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Lunedì

16 Luglio 2012

Edizione Treviso

pag. 2

 

 

LA BOCCIATURA La "difesa" del numero uno federale sulla mancata ammissione alla Serie A1

Meneghin: «L’alternativa c’era»

Il presidente della Fip: «Treviso Basket poteva disputare la Lega2, ma ha rifiutato»


(Paolo Calia) Dino Meneghin non ci sta a passare per il killer della pallacanestro trevigiana. E non si sottrae ai nostri taccuini, spiegando come e perché c’era la possibilità di ripartire. Magari non direttamente dalla Serie A1: «Alla società Treviso Basket ho personalmente offerto la chance di iscriversi in Lega2, ma mi è stato detto di no. A quel punto c’era poco da fare». Quanto ai politici che l’hanno accusato di essere un "oscuro passacarte", Meneghin ha replicato: «Vorrei sapere se Zaia e Caner hanno sottoscritto la raccolta di fondi avviata da Pittis».

- Presidente, la piazza trevigiana è in rivolta: il basket d'alto livello sparisce e tutti accusano la Federazione.
«Mi dispiace moltissimo per Treviso, ma abbiamo applicato il regolamento. Avevamo le mani legate: accettare la richiesta di Treviso avrebbe voluto dire creare un precedente pericoloso. Qualsiasi società piena di debiti, dopo, avrebbe potuto decidere di sciogliersi, non pagare niente, e ripartire con una nuova realtà».
- Sì, ma questo non era il caso di Treviso Basket: debiti non ce n'erano.
«È vero: tutte le carte erano a posto. Ma non potevamo dire sì a loro e no a tutti gli altri. Dopo l'assemblea di Lega Sabatini, presidente della Virtus, ha detto che non ci sarebbe stato nessun problema ad accogliere Treviso in A1, ma questo però sarebbe dovuto valere per tutti. Un precedente del genere avrebbe aperto una voragine impossibile da controllare».
- L'impressione però è che la Federazione non abbia dato nessuna alternativa a Treviso Basket.
«Non è così. Quando abbiamo saputo della rinuncia di Piacenza alla Lega2 ho chiamato Coldebella chiedendogli di riunire i soci e valutare l'idea di ripartire da quel campionato. Mi ha risposto: "O la serie A o niente". Non riuscirò mai a capire il perché di una simile risposta».
- C'è una bella differenza tra la Lega2 e la A1.
«Ma per una società appena nata sarebbe stato molto meglio partire da un campionato inferiore, con minori spese, minori investimenti e più tranquillità. In fin dei conti gli abbiamo offerto il secondo campionato professionistico italiano, mica la C2».
- Il governatore Luca Zaia e il capogruppo della Lega Federico Caner vi hanno descritto come "oscuri passacarte".
«Intanto mi piacerebbe sapere se hanno sottoscritto la raccolta di fondi popolare avviata da Pittis. Capisco le critiche ma non accetto le offese. Noi lavoriamo in silenzio per aiutare le società. Forse loro sono abituati a trattare con gente strana».
- La Federazione è stata troppo fiscale?
«I problemi sono altri. Perché la Benetton e il nuovo gruppo non si sono messi d'accordo per una fusione o per una cessione di quote? Forse Zaia e Caner, invece di fare polemica dopo, sarebbero potuti intervenire prima come mediatori per aiutare i nuovi imprenditori nell'acquisizione delle quote».
- Ma come può il movimento perdere una piazza così? «Sono rattristato. Treviso però non rimarrà senza il basket: la Benetton ripartirà dalla C2 e con il settore giovanile».
- Non è proprio la stessa cosa.
«Non ci sarà il basket di serie A: ma allora dobbiamo chiederci perché Benetton ha deciso di lasciare. Forse ha pesato non avere quasi mai il palazzetto pieno. Inoltre nessuno si è fatto avanti in un anno e mezzo, nessun imprenditore ha aiutato Benetton. Poi, dalla sera alla mattina, hanno deciso di occuparsi di basket. Prima, evidentemente, facevano altre cose».
- Però si sono mossi, cosa che in altre realtà non succede.
«Vero. Ma allora perché rinunciare alla Lega2? Puntare tutto sulla serie A è stato troppo azzardato».
- Lei viene accusato di aver influenzato il consiglio dicendo, all'inizio, che la richiesta di Treviso non poteva essere accettata.
«Non è vero. Ho solo fatto un excursus sullo stato delle cose. Poi ognuno è stato libero di decidere. Non ho indirizzato nessuno».
- Ma contro Treviso c'era una maggioranza precostituita.
«No. Ognuno si è fatto un'opinione nel corso della discussione. E dire che il buon Bonamico, presidente della Lega2, sarebbe stato ben felice di avere Treviso nel suo campionato».