Venerdì

23 Dicembre 2011

Edizione Nazionale

pag. 32

 

 

DENTI STRETTI
Kobe Bryant (nella foto, con la palla), domani in partita con la rottura del legamento del polso destro

 

 

 

BASKET Domani il primo round dopo 23 settimane di serrata: Dallas, Miami e Chicago favorite

Nba finalmente al via. Subito tre supersfide

GLI ITALIANI. Bargnani cerca conferme, Gallinari leader, per Belinelli un anno chiave


Il Natale ha salvato la Nba. Teoria ardita, ma percorribile, considerando l'insistenza con cui la Lega ha spinto per preservare i match del 25 dicembre, da sempre una miniera d'oro per il basket a stelle e strisce, un sistema da 4 miliardi di dollari di fatturato annuo. E così, da ciliegina sulla torta del calendario, il giorno di Natale è divenuto il punto di partenza di un 2011-12 che scatta in ritardo a causa della serrata, durata 23 settimane. Trovato l'accordo sul contratto collettivo, la Nba vivrà una stagione accorciata a 66 gare, invece di 82, aperta dalle supersfide di domani: New York-Boston (ore 18, SportItalia2), seguita alle 20.30 (SkySport2) dalla rivincita dell'ultima finale Dallas-Miami, e alle 23 (SkySport2) dalla sfida tra i Los Angeles Lakers – con l'ex ct azzurro Ettore Messina nello staff – e Chicago. La sfida tra il re, Kobe Bryant, e l'mvp dell'ultima stagione, Derrick Rose, anche se Bryant arriva alla stagione senza sorriso: i suoi Lakers non sono tra i favoriti per il titolo, e partono alle spalle di Dallas, Miami, Chicago, forse Oklahoma City del capocannoniere Kevin Durant e la rinnovata New York di Mike D'Antoni. 
      Bryant nel giro di una settimana è stato al centro di tre situazioni negative. I suoi Los Angeles Lakers hanno dovuto rinunciare all'arrivo di Chris Paul, dato che New Orleans (senza proprietario) oggi è gestita direttamente dal commissioner David Stern, che ha voluto evitare la “riunione” di giocatori cinque stelle nelle squadre più competitive. Per questo Paul, miglior passatore Nba, è finito ai parenti poveri di Los Angeles, i Clippers. Che con il nuovo regista hanno subito bastonato i Lakers in precampionato. In una delle due gare, Bryant si è infortunato al polso destro (rottura di un legamento), ma Kobe stringerà i denti e domani sarà in campo per la prima dei Lakers di Mike Brown, visto che coach Phil Jackson ha dato l'addio dopo 11 titoli vinti. In settimana, poi, la moglie di Bryant, Vanessa, ha avviato le pratiche per il divorzio, dicendosi stanca dell'infedeltà del marito. Accusato di scappatelle con 105 donne. Per Bryant, il divorzio potrebbe costare 75 milioni di dollari, metà del patrimonio personale. 
      Lunedi sarà invece la volta degli italiani. Andrea Bargnani (Toronto, dove c'è anche il vice presidente ex Treviso Maurizio Gherardini) vuole confermare l'ultima annata ad oltre 21 punti di media. Come Bargnani per i canadesi, anche Danilo Gallinari – reduce dalla parentesi a Milano - è ormai l'uomo-franchigia dei Denver Nuggets, non a caso ha chiuso il precampionato con 23 punti segnati contro Phoenix. A New Orleans, infine, Marco Belinelli è “orfano” di Chris Paul, amico ancora prima che compagno di reparto. Per Beli è un anno chiave: a fine stagione sarà in scadenza, e si gioca il contratto più importante della carriera Nba.
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