CENTO-BROETTO VIRTUS 84-78
CENTO: Riguzzi, Carretti 16, Di Trani 30,
Acquaviva 6, Tedeschini 7, Nieri 7, Rorato 5, Venturoli
13, Passarini ne, Rizzati. All. Giuliani (tl 14/19). Da
tre 8/15.
BROETTO VIRTUS: Di Marco 28, Pressanto 22,
Sabbadin 3, Mancini 12, Zonta, Guevarra 4, Sorgente 2,
Taffara, Romeres ne, Braggion 7. All. Benetollo (tl
14/21). Da tre 14/28.
Arbitri: Guidi e Muolo di Reggio Emilia.
Parziali: 20-29, 41-41; 67-58.
(g.pell.)
La Broetto Virtus esce sconfitta, ma con un po’ di
rammarico, dal campo neutro di Castel Guelfo Bolognese
dove ieri sera ha giocato al cospetto della capolista
Cento. La squadra di Maurizio Benetollo, sospinta da Di
Marco e Pressanto (28 e 22 punti) e dopo un avvio
schioppettante, se l'è giocata infatti punto a punto
praticamente per tutta la partita; venendo penalizzata,
di fatto, solo da alcuni episodi: nell'ultimo minuto, ad
esempio, decisivo il canestro fallito banalmente da
sotto che ha poi prodotto una tripla "velenosa" del
piccolo Di Trani vero mattatore dell'incontro. «In
effetti - spiega il coach - sarebbe bastato solo un
pizzico di fortuna in più nel finale. Resto comunque
soddisfatto, se non del risultato quantomeno della
prestazione che conferma il nostro buon periodo. Da
quando siamo tornati al completo, infatti, ce la stiamo
giocando sempre con tutti».
Detto dell'avvio neroverde (29 a 20
il primo quarto) la gara, nella quale entrambe le
squadre sono state supportate da ottime percentuali nel
tiro da tre (8/15 i padroni di casa, 14/28 la Broetto),
ma i lunghi virtussini specie nel primo tempo hanno
pagato dazio a rimbalzo (36 a 18 in totale), è
proseguita "a onde".
Iniziata l'ultima frazione sul -9,
capitan Mancini e compagni non si sono disuniti: a 50"
dalla fine, sul -4 il già ricordato tiro sbagliato da
sotto e la tripla di Di Trani; e sull'82-78, un fallo
antisportivo a Di Marco.
PADOVA 1931-ORVA LUGO 62-80
BASKET PADOVA: Marra 5, Valenti 2,
Righetti 9, Crestani 18, Corradini 5, Rubin 6, Fortunati
3, Mussolin ne, Lazzaro 9, Cosentino 5. All. Tarquini (tl
9/11).
BASKET LUGO: Ruini 8, Montanari 15, Zanoni, Govi
11, Paluan 6, Bertuzzi 8, Legnani 13, Bacchini 5, Negri
14, Scardovi. All. Ortasi (tl 29/35).
Arbitri: Pavan di Giavera e Ghirardini di Mirano.
Parziali: 17-13, 28-31, 47-56.
(d.p.) Pesante koa interno per Padova, le
cui speranze di evitare i playout sono ora ridotte
praticamente a zero. Servirebbero delle imprese fuori
casa, ma l’unica grande ad avere sofferto i biancorossi
è stata fin qui la capolista Cento; dalle altre sono
arrivate solo batoste.
L’ennesima delusione arriva contro
l’Orva Lugo; all’andata Padova aveva perso solo nel
finale, ma poteva contare sulla squadra al completo:
c’era Mussolin (ieri ancora acciaccato e seduto in
panchina) e c’era soprattutto Pasqualin. Sembra
incredibile constatare il peso specifico che il giovane
play aveva nell’economia di questa squadra; ma dopo il
suo infortunio le cose sono andate malissimo e il
quintetto di Tarquini ha racimolato solo due vittorie in
tre mesi.
Per il coach bolognese una domenica
nera, con per di più l’espulsione nell’ultimo quarto per
proteste. Gli arbitri sono stati nella media di quelli
che vengono assegnati alle partite del Padova 1931, cioè
quasi sempre scarsi; purtroppo la società di Fossò
politicamente conta zero e si vede. Ma questa non può
essere una giustificazione, soprattutto dopo partite
come quella di ieri: dopo un buon primo tempo la squadra
è crollata. E con problemi tecnico-tattici non da poco;
basti pensare al girotondo nella posizione di play, dove
Cosentino ha soppiantato Marra, ma di certo non ha fatto
cose indimenticabili. C’è poco da star tranquilli, la
regular season sta per finire e poi ci saranno le
partite per salvarsi..