massimo vantaggio toccato sul +22 del 61-36 al 29'. I virtussini così hanno sempre inseguito: impattando una prima volta sul 14-14 grazie a Zonta, che siglava i primi sette punti dei suoi approfittando della mancanza di un "totem" d'area tra gli avversari, e del giovane neo-entrato Romeres; mettendo il naso avanti in avvio di seconda frazione grazie a Sorgente, con 16 punti il migliore marcatore neroverde; infine, quando però la gara era già archiviata, rimontando per ridurre il passivo.