(d.p.) Mentre la pattuglia delle società padovane di serie C sta prendendo tristemente atto che è stata divisa dalla Fip in raggruppamenti diversi (Cittadella e Limena nel girone C, Padova 1931 e Virtus nel girone D) negando così la prospettiva - davvero allettante per i tifosi - di ben 12 derby in una sola stagione, prosegue a ritmo serrato il mercato, che ieri ha fatto registrare altri due colpi. Il più interessante lo ha messo a segno l'Itel Limena: ha firmato il lungo Matteo Vio, mestrino di 34 anni che lo scorso anno ha giocato nella Gemini Venezia con una media di 10,4 punti e 5 rimbalzi a partita. Si tratta del classico giocatore "di categoria" che con i suoi 198 centimetri e la sua esperienza assicurerà alla squadra di coach Rebellato quella solidità sotto canestro di cui i gialloblù sentivano bisogno.
Ora l'Itel dovrà dedicarsi alla ricerca di un play da affiancare ad Ortolan, perché nel frattempo Luca Pasqualin ha comunicato al presidente Benetton di aver trovato un accordo per la prossima stagione con il neonato Padova 1931, che aggiunge così un altro pezzo alla costruzione di una squadra in grado di affrontare la stagione con qualche speranza di salvezza.
Nel frattempo la Fip ha resi noti anche i gironi della serie B femminile: Basket Rosa e Thermal Abano sono finite nel gruppo C assieme ad Alpo Verona, Bolzano, Lugagnano, Montecchio, Riva del Garda, San Bonifacio, Sarcedo e Vicenza.
 

Grande estate per Andrea De Nicolao. Il ventenne play padovano, che in città si è formato nella società del padre, la Pallacanestro Vigodarzere e in seguito alla Virtus e al Patavium Petrarca prima di essere acquistato dalla Benetton, è stato tra i protagonisti con la nazionale italiana under 20 che domenica a Bilbao ha vinto l'argento agli Europei di categoria, battuta in finale 82-70 dai padroni di casa della Spagna.
«Una grande soddisfazione - ci rivela - in linea con quanto ci eravamo prefissati: vincere una medaglia. Certo, resta sempre un po’ di rammarico quando perdi la tua finale, ma in questo caso è di gran lunga maggiore la gioia per l'argento (per l'Italia il miglior risultato 17 anni dopo la finale persa con la Bielorussia, ndr). Ringrazio i compagni di squadra, lo staff e quanti da casa ci hanno seguito, le ultime due gare anche in tv (lo stesso Andrea teneva aggiornati via Facebook, ndr), facendoci sempre sentire il sostegno in questa splendida avventura». Un'avventura che per te, "portabandiera" di Padova, è a completamento della trafila nelle nazionali giovanili. «In effetti, si è concluso nel migliore dei modi un ciclo durato cinque anni e quattro campionati Europei. In futuro? Chissà! Dicono che questo possa essere il "serbatoio" della nazionale maggiore. Magari pian piano. Quanto a Padova, le mie radici restano qui, dove ho iniziato a giocare. Ne sono orgoglioso e, a distanza, continuo a seguirne le vicende. So che ci sono tante serie C; spero che nei prossimi anni, visti anche i tanti investimenti che si stanno facendo, si possa affermare qualche realtà di più alto livello».
Al più alto livello (la serie A1), Andrea ci torna l'anno prossimo con la Benetton Treviso. La sua annata in prestito a Castelletto Ticino in A Dilettanti (11 punti e 2,7 assist per 12 di valutazione in quasi 30') e le sue prestazioni all'Europeo (12 punti in semifinale e 11 in finale, terzo marcatore dietro Moraschini e Gentile) hanno convinto società e coach Sasha Djordjevic. «Sì, è ufficiale: quest'anno gioco nella Benetton. Me l'hanno confermato in Spagna i dirigenti, riportandomi anche il pensiero del coach: c'è un nuovo progetto, una "onda verde" con me, Gentile, Sandri, Montejunas. Io dovrò fare il cambio del play israeliano per 10'-15' a partita; spero di giocarmi bene questa importante opportunità e di riuscire a conquistare magari altro minutaggio».