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Lunedì

27 Febbraio 2012

Edizione Padova

pag. XXXI

 

 

 

DIVISIONE NAZIONALE C Grande impresa del quintetto di Tarquini in casa della capolista

Un Padova 1931 che va a Cento

Atroce beffa per la Broetto Virtus: sul campo della quarta
in classifica a Cavriago decide Cervi al suono della sirena


CAVRIAGO-BROETTO VIRTUS 73-72

CAVRIAGO: Fantini, Ligabue 4, Tedeschi 5, Cervi 34, Colla 3, Pezzi 2, Monticelli 3, Alfano, Ellero 18, Pellicciari 4. All. Boni (tl 19/22)
BROETTO VIRTUS: Sorgente 8, Di Marco 20, Guevrarra, Romeres 2, Braggion 6, Zonta 6, Mancini 3, Sabbadin 11, Pressanto 16, Taffara ne. All. Benetollo (tl 18/19).
Arbitri: De Pasquale di Cesena e Fimiani di Ravenna.
Parziali: 10-18, 28-26, 47-57

 
(g.pell.) Broetto Virtus, che beffa! La formazione di Maurizio Benetollo sabato sera sul campo di Cavriago quarto in classifica ha sciorinato una grande prova: buone percentuali (45 per cento da due, 95 per cento ai liberi) e tre in doppia cifra (Di Marco, Pressanto e Sabbadin). Non è bastato. In pratica sempre avanti, è stata sconfitta sulla sirena per mano del bomber Cervi, autore di 34 punti.
      La gara. Partenza-sprint della Broetto (9-2), che a fine primo quarto allunga sulla tripla di Di Marco (6 su 7). I padroni di casa, sospinti da Cervi ed Ellero, hanno rimontato (primo vantaggio sul 25-24) e chiuso avanti all'intervallo lungo. In avvio ripresa, la sfida dai 6,75 tra Di Marco ed Ellero; poi la Broetto ha ripreso il comando portandosi sul +7 (47-40, tecnico al coach locale) e toccando il massimo vantaggio sul +13 (57-44). L'ultima frazione lo scarto resta in doppia cifra, ma i locali sfruttano due antisportivi consecutivi (dati a Braggion e Di Marco) e piazzano un parziale di 6-0. 
      Il rocambolesco finale. Al 39', la Broetto è +4 (67-63, 2/2 in lunetta di Pressanto); Cavriago si rifà sotto e impatta a 30" dal termine con triple di Ellero e Colla, intervallate dal 2/2 ai liberi di Sorgente. Di Marco, vero protagonista della gara, si fa soffiare la palla dalle mani del +1 Cavriago, ma poi segna la tripla che manda in visibilio. Finita? Macchè: a 7 decimi di secondo, i locali escono dal time out con la rimessa in attacco: Cervi, libero in angolo, fa partire la tripla che s'insacca sul suono della sirena. 

 

TRAMEC CENTO-PADOVA 1931   60-67

BENEDETTO XIV CENTO: Riguzzi 2, Venturoli 8, Tedeschini 7, Passarini ne, Rorato 7, Nieri 14, Di Trani 6, Rizzatti ne, Carretti 16, Aspergo. All. Giuliani (tl 11/14)..

BASKET PADOVA: Marra 11, Valenti 2, Righetti 16, Crestani 10, Corradini 21, Sartori ne, Rubin 4, Fortunati, Lazzaro 3, Donà. All. Tarquini (tl 5/6).
Arbitri: Ciancabilla di Bologna e Biondi di Faenza.
Parziali: 12-20, 27-33, 42-47.

(d.p.) Incredibile Padova, quattro giorni dopo la batosta interna con San Lazzaro va a prendersi due punti di capitale importanza a Cento, sul parquet della capolista! Può sembrare incredibile che una squadra che lotta disperatamente per la salvezza vinca in trasferta con i primi della classe, ma va ricordato che anche all’andata il quintetto di Tarquini aveva sfiorato la vittoria con la Tramec, sfumata solo nel convulso finale (68-70) dopo che i biancorossi avevano condotto per tutta la gara.
      Dal punto di vista tecnico è un successo privo di logica, anche perché Padova era quasi senza lunghi: Mussolin fuori, Sartori in panchina per fare numero e il solo Lazzaro a lottare senza speranza; infatti la battaglia al rimbalzo è stata dominata da Cento (39-27). Ma agli emiliani mancava il faro del gioco, il play Acquaviva; così si sono dovuti arrangiare con il giovane Riguzzi e adattando Di Trani al ruolo, perdendolo però al tiro (un disastroso 2/14 dal campo).
      Detto tutto questo, Padova ci ha messo del suo, giocando con una intensità straordinaria e con una determinazione da ultima spiaggia; e visti i risultati di giornata, probabilmente è così. Finalmente grande la serata di Corradini (7/12 da 3), bravo come sempre Righetti (7/9 dal campo), efficaci Marra e Crestani. Ma un plauso va a tutti i giovani che stanno dimostrando di potere giocare in questa categoria, con la speranza che questo basti per farci restare la società.