Lunedì

23 Aprile 2012

sezione Nazionale

pag. 41

 

 

 

Fila, ai playoff si inizia col Marghera


PADOVA Sarà un derby tutto veneto il primo turno dei playoff per il Fila San Martino di Lupari (A/2 femminile). Il perentorio successo di sabato su Biassono (45-62 con un secondo parziale di 4-18) ha infatti confermato il terzo posto in classifica alle Lupe, che chiudono la stagione con 40 punti. La griglia playoff accoppia le padovane di Jacopo Lodde alla Sernavimar Marghera, avversario ostico ma che il Fila ha già azzerato in regular season. Gara 1 è in programma sabato 28 aprile (ore 21) a San Martino di Lupari, gara 2 il mercoledì successivo a Marghera. L’eventuale bella si giocherà di nuovo a San Martino sabato 5 maggio. In Divisione Nazionale C manca ancora una gara al termine della regular season, ma per le padovane arrivano già i primi verdetti. Quello positivo è tutto del Borgo San Marco Cittadella, che al termine di un anticipo combattuto si aggiudica i due punti necessari a garantirsi la matematica qualificazione ai playoff. Un risultato per nulla scontato, se si pensa che l’avvio di stagione aveva condannato il Citta ad un pesantissimo 10-1 nel bilancio sconfitte-vittorie. Contro Montebelluna, Bertaggia e compagni soffrono fino al 33’ (72-72), quando tre bombe danno il via all’allungo decisivo (84-75) che però rischia di non essere risolutorio visto che il fallo sistematico porta gli avversari ad un solo possesso. La brutta sconfitta di Limena contro la diretta concorrente per la salvezza Conegliano complica la posizione dell’Itel: nella prossima giornata i limenesi riposano e devono sperare nei ko di Montebelluna (con cui l’Itel ha lo scontro diretto a sfavore) e Latisana per evitare i playout. Le gare di Broetto Padova e Padova 1931 non hanno invece alcun valore, visto che la prima è già salva e la seconda condannata ai playout. Le due vittorie valgono però per il morale: la Broetto vince di carattere una gara tirata fino all’ultimo canestro, mentre il Padova 1931 strapazza il fanalino Ozzano, grazie a un magistrale Righetti e alla verve del duo Lazzaro-Corradini. Nicola Cesaro