Lunedì

12 Dicembre 2011

Edizione Padova

pag. XLIII

DIVISIONE NAZIONALE C Nel girone D la Broetto, con le rotazioni azzerate, costretta ad arrendersi

Padova 1931, tonfo con attenuanti

Oltre all’assenza di Pasqualin, forfait di Corradini (mal di schiena) e Sartori in campo con la febbre


PADOVA 1931-SALUS BOLOGNA 43-64

BASKET PADOVA: Valenti 2, Righetti 2, Crestani 5, Corradini ne, Sartori 4, Rubin, Fortunati 2, Spezzamonte 3, Mussolin 20, Lazzaro 5. All. Tarquini (tl 10/21).

SALUS BOLOGNA: Persiani 15, Posani 3, Dalloca 2, Binassi 17, Ziron 8, Venturi 4, Masini 8, Regazzi 2, Barbieri 1, Zanata 4. All. Canè (tl 21/32).
Arbitri: Menegalli di Grezzana e Dori di Mirano.
Parziali: 16-9, 27-25, 33-44.

(d.p.) Tonfo casalingo del Padova 1931, un deciso passo indietro rispetto al trend che si era stabilito nel mese scorso. Ci sono delle scusanti per la pesante sconfitta interna con il Salus: oltre alla ormai conclamata assenza di Pasqualin, durante il riscaldamento coach Tarquini doveva prendere atto del forfait di Corradini, per il suo ormai cronico mal di schiena. E per sovrammercato, anche Sartori era in condizioni precarie e costretto a giocare con la febbre.
      Ciò nonostante, la squadra padovana affrontava la partita con lo spirito giusto e nel primo quarto difendeva con molta volontà, conscia dei propri problemi a fare canestro, chiudendo sul +7. Ciò costava però in termini di falli e Tarquini era presto costretto a rotazioni giocoforza obbligate. Bologna perciò rientrava in partita di prepotenza: dal 24-17 (16’) concedeva a Padova solo una tripla "ignorante" a Lazzaro sulla sirena del riposo.
      E dopo l’intervallo partiva a razzo (12-1 in cinque minuti) portandosi sul 28-37 e prendendo totale possesso del match.
      A quel punto la gara era bella che andata, Padova segnava la miseria di 6 punti in tutto il terzo quarto e subiva un parziale pesantissimo anche nell’ultima frazione (10-20). Fortuna che dopo la partita a Ozzano arriverà una sosta lunga e (si spera) un nuovo play dal mercato per risalire la china che si è fatta di nuovo irta e difficile.

 

BROETTO VIRTUS-SAN BONIFACIO 74-83

BROETTO VIRTUS: Romeres, Sabbadin 15, Mancini 24, Zonta 8, Guevarra 9, Di Marco 13, Braggion 5, Sbrocco, Di Fonzo. All. Benetollo (tl 17/26).
SAN BONIFACIO: Biasi 17, Crestanello 2, Monzardo 10, Zanini 15, Pistorelli 19, Pigato 9, Camata 5, Scala 6. All. Schiavo (tl 21/23).
Arbitri: Ciregna di Piacenza e Bevivino di Reggio Emilia.
Parziali: 11-25, 26-42; 46-58.
Note: uscito per falli Di Marco. Tecnici a Di Marco, Benetollo e al diesse Papa.

(g.pell.) C'era grande attesa per l'esordio casalingo di Mathias Nicholas Di Marco. Attesa in parte ripagata, visto che la prestazione del play italo-argentino è stata discreta (con l'unica pecca di 6 palle perse), ma in una gara purtroppo per la Broetto Virtus senza storia. La formazione di Benetollo, con le rotazioni di fatto azzerate (oltre a Cominato partito in settimana per Cittadella erano assenti Pressanto e Sorgente, l’uno infortunato e l’altro influenzato), ha dovuto ammainare bandiera bianca già tra la fine del primo e l'inizio del secondo quarto.
      Dopo l'avvio confortante dei padroni di casa, con il 4-0 siglato proprio da Di Marco e Mancini, gli ospiti che hanno ribadito la loro leadership veneta nel girone, sospinti da Pigato e Pistorelli mettevano la freccia del sorpasso: doppiando la Virtus al 4' sul 12-6, e poco a poco aumentando il vantaggio. Decisivo il lungo black out dei padroni di casa, durato sei minuti (tra il 5' e l'11') e nel quale hanno subìto un parziale di 19-0 (da 11-12 a 11-31), che chiudeva ogni discorso. Da lì in poi, la Broetto riusciva infatti a portarsi al massimo a una decina di lunghezze e a -7 nel finale. Non di più. Ultimi ad arrendersi, oltre al gladiatorio Zonta (8 punti e 10 rimbalzi), che non ha sfigurato nello scontro diretto con il colosso Camata e a Di Marco, i due "aedi" dell'orgoglio virtussino: capitan Mancini (24 punti e 13 rimbalzi) e Sabbadin, 15 e 7.