Lunedì

5 Dicembre 2011

Edizione Padova

pag. XXXIX

DIVISIONE NAZIONALE C Nel girone D, una giornata positiva per le due formazioni padovane

Padova 1931 cresce, Broetto sontuosa

La squadra di Tarquini ormai all’altezza della situazione.

Quella di Benetollo stravince, esibendo un super Di Marco


PADOVA 1931-CASTEL SAN PIETRO 70-61

BASKET PADOVA: Valenti 13, Righetti 9, Crestani 9, Corradini 7, Sartori 5, Rubin, Fortunati 8, Mussolin 17, Lazzaro 2, Pinton ne. All. Tarquini (tl 20/24).
      CALLEGARI BASKET: Finiami 3, Pieri 2, Beccari 9, Corazza 12, Martelli 6, Biguzzi 4, Iattoni 11, Verdi 2, Farnè 2, Belcari 10. All. Curti (tl 15/28).
      Arbitri: Perabò di Martignacco e De Tata di Pordenone.
      Parziali: 14-12, 35-28, 57-41.

(d.p.) Quarta vittoria in stagione per Padova, la cui classifica comincia ad avere una consistenza confortante; ma soprattutto il quintetto di coach Tarquini mostra progressi continui e non può più essere considerato quel grosso punto interrogativo che era a inizio stagione. Nelle ultime sei giornate di campionato i padovani hanno perso solo due volte e in entrambe le occasioni il margine è stato di due punti; ciò significa che Mussolin e compagni sono ormai all’altezza della situazione nella categoria. L’unica nota stonata è l’infortunio subìto sabato in allenamento dal play titolare Pasqualin, atteso in settimana da una risonanza (si teme per il legamento del ginocchio).
      La partita ha avuto un andamento piuttosto lineare nel primo tempo, quando Padova ha sostanzialmente appoggiato il gioco su Dario Mussolin. Dopo un primo quarto abbastanza equilibrato, i padovani hanno tentato più volte l’allungo (29-20 al 15’), ma la Callegari è sempre riuscita a rientrare o comunque a non prendere il break taglia gambe; ma il +7 al riposo dava il senso di una partita in controllo. Tanto più che dopo l’intervallo Padova arrivava rapidamente al +13 (43-30 al 23’) e nonostante una parziale rimonta degli ospiti i padovani riallungavano fino al +16 del 30’. La sofferenza arrivava nell’ultimo quarto per la tremenda pressione difensiva di Castel San Pietro, che risaliva fino a 59-55 (37’); ma era una tripla del diciassettenne play Valenti a chiudere i giochi.

 

FORLÌ - BROETTO VIRTUS 63-99

FORLÌ: Gaiotti 20, A. Ravaioli, De Fanti 12, Morri 5, Massari 5, Brighi 8, G. Marisi 2, R. Ravaioli 3, Zamagni, F. Marisi 3. All. Chiadini. Tl: 7/11.
      BROETTO VIRTUS: Cominato 3, Pressanto, Sabbadin 15, Mancini 20, Zonta 14, Guevarra 4, Sorgente 18, Di Marco 19, Braggion 4, Di Fonzo 4. All. Benetollo. Tl: 15/16.
      Arbitri: Fontanini di Modena e Azami di Bologna.
      Parziali: 20-21, 40-43; 52-73.

(g.pell.) La Broetto Virtus batte due colpi. La squadra di Maurizio Benetollo, in quello presentato come uno scontro-salvezza, ha espugnato sabato il campo di Forlì con 36 punti di scarto. E ciliegina sulla torta, ha sfoggiato il suo nuovo acquisto Mathias Nicolas Di Marco, che giunto a Padova giovedì sera e tenuto in serbo dalla dirigenza, ha subito fatto una prestazione strepitosa: 19 punti e 10 assist in 35 minuti.
      Le squadre arrivavano alla sfida con stati d'animo opposti: Forlì reduce da due successi, la Broetto da tre sconfitte. E in campo, specie nelle prime azioni, la tensione è stata palpabile con tanti errori da ambo le parti. Il primo tempo è filato via in equilibrio: in avvio il tentativo di allungo dei padroni di casa (11-6) e poi il +9 virtussino (43-34 al 18') sono stati riassorbiti. Ma nella ripresa la Virtus ha realizzato il capolavoro: di nuovo +9 al 25' (59-50); poi, con una grandissima intensità difensiva, +23 a fine terzo quarto (75-52); infine addirittura +39 (sul 99-60). Grande artefice del successo il play argentino, che pare avere rigenerato la squadra (a parte Cominato uscito dalle rotazioni e Pressanto che ha subìto uno strappo dopo 3'); oltre a Di Marco, infatti, altri 4 neroverdi hanno chiuso in doppia cifra: capitan Mancini e Sabbadin (entrambi 8 rimbalzi), Zonta e Sorgente. La dirigenza virtussina spera di potere ripetere le ottime esperienze dei suoi connazionali Perez e Forray. Se il buon giorno si vede dal mattino, o meglio dalla serata di Forlì...