Rassegna stampa e news

 

 

Lunedì

 18 Luglio 2011

Edizione di Padova

pag. XVIII

BASKET/1 Giovanni Teso, nuovo allenatore del Padova 1931, svela le strategie della società
«Percorso di crescita nel segno dei giovani»


La prima prova di esistenza in vita del Padova 1931 è arrivata dalla panchina, sulla quale - come ufficializzato nei giorni scorsi - siederà Giovanni Teso: un coach di valore, che ha già un curriculum di tutto rispetto alle spalle.
Non si tratta di un fatto marginale: la nuova società, che raccoglie l'eredità ultima della Gattamelata, aveva bisogno di dare un segnale forte per accreditarsi presso l'ambiente, soprattutto ora che deve trattare ed attirare a sè almeno 3-4 giocatori senior di buon livello da affiancare ai numerosi juniores già in casa, per cercare l'impresa salvezza.
Coach, perché uno come lei che stava facendo l'assistente in Legadue decide di mollare e accettare la panchina forse più scomoda della serie C?
«Ci sono vari motivi. Intanto la mia situazione lavorativa (quella extra-basket) non mi consentiva di proseguire a livello professionistico con l'intensità che esso comporta. Ho avuto il permesso dalla Reyer di ascoltare e poi accettare questa proposta che giudico molto interessante».
Perché?
«Ho ascoltato i programmi della società, loro mi hanno prospettato un percorso di sviluppo con una squadra giovane, sia con gli under 19 eccellenza già in forza al Basket Riviera, sia in arrivo da altre parti. A questo gruppo si è convenuto che fosse necessario inserire un numero adeguato di senior che andava quantificato e definito per raggiungere l'obiettivo salvezza».
Ha avuto garanzie sufficienti in questo senso?
«Guardi, quest'anno ci saranno ben cinque retrocessioni e quindi l'impresa è tale; ne siamo consapevoli ed inoltre ci sono molte squadre che si stanno attrezzando con grandi sforzi. Ovviamente non siamo fermi, stiamo già lavorando e sentendo vari giocatori, ma bisogna anche vedere dove ci porterà il mercato».
Si fanno già parecchi nomi che vi interessano: si dice che abbiate contattato gente come Crestani, Mussolin, Corradini, Agostinetto.
«Sono tutti giocatori molto interessanti, che conosco anche direttamente. Ma in questa fase non posso confermare nulla, se non che ci stiamo muovendo rapidamente e che ci sono anche altri nomi su cui stiamo lavorando».
Per il ruolo di play siete in attesa di una risposta da Francesco De Nicolao, ma forse state sondando anche Luca Pasqualin, giocatore del Petrarca, ma in forza al Limena.
«De Nicolao ci interessa molto, dipende da lui. Su Pasqualin non posso dire nulla».
Ha detto che vi state muovendo rapidamente, quando volete chiudere il mercato?
«Il prima possibile, io credo sia necessario avere certezze sul nucleo dei titolari a disposizione già entro la metà di questa settimana. Qualche aggiustamento potrà essere fatto in seguito, ma per programmare la stagione sono necessarie certezze».
Con tanti giovani in roster dovrete giocare un basket da corsa.
«Sicuramente con i giovani terremo il campo in un certo modo: aggressivi in difesa e punteremo ad un gioco corale in attacco, naturalmente a ritmo sostenuto. Una squadra giovane ha questo punto di forza, va sfruttato a fondo».

BASKET/2 La squadra si è ritrovata al ristorante Ai Leoni per un primo scambio di vedute
Broetto Virtus tra serenità e ottimismo


(g.pell.) Nei giorni scorsi la Broetto Virtus, che disputerà per il sesto anno consecutivo il campionato di serie C Dilettanti, si è trovata a cena al Ristorante Ai Leoni di Rubano (il presidente Gianfranco Bernardi vi espone le opere). L'occasione per conoscere la nuova rosa, completata a tempi di record - com'è consuetudine - dal diesse Eugenio Papa. Mai come questa volta, del resto, almeno apparentemente facilitato nel compito: il nucleo della squadra allenata da Maurizio Benetollo è rimasto lo stesso con l'innesto, peraltro importante, di Francesco Pressanto guardia con punti nelle mani arrivato dal Limena.
«Con il presidente siamo rimasti talmente soddisfatti della stagione - ha spiegato Papa - che appena persa la semifinale con San Vendemiano, quando a cena il capitano Mancini ha fatto il brindisi dei ringraziamenti mettendo in dubbio la continuità del gruppo, ci siamo imposti di fare il possibile affinché i ragazzi potessero giocare ancora assieme. Possiamo dire di aver raggiunto il primo obiettivo della stagione: saremo ancora quelli dello scorso anno, con un'unica aggiunta, Pressanto, che ha voluto fortissimamente venire da noi e che ha le caratteristiche giuste per far parte del nostro gruppo».
Più che una presentazione si è trattato di un ritrovo, all'insegna di serenità e ottimismo: lo "zoccolo duro" capitan Mancini (che ha introdotto Pressanto avendoci giocato insieme nella Melsped), Zonta e Sorgente; i due riconfermati Braggion e Cominato; gli under Sabbadin, Taffara, Romeres, Guevarra, Navaglia e Di Fonzo che, da più giovane, ha declamato il suo primo discorso ufficiale a nome della squadra. Squadra che, catechizzata dal preparatore atletico Roberto Taffara il quale ha dato a tutti il programma fisico pre-stagionale per arrivare pronti al raduno, si ritroverà il 22 agosto in via Tadi.

 

 

 

 

 

 

 

Elenco

news