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Lunedì

21 Novembre 2011

Edizione Padova

pag. XXXIX

DIVISIONE NAZIONALE C Nel girone D, chiaro successo di Mussolin e compagni a Fossò

Padova 1931 super, la Broetto si inchina

Travolgente vittoria nel primo derby con la Virtus:
prestazione intensa, aggressiva e di grande ritmo


PADOVA 1931-BROETTO VIRTUS 79-61

BASKET PADOVA: Pasqualin 7, Valenti, Righetti 11, Crestani 18, Corradini 12, Sartori 2, Fortunati 3, Spezzamonte 1, Mussolin 21, Lazzaro 4. All. Tarquini (tl 7/9).
      VIRTUS PADOVA: Sorgente 15, Guevarra, Cominato 8, Romeres 2, Braggion, Di Fonzo, Zonta 2, Mancini 16, Sabbadin 13, Pressanto 5. All. Benetollo (tl 11/19).
      Arbitri: Villa di Imola e Muolo di Correggio.
      Parziali: 19-6, 36-19, 56-46.
      Note: spettatori 250 circa. Tiri da 3: Padova 12/28, Virtus 2/8.

Travolgente vittoria del Padova 1931 nel suo primo derby con la Virtus, con un margine di +18 che non lascia spazio a dubbi interpretativi o recriminazioni sull’arbitraggio (che pure vi sono state). Il quintetto di coach Tarquini ha dominato l’incontro, grazie a un approccio mentale, prima ancora che tattico o tecnico, cui i neroverdi non sono quasi mai riusciti a rispondere efficacemente.
      Intensità, aggressività, ritmo sono state le armi di Mussolin e compagni, che inoltre hanno avuto la mano particolarmente calda dal perimetro (12 triple), mentre la Broetto ha tirato poco e male dalla distanza. La squadra di Benetollo ha palesato grande imbarazzo nel tenere i ritmi degli avversari ed è apparsa molto più all’altezza della situazione quando ha schierato un quintetto privo di Sam Zonta; senza gettare la croce addosso al totem della Virtus, sembra chiaro che il compassato centro neroverde rappresenti un equivoco che va risolto, soprattutto in questo girone dove si gioca con la manopola del gas aperta per tutti i 40’.
      La gara della Virtus è stata in salita fin dall’inizio, perché Padova ha trovato rapidamente i canestri per prendere un buon margine: 9-2 in 4’ e poi 12-6. A quel punto Benetollo ha provato a schierare una zona, ma Corradini l’ha bucata subito e quella scelta difensiva è stata accantonata. Mentre il solo Mancini sembrava avere la chiave per rispondere alle folate biancorosse, Crestani e Corradini colpivano dal perimetro; perfino Mussolin trovava un canestro da fuori e all’intervallo Padova ci arrivava con un +17 che dava la misura della sua supremazia.
      Dopo il riposo il refrain sembrava immutabile: Mussolin continuava a colpire sotto canestro, mentre anche Spezzamonte e Fortunati portavano il loro mattoncino per il +20 (45-25) dopo 23’40". Mentre Benetollo rinunciava al suo centro, Sabbadin si ricordava di essere un prospetto di grande talento e con 9 punti trascinava la Broetto alla riscossa, coadiuvato anche da Sorgente e (finalmente) Pressanto; il deficit veniva dimezzato (49-39 al 27’) e poi la Virtus arrivava fino al -7 (51-44).
      Ma la "remuntada" si fermava a quel punto. Nella prima metà del quarto periodo il match rimaneva in stallo, poi Corradini trovava una tripla devastante sul filo dei 24" (64-52) e da quel momento Padova tornava a menare la danza senza più incertezze fino al termine. Le gerarchie di inizio stagione sono state ribaltate: Padova sorride pensando al futuro, mentre la Virtus deve trovare una via per risolvere i propri problemi.