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Sabato

7 Luglio 2012

Edizione Padova

pag. 25

 

 

BASKET Ai Giochi nel Paese nipponico la nazionale italiana si ritrova un girone di ferro

Jessi, il primo padovano di sempre


(a.z.) A Città del Messico, con la squadra di pallacanestro, c'è anche il padovano Gianluigi Jessi, playmaker del Petrarca. In Messico ci va anche l'altro regista petrarchino, il compianto Paolo Fantin, ma come riserva. L'Italia ha una buona squadra, ma nel suo girone vengono inserite Jugoslavia e Stati Uniti. Si qualificano le prime due e gli azzurri giungono terzi. Con molta sfortuna, c'è da dire. Nella fase a gironi, gli azzurri superano nell'ordine Portorico, Spagna, Panama, Senegal e Filippine. Arriva il giorno della decisiva sfida con la Jugoslavia, che è capitanata da Radie Korac, in procinto di trasferirsi proprio al Petrarca, il giocatore che tuttora detiene il record europeo di punti segnati in una partita: 99!
Si gioca la sera del 18 ottobre. Il primo tempo termine 29-29. A cinque secondi dalla fine del secondo tempo, sul punteggio di 65-65, un tiro di Paolo Vittori gira a lungo sull'anello e poi esce. Occorre un tempo supplementare per stabilire chi vince e passa in semifinale. La Jugoslavia ha più fiato e più centimetri e si impone per 80-69. Nell'ultima partita del girone, ormai inutile, Gli Stati Uniti di Spencer Haywood ci battono per 100-61. Al termine dell'Olimpiade, Stati Uniti e Jugoslavia saranno rispettivamente medaglia d'oro e d'argento.
Jessi è il primo padovano a giocare le Olimpiadi nel basket; lo seguirà, nel 1980 a Mosca, Chiara Guzzonato.
Ma quelli del Messico sono soprattutto i Giochi di Dick Fosbury. Quando si presenta in pedana e valica l'asticella saltando all'indietro, la gente ride e i tecnici sono scettici. Lo studente statunitense vincerà la medaglia d'oro con la misura di 2,24. E farà cambiare al mondo intero il modo di saltare. Quattro anni dopo, a Monaco di Baviera, solo il dieci per cento dei saltatori userà la vecchia tecnica dello scavalcamento ventrale; tutti gli altri adotteranno lo stile chiamato Fosbury flop.