Rassegna stampa e news

 

 

Sabato

9 Luglio 2011

Edizione di Venezia

pag. XXV

REYER verso la A. Ieri l'iscrizione


(Giacomo Garbisa) L'Umana Reyer marcia spedita verso la A.
Dopo che le motivazioni della Commissione Giudicante Nazionale della Federbasket giovedì hanno dato ragione su tutti i fronti agli orogranata tanto da ritenere «decaduta» Teramo dal massimo campionato, ieri la società del presidente Brugnaro ha depositato a Bologna, sede della Lega Basket A, l'iscrizione alla prossima serie A.
Si aggiunge così un altro tassello sul cammino che dovrebbe portare la Reyer nel gotha della pallacanestro italiana, perché lunedì 11 l'assemblea di Lega A delibererà sulle richieste d'ammissione delle 17 squadre che hanno presentato domanda.
Diciassette perché a Teramo, che aveva evitato la retrocessione pagando la wild card da 600mila euro che la Giudicante ha però sentenziato fuori dai limiti previsti (entro il 3 giugno, non il 10), si è ora ufficialmente aggiunta la Reyer.
La delibera dell'assemblea di Lega A precede di un giorno la Corte Federale, secondo grado di giudizio, che dovrà esaminare, sulla base delle motivazioni della Giudicante, l'appello di Teramo.
Cosa può accadere lunedì? L'assemblea di A difficilmente rifiuterà l'ammissione di Teramo visto che non più tardi della scorsa settimana - prima però delle motivazioni della Giudicante - il presidente di Lega Valentino Renzi si era espresso a favore degli abruzzesi; possibile che si dica di sì sia a Teramo che alla Reyer, la ratifica spetterebbe poi al Consiglio federale del 16 luglio; ma può essere anche che la Lega si riservi di aggiornarsi dopo il 13 attendendo la sentenza della Corte Federale. Perché martedì 12, alle 15, Teramo e Reyer dibatteranno l'appello e se l'esito rispecchierà quello della Giudicante il Consiglio federale sarebbe spalle al muro trovandosi costretto ad ammettere gli orogranata in A e decidere il futuro di Teramo: spedirla in Legadue o tenerla con l'allargamento in una A a 18 attraverso un ripescaggio che vede favorita Reggio Emilia?
Difficile che l'eventuale ricorso di Veroli e Barcellona (no alle due promozioni senza che i playoff si siano giocati al meglio delle sette gare) possa avere buon esito perché la frittata non è stata combinata nella dichiarazione d'attivazione della wild card ma nelle procedure di completamento. Comunque non esistono precedenti e la vicenda farà giurisprudenza.
Nel caso di una A a 18 la Legadue ne uscirebbe stravolta: le squadre partecipanti sarebbero Brindisi, Veroli, Barcellona, Scafati, Pistoia, Jesi, Imola, Forlì, Fortitudo Bologna, Brescia con Trapani non ammessa (presentato ricorso) per un ritardo nella documentazione. Per i ripescaggi in lizza Verona, Ostuni, Piacenza, Sant'Antimo, Torino e Capo d'Orlando.

 

BASKET FEMMINILE Parla il dirigente del'Umana

De Zotti furente:

Il Comune ha abbandonato Brugnaro


Non si smorzano le polemiche sulla mancata iscrizione dell'Umana Reyer femminile all'A1. Stavolta a puntare il dito contro l'amministrazione comunale è Roberto De Zotti, direttore generale orogranata. «Dopo tante dichiarazioni ho ritenuto giusto prendere la parola a titolo personale visto che credo di conoscere abbastanza bene come stanno le cose. In tutta questa situazione l'unico ad uscire a testa alta è proprio il presidente Brugnaro - attacca il dirigente, collante fra la «vecchia» femminile e il nuovo progetto di rilancio che partirà dalle giovani -. Quale colpa avrebbe Brugnaro? L'anno scorso il presidente Federbasket Meneghin e il sindaco Orsoni scesero in campo chiedendogli di iscrivere la squadra all'A1 e garantendo sostegno. La verità è che non è stato fatto nulla. Abbiamo sentito tante parole, ma fatti concreti a livello istituzionale non se ne sono visti».
De Zotti torna poi sulle dichiarazioni dell'assessore allo Sport Andrea Ferrazzi, che poco tempo fa ha ribadito come «l'appoggio dell'amministrazione alla Reyer c'è sempre stato, nessuna società riceve un contributo complessivo di 500mila euro dal Comune» riferendosi anche alle sollecitazioni al Casinò di Venezia affinché avesse un occhio di riguardo per la Reyer. «Sono tre anni che il Casinò non paga - taglia corto De Zotti -, diciamo le cose come stanno. La colpa di Brugnaro è stata forse quella di spendere un milione e mezzo di euro l'anno scorso per mantenere in vita la femminile e affrontare un campionato di A1 senza il minimo sostegno dall'esterno?».
Dopo l'ufficializzazione della rinuncia all'A1 sono partiti attacchi trasversali: il gruppo «No Ghe xè» si è scagliato contro Brugnaro, mentre Sindaco, vicesindaco Simionato e assessore Ferrazzi hanno puntato il dito contro il mancato appoggio dell'imprenditoria locale. «Probabilmente si è ritenuto che l'Umana Reyer femminile non fosse un patrimonio di tutta la città, ma solo di Brugnaro. Forse si è pensato che Venezia non è degna di avere una squadra in A1. Ne prendiamo atto ma eviterei di scaricare le colpe sull'imprenditoria locale e tantomeno sul presidente. La «piccola» Priolo si è salvata grazie al lavoro di squadra dell'amministrazione che ha messo assieme finanziatori, cosa che qui non si è riusciti a fare. Fuori dal campo ci hanno battuto».
(g.gar.)  

 

 

 

 

 

 

 

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