SAN LAZZARO DI SAVENA 98
BROETTO VIRTUS
84
SAN LAZZARO: Lollini 11, Maccaferri 12,
Saccardin 21, Tassinari 3, Rambelli 11, Lollini 11,
Rossi 11, Verardi 3, Gianasi 26, Sgorbati. All. Bettazzi
(tl 21/25).
BROETTO VIRTUS: Pressanto 5, Sabbadin 15, Mancini 17,
Zonta 3, Di Marco 11, Taffara, Romeres ne, Guevarra,
Sorgente 20, Braggion 13. All. Benetollo (tl 17/21).
Arbitri: Bonetti e Toffanin.
Parziali: 22-18, 58-33; 77-58.
(g.pell.)
Seconda trasferta consecutiva e secondo ko in terra
bolognese per la Broetto Virtus. La formazione di
Maurizio Benetollo, ieri sera in un orario abbastanza
insolito (con la palla a due alzata alle 20.30), ha
dovuto cedere le armi sul campo del San Lazzaro di
Savena che era stato battuto all'andata.
I neroverdi, nonostante fossero
tornati al completo grazie al rientro di Pressanto (il
loro rinforzo estivo), si sono sciolti letteralmente. Da
questo punto di vista, fin troppo eloquente il parziale
di 36 a 15 subìto nel secondo quarto. Un quarto nel
quale, colmato con la tripla di Sabbadin quasi
completamente il solco venutosi a creare già sul finire
della frazione precedente (27-25 al 12' dopo essere
stati sul 22-12), hanno subìto due micidiali parziali
ravvicinati dai padroni di casa: prima un 12-0 che li
riportava avanti e poi un 10-0 tutto nell'ultimo minuto
che aveva il potere di tagliare le gambe a capitan
Mancini e compagni. Nella ripresa di fatto non c’è più
stata storia.
Di questi tempi magri, infatti,
praticamente impossibile per la Virtus sperare di
vincere gare sull'onda di chi segna di più: se i
neroverdi sono andati con cinque giocatori in doppia
cifra, con Sorgente migliore in campo (20 punti, 6
rimbalzi e 4 recuperi), San Lazzaro ha chiuso
addirittura con sette (tra questi, incontenibili i due
"piccoli" Gianasi e Saccardin, con 26 e 21 punti
rispettivamente).
ITEL LIMENA
59
GEMINI VENEZIA 56
PALLACANESTRO LIMENA: Vit 10, Schievano,
Tasca 14, Nanti 7, Volpato 13, Boldini ne, Ortolan 3,
Lovisetto 2, Padovan ne, Meggiato 10. All. Rebellato (tl
9/14).
POOL VENEZIA: Cossa 13, Donadon, Pinzan ne, Zatta 12,
Franceschin 7, Vianello 5, Gasparello, Pedron ne, Sartor
14, Blaskovic 5. All. Ferraboschi (tl 20/29).
Arbitri: Latini di Argenta e Azami di Bologna.
Parziali: 16-12, 28-29, 45-40.
(d.p.) L’Itel coglie una vittoria
importantissima e resta agganciata al treno play off.
Pur priva di Fagiuoli (per lui si teme un’infrazione
della tibia e almeno un mese di stop) e con Ortolan
acciaccato per una distorsione rimediata durante il
riscaldamento, Limena supera la Gemini, altra squadra
che in quanto a infortuni non si è fatta mancare niente
quest’anno e che però sabato si è presentata all’Ilaria
Alpi a pieno organico.
Ciò nonostante l’Itel inizia molto
bene, con i canestri del rientrante Vit e di Tasca va
sul 16-8, poi però subisce una mini rimonta nel finale
di quarto e chiude i primi 10’ sul +4. Nella seconda
frazione i veneziani trovano un maggiore equilibrio,
però è sempre Limena a trovare i canestri giusti e
arriva al 26-20 (18’); ma prima del riposo la Gemini ha
una fiammata e piazza un parziale di 9-0 che ribalta il
punteggio all’intervallo.
Il terzo quarto è il tallone
d’Achille dei gialloblù durante la stagione, ma questa
volta il quintetto di Rebellato gioca con grande
concentrazione e fa il break, tanto che al 26’ conduce
43-34. Segue una fase di tanti errori e confusione della
quale Venezia approfitta per ridurre il gap e chiudere a
-5 il periodo. Nell’ultima frazione la Gemini si difende
a zona e mette in difficoltà l’Itel, che infatti cede
terreno; al 37’ arriva il sorpasso (49-50), ma Tasca e
Volpato tengono a galla la barca; e sul 54-54 arriva la
tripla di Nanti che restituisce l’inerzia a Limena e
infine porta alla sofferta ma meritata vittoria.
SIGMA IMOLA 73
PADOVA 1931 64
VIRTUS IMOLA: De
Pascale 4, Romboli 16, Curcio 5, Di Placido, Righini 2,
Di Cillo ne, Zudetich 12, Guglielmo 7, Francescon 3,
Porcellini 24. All. Zarifi (tl 21/26).
BASKET PADOVA: Marra 5, Valenti 6, Righetti 13, Crestani
16, Corradini 5, Rubin, Fortunati, Mussolin 16, Lazzaro
3, Donà ne. All. Tarquini (tl 8/10).
Arbitri: Ciregna di Piacenza e Meloni di Salsomaggiore.
Parziali: 12-13, 32-28, 51-54.
(d.p.)
Settima sconfitta consecutiva per il Padova 1931,
aggravata dal successo esterno di Forlì a Ozzano che
rende ancora più precaria la posizione in classifica dei
biancorossi, i quali domenica dovranno cercare a tutti i
costi una vittoria con il forte San Lazzaro (andata
82-66 per i bolognesi).
Ciò nonostante, si è vista una
squadra ben diversa da quella che aveva perso malissimo
la sfida con San Bonifacio: questa volta il quintetto di
Tarquini se l’è giocata fino in fondo con una buona
prestazione difensiva, anche se continuano le note
dolenti in attacco, dove le bocche da fuoco designate
continuano ad avere la mano fredda: Crestani 6/17,
Mussolin 5/15, Corradini 2/9.
Assente Sartori per i suoi eterni
acciacchi (anche questa volta è la schiena a bloccarlo),
Tarquini ha chiesto ai suoi maggiore applicazione
tecnica e agonistica in fase di non possesso. Ha
ottenuto ciò che voleva, peccato che gli arbitri abbiano
avuto il fischietto facile con Padova, che anche in
questa occasione è stata maltrattata: 14 falli a favore
e 23 contro, con un gap ancora più pesante dalla lunetta
(10 tiri liberi contro 26).
Padova è rimasta in partita fino al
35’ (59-59), poi Porcellini, Zudetich e Romboli hanno
fatto la differenza con un parziale di 14-5 per chiudere
il match. Un solo rammarico: questa squadra in ottobre
era battibile, ma si ricorderà che la gara al San
Lazzaro non fu disputata per una scandalosa decisione
arbitrale.