(Giovanni Pellecchia) «Il basket vive il momento di
crisi - commenta il presidente Fip provinciale Riccardo Guolo - a
livello di sponsor e di mancato sostegno da parte degli enti locali.
Una certa mortalità di società è endemica, ma stiamo superando i
limiti; in ambito provinciale, non lo sappiamo ancora, ma dovremmo
tenere di più. Il Consiglio federale si troverà a prendere decisioni
straordinarie. Chi ha dovuto lasciare, del resto, l'ha fatto con la
morte nel cuore; purtroppo non sono più tempi in cui si può
impegnare rischiando».
Intanto, le società protestano (come riportiamo in pagina) per i
costi di gestione divenuti ormai esorbitanti. «Potrei cavarmela
dicendo che io devo applicare normative nazionali - spiega Guolo -
ma non voglio aggirare il problema. La riorganizzazione dello sport
è stata pensata proprio per ridurre i costi, del basket in
particolare. Il documento? L'ho visto. Gestire è sempre più
complesso che criticare. A dicembre ci saranno le elezioni
nazionali, oltre alle regionali e provinciali (queste previste a
marzo, ndr): può essere un momento di confronto. Posso anticipare,
ufficiosamente, che non mi ricandido a livello provinciale: il
nostro Comitato, fatto del lavoro di volontari, è cresciuto fino a
diventare il terzo a livello nazionale; ora però è giunto il momento
di ringiovanire, portando una ventata di novità».
Che testimone lascia e quale il rammarico maggiore? «Il Comitato
ereditato da Semenzato - osserva Guolo - aveva già raggiunto buone
dimensioni ed era ben organizzato. Siamo riusciti nel non facile
sforzo - spero minimizzando gli errori - di procedere su quella
strada. Il merito è delle società, vera ricchezza del movimento. Il
rammarico? Quello di non essere riusciti a chiudere l'accordo per
Padova unita. Era la cosa giusta da fare e i tempi propizi, vista la
sinergia con Provincia, Comune, Coni regionale e provinciale. Si è
persa una grossa occasione e temo che si dovrà ripartire da zero. Ma
resta la strada da seguire. Non ci sono alternative: Padova ha suoi
rappresentanti a livello nazionale, raggiunge le finali nazionali
giovanili, esprime atleti decisivi nelle rappresentative regionali o
in azzurro. Bisogna fare in modo che questa qualità, investendo
nell'impiantistica (il problema più grosso), trovi una
organizzazione adeguata». |