Martedì

3 Gennaio 2012

Edizione Padova

pag. XXVII

 

 

BOSELLO

«Le gradinate
semivuote
e perfino in C
andiamo male»

BASKET Alle spalle un anno disastroso e davanti una situazione assai poco entusiasmante

Giganti senza "testa" fuga dal canestro

Dopo la mancata fusione il movimento regge solo 
con la poderosa base e con le "lupe" di San Martino


Il mondo del basket maschile padovano si lascia alle spalle il 2011, con la netta sensazione che sia stato il proprio «annus horribilis». In altre occasioni vi era stato un declassamento successivo a retrocessioni o a ridimensionamenti di budget e programmi (Fracasso Virtus, Floor Petrarca, Acqua £ Sapone Patavium), ma sempre era subito emersa una società che raccoglieva testimone ed ambizioni.
      Stavolta, dopo la sparizione della Triveneta Gattamelata per le note vicende, il ricambio non è avvenuto. Il massimo che la nostra provincia esprime in questo momento è di schierare quattro formazioni nella odierna serie C (che equivale alla quinta divisione nazionale, è bene ricordarlo), nessuna delle quali con prospettive di vertice; anzi sarà un vero miracolo se si salveranno tutte a fine stagione.
      La grave crisi economica ha avuto un ruolo pesante in questa congiuntura, ma la sensazione è che manchino idee, progetti, volontà di fare «fronte comune» per il rilancio. Il fallimento del protocollo di fusione della scorsa primavera fra Gattamelata, Petrarca e Virtus ne è stata l'ennesima conferma.
      Eppure queste capacità dirigenziali e manageriali non mancano nella nostra provincia: basti pensare alla splendida realtà di San Martino di Lupari, che con lungimiranza e caparbietà ha mostrato come si possa stare in serie A2, e addirittura coltivare ambizioni da sogno.
      Inoltre, se si considera il movimento nel suo complesso, Padova è quasi una potenza a livello nazionale: «Siamo fra le prime cinque realtà italiane - dice il presidente provinciale della Fip, Riccardo Guolo - con una novantina di società, 5mila tesserati e circa 2500 partite disputate ogni anno. Senza contare che abbiamo anche il minibasket (2-3mila praticanti) ed un indotto che coinvolge direttamente oltre diecimila persone. Il problema sta nell'incapacità di esprimere una realtà di punta e i motivi sono tanti; ma il movimento è vivo ed in crescita nonostante tutto».
      Una delle contraddizioni più evidenti sta nell'afflusso di pubblico alle partite: i derby di serie D o fra formazioni delle giovanili riempiono i palazzetti, mentre le gare di serie C nazionale raccolgono spesso meno di 200 spettatori.
      Dopo il fallimento del progetto Gattamelata Roberto Bosello è fuori dalla mischia, ma si è fatto un'opinione poco piacevole della situazione: «Le nostre squadre di serie C vanno male, con l'eccezione di Limena e faranno fatica a salvarsi; nella C regionale abbiamo quattro squadre che vivacchiano a centro classifica. Sponsor e sostenitori stanno fuggendo, perché non ci sono più soldi; le prospettive per il 2012 sono pessime. Sento girare voci di possibili accordi o acquisto di diritti, vedremo. Al momento non riesco proprio ad essere ottimista».